Capitolo 2

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Mrs.Hemmings

Capitolo 2.


Mi sveglio,a causa di un forte rumore. Apro leggermente gli occhi,e sento delle voci parlare. So che è sbagliato origliare,ma sono troppo curiosa.


"Come hai potuto? Papà,sei solo uno stronzo."


"Hey,non parlarmi con quel tono,Luke. Sono tuo padre,e devi accettarlo."


"Cosa? No,tu non puoi essere mio padre. Andiamo,hai picchiato una ragazza,una giovane ragazza,ma proprio non ti vergogni?"


"È stato divertente."


"Divertente? L'hai addormentata solo per cercare di..."


"Qual è il tuo problema,Luke?"


"Tu..non dovevi farlo."


Sento un altro forte rumore,poi il silenzio. Ne approfitto per riflettere. Adesso ricordo tutto. Ricordo ogni cosa che quell'uomo mi ha fatto. Tutto. Mi ha picchiata perchè io mi sono 'ribellata'. Oh mio dio.

In questo momento mi trovo in una stanza davvero piccolissima,credo sia uno sgabuzzino o qualcosa del genere. Sono legata e ammanettata ad una sedia; noto dei segni rossi sui miei polsi ,e provo un forte dolore allo stomaco; l'uomo mi ha colpito lì varie volte.


"Dov'è?"


Sento dire.


"Figliolo,a te che importa?"


"Ho detto DOV'È?!"


Sento gridare. Sussulto leggermente,sia per le urla,sia per il dolore allo stomaco.


"Cercala e la troverai."


"Sei uno stronzo,papà,un'emerito stronzo."


Sento ancora gridare. Poi il rumore di una bottiglia quando si rompe,e cala il silenzio. Inizio ad agitarmi e dimenarmi sulla sedia.


"È nel ripostiglio."


Sento dire poi.

Dopo poco,riesco ad udire dei passi avvicinarsi alla porta. Ho ancora le lacrime agli occhi,e il trucco è colato,ne sono sicura.

La porta si apre: un'alta figura si presenta ai miei occhi: è un ragazzo alto,ha i capelli biondi e noto anche qualcosa sul suo labbro inferiore. Un piercing,credo. Non riesco a vedere il colore dei suoi occhi,vedo ancora un po sfocato.


"Stai bene?"


Mi chiede. È un'affermazione stupida,ma ha una bella voce.

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