Capitolo 13

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Mrs.Hemmings

Capitolo 13.

Quando ero bambina,mia mamma mi ripeteva che tutto ciò che accade nella vita,accade per un motivo. Io non l'ho mai capita,a dir la verità. Se Dio ti toglie qualcosa,è perchè vuole concederti qualcos'altro.

Ma tutto quello che e successo nella mia vita,perchè? Qual è la ragione della morte di mamma? Ecco,e fu così che la frase 'famosa' di mamma perse la sua logica.

Proverò a capirlo dopo,adesso devo trovare un modo per interrompere questi fiumi che scorrono lungo le mie guance.

"James.."

Dico singhiozzando.

Oh,ma James è un mostro. È alto tipo tre metri. Io in confronto a lui sono un nano da giardino.

"Come stai?"

Perchè non si avvicina? Voglio abbracciarlo.

"B-bene,tu?"

Non posso crederci. James..non era così. Non sembra poi tanto felice di vedermi. In effetti,dovrei essere arrabbiata con lui. E con papà. Mi hanno lasciata sola,a marcire in silenzio. E un buon padre e un buon fratello non mi avrebbero mai lasciata.

"Bene."

Sembra annoiato e disinteressato. O forse è solo una mia impressione?

Non parliamo più,cala un silenzio alquanto imbarazzante.

"Che succede,James?"

Ed è Jade McVey a rompere il silenzio.

"Che intendi?"

"Sembri...non lo so...annoiato,arrabbiato?"

Le parole scivolano via dalla mia bocca.

"No,tranquilla."

"Bene,perchè quella incazzata nera sono io."

Mi alzo di scatto dallo sgabello,gli occhi iniziano a diventare lucidi,segno che presto i fiumi di lacrime inizieranno a scorrere di nuovo.

James non mi guarda,tiene lo sguardo basso sulle sue vans nere.

Scuoto la testa,ma non asciugo le lacrime. Voglio che James capisca quanto ho sofferto senza lui e papà.

Esco da quella stanza,scendo le scale ed arrivo davanti alla porta d'ingresso. La fisso per vari secondi,mi giro per vedere se James mi ha seguita.

Be',non l'ha fatto.

Credo sia meglio se me ne vada. Di certo non mi aspettavo un incontro con James oggi.

Apro la porta,o almeno ci provo,dato che è stata chiusa a chiave.

Comincio a tirare pugni e calci alla porta,non per aprirla,ma per sfogarmi. Era mio fratello,e l'ho perso.

"Perchè?" Singhiozzo. "Perchè tutto questo?"

Mi accascio a terra,la schiena poggiata alla porta. Porto le ginocchia al petto e metto la testa su di esse.

La logica di tutto questo? Perchè sta accadendo?

"Jade.."

James si posiziona perfettamente davanti a me,facendomi ombra. Non alzo lo sguardo,non voglio vederlo,non adesso,non qui,non in questo modo.

"Mi dispiace..."

Sussurra. Solo adesso punto i miei occhi nei suoi lucidi. Mi fa tanta tenerezza.

"Sono stato un pessimo fratello ma,ora sono qui,per rimediare."

James non è mai stato bravo con le parole,e non lo è nemmeno ora.

"James?"

Lo chiamo.

"Si?"

Sorrido.

"Posso abbracciarti?"

BANANA IS GOOD

Ehy. Ho iniziato a scrivere una nuova storia,si chiama 'Daylight' e la potrete trovare sul mio profilo.

Votate e commentate:)

Notte.

-fedah

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