Capitolo 6

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Mrs.Hemmings

Capitolo 6.


Apro la porta; entro dentro quella che dovrebbe essere la mia casa. Già,dovrebbe. Da quanto è morta mia madre quella non è più la mia casa. È una sorta di inferno. Io in questa 'casa' mi distruggo. Queste mura hanno sentito i miei pianti,e le urla di mia madre,quando Bob le ha sparato.

Scuoto la testa,cercando di cacciar via questi ricordi. Maledettissimi e fottuti ricordi. Diciamo che ricordare è un'altro modo per continuare la mia distruzione. Ottimo modo,direi.


"Jade,tutto bene?"

Luke arriva dietro di me,facendomi sobbalzare. Mi ricompongo velocemente.


"S-si."

Balbetto insicura. Non sono sicura che mi abbia creduto,data la sua espressione quasi divertita,ma seria.


"Dai Jade,non sono stupido."


"Ah no?"

Rise,io no. In questi giorni,la sua risata è sempre stata contagiosa,ma ora,non lo è più.

Voglio dire,mia madre è morta,cavolo.

A volte ho desiderato di poterla riportare in vita,di riaverla qui accanto a me ancora una volta.. ma erano desideri,sogni impossibili. Cioè,mia madre non potrà mai vivere di nuovo,giusto? E poi,sono sicura che adesso si trovi in un posto migliore.


"Jade."

Luke mi era vicino,troppo vicino. Sentivo il suo fiato caldo sul mio viso,e giuro,visti da vicino i suoi occhi sono ancora più stupendi e infiniti.

Potrei vivere con i suoi occhi,mi calmano.


"Ti prego,Luke,io.."


"Parlami."

Io lo guardo,lui mi guarda,e posso dire che siamo l'uno perso negli occhi dell'altro. I suoi occhi blu come l'oceano e freddi come il ghiaccio sono qualcosa di surreale. Mozzafiato,oserei dire.


"Luke..."

Scese una lacrima. Poi un'altra. E un'altra ancora. Sto piangendo,insomma.


"No,non devi piangere."

Passa un pollice sulle mie guance,asciugando le mie lacrime. Seriamente,tutto questo è reale? Lui è reale? O è tutto un sogno da cui non riesco a svegliarmi?


"Sfogati."


"Non ho la forza di farlo,Luke."


Appoggio la testa sul suo petto,lui circonda il mio piccolo corpo con le sue grandi braccia.


"Tu sei forte,Jade. Anche se credi il contrario."

Non rispondo. Cosa dovrei dirgli? Non ci sono parole. A volte non servono le parole per parlare. E da quel mio silenzio,Luke ha capito tutto.


"Andiamo a.. dormire? Tanto per la cronaca,sono le 10 di sera. E poi,sei molto stanca.."

Lo fermai,mettendogli un dito sulle labbra.


"Cristo,parli un casino."

Alzai gli occhi al cielo,sbuffando e allontanandomi da lui. Salgo al piano di sopra,entro in camera mia,e mi butto a peso morto sul mio letto.


"Ma cosa.."

Luke entra nella mia camera.


"Oh,ma grazie."

Ridacchio,e gli faccio spazio acanto a me sul letto. "Allora?" Chiedo. la sua espressione è confusa.


"Allora.. cosa?"


"Non torni a casa?"


"No."

Dice,sorridendo come un ebete. Sorrido anch'io,in modo più normale.

Si avvicina a me,attirandomi in un'abbraccio.

Mi addormento poco dopo fra le sue braccia.


***

"Hemmings,tu sei strano."

Lo colpisco ancora con il cuscino.

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