Capitolo 17

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Ora era ancora più bello svegliarsi accanto a lui. Sapere che era monogamo. Tra meno di un mese sarebbe stata primavera. La mia stagione preferita.

Doposcuola io e le mie amiche avevamo deciso di rimanere a Treviso.Giusto per fare un po di compere. Micene se ne sarebbe restato a casa. Dopo un sacco di lotte, lo convinsi a non venire. Capivo la sua preoccupazione e il fatto che voleva sempre stare con me. Ma volevo ritagliare un po di tempo con le mie amiche...

<<Dove mangiamo?>>

Anna propose il mcDonald, brutta scelta anche se mi piaceva mangiare li.Lidia cercò invece di dissuaderla. Alla fine non ce la feci. Votai anche io per il mcDonald.

Micene mi guardava arrabbiato, e quando mi vide andare via con le mie amiche chiuse violentemente lo sportello della macchina.

Era bello staccarsi per un po da quel mondo... quel mondo che rinchiudeva mostri.

Come prima teppa cera il pranzo. McDonald.

Ci prendemmo il tavolo nel piano superiore. Mi sedetti a fianco a Lidia.

<<Grazie al cielo siamo riuscite a staccarti dal tuo ragazzo!>>

Gli lanciai un'occhiata con fulmini e saette.

Continuò:<<Devi ammetterlo tesoro! Micene non si stacca da te un secondo.>>

Anna invece continuava a mangiare. Era meglio non intromettersi.

<<È solo che vuole stare con me...>> perché non sapevano la verità. E anche perché quelli come lui... non si allontanavano spesso dalla propria compagna. Atreo e Malia erano inseparabili. Era raro vederli uno distante dall'altro. E io... ero diventata come loro in un certo senso. Il strano amore che provavo per lui... stavo male quando non era con me, mi sentivo vuota. E solo con lui stavo bene.

Finito di pranzare ci fiondammo per i negozi. Io cercavo un capello, non ne avevo nemmeno uno. Mi feci consigliare da Lidia. Tra noi era l'esperta di vestiti.

Ne trovai uno nero di lana, morbido e caldo. Appena uscita me lo misi intesta. Era stupido dato che eravamo vicini alla primavera. Quel giorno faceva un freddo terribile. Sembrava di essere in pieno gennaio.

<<Dove andiamo?>>

<<C'è un negozietto più avanti. Molto carino. Voglio vedere se c'è qualcosa di mio gusto.>> propose Anna, prendendoci a braccetto e praticamente trascinandoci.

Avevamo girato quel negozio da cima a fondo. Due volte. Nulla che le andava.Nulla che le piacesse. A volte era peggio di Lidia.

<<Andiamocene ti prego Anna!>> perfino Lidia era esausta.

Optammo per una fermata. Bar piazza borsa, avremmo ripreso a girare negozi più tardi.

<<Come sta Loreno? È da secoli che non lo vedo.>> e in effetti era vero.

<<Viene a trovarmi questa sera...>>

La prima volta che vidi Loreno rimasi stupita. Era davvero un bel ragazzo. Capelli rossi e due splendidi occhi verdi. Era un po il contrario di Micene se si può dire. Non per l'altezza, ma più che altro per la corporatura. Magrolino, esile. Con Lidia che era praticamente super magra facevano una bella coppia. Entrambi patiti per i vestiti e negozi.




Girammo ancora per negozi. Anna non voleva demordere. Voleva a tutti i costi una camicetta. E stranamente la trovò. Molto carina direi.

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