Quando arrivammo, nel silenzio più totale ci intrufolammo nel reparto, avevo infilato la boccia di vetro con dentro una miriade di lucciole - che Sam aveva catturato per me qualche ora prima- dentro lo zaino.
<< Non dobbiamo farci scoprire dal personale, probabilmente saranno tutti nella stanza che utilizzano per riposare durante il turno di notte. Basterà non fare troppo rumore>> dissi.
<< Ragazzina, non so per quale motivo sono qui. Ma se succede qualcosa, considerati morta>> la sua voce era minacciosa anche se bassa. Deglutii nervosamente per l'eventuale rischio a cui sarei potuta andare incontro.
<< Andrà tutto bene >> risposi, ma lui ruotò gli occhi da un lato, chiaramente non si fidava. Così in punta di piedi e silenziosamente raggiungemmo la stanza numero 9.
<< Cerca di non farti vedere, potrebbe spaventarsi. Anche se, riflettendoci probabilmente neanche girerà gli occhi>> dissi.
Quando entrai, Sam rimase vicino la porta, mentre io mi avvicinai a Ryu che dormiva profondamente, era così rilassato ora che i suoi occhi erano chiusi, i capelli stavano ricrescendo, si notava benissimo che li aveva rasati, le ciglia erano davvero lunghe, riflettevano il bagliore della luna, e la sua clavicola aveva qualcosa di sensuale, mi piaceva, e se non fosse stato per il sospiro fastidioso di Sam, avrei continuato a osservarlo per ore. Ryu era davvero bello, ora che lo osservavo meglio.
Poi iniziai a sussurrare il suo nome << Ryu, Ryu, sono Harley. Svegliati >> continuai così finché, un leggero lamento uscì dalla sua bocca e pian piano alzò le palpebre, quando mise a fuoco e mi riconobbe spalancò gli occhi. Più che normale direi. Io sarei morta dalla paura.
<< Sono Harley, è tutto okay. Sono venuta perché volevo farti vedere una cosa>> mi fissò confuso, ma non alzò il sopracciglio, ne corrugò la fronte, e non si morse il labbro. Non fece nulla.
<< Guarda>> dissi sottovoce mentre estraevo la boccia luminosa dallo zaino, e gliela piantai sul letto.
<< Guarda che belle Ryu, sono da togliere il fiato. Sono per te>>
Le guardò intensamente, non staccò gli occhi di dosso da quelle lucciole luminose, che avevano reso la stanza di Ryu una sala da ballo.
<< Ti piacciono? Non sono incantevoli? Sembra una magia >> pronunciavo queste parole, e contemporaneamente tenevo la boccia con entrambe le mani.
L'espressione di Ryu era sempre la stessa, avevo fallito nuovamente e miseramente.
Mi incupii quando compresi che per Ryu non c'era più nulla che potesse fargli spuntare un sorriso.
Poi inaspettatamente un mormorio leggero, quasi velato, fuoriuscì dalla sua bocca <<si>> disse, e allungò la mano verso la mia che teneva la boccia, facendole aderire. Sbattei le palpebre più volte incredula, e inconsciamente le lacrime cominciarono a scendere da sole, ero esterrefatta, felice, ero tutto. Un mix di tutto.
<< Tu parli>> singhiozzai, intrecciando la sua mano. Per tutto questo tempo credevo che la sua pelle fosse fredda come il ghiaccio, invece nonostante quell'espressione vuota e gelida, la sua mano era calda, e piacevole.
<< Perché piangi?>> chiese.
Stava parlando. Non potevo crederci.
<< Sono felice>> dissi asciugandomi le lacrime con l'altra mano.
<< Chi c'è? >> sentii una voce alle nostre spalle.
Guardai Sam, poi Ryu << devo andare >> dissi di fretta.
Conoscevo quella voce. Così sgattaiolammo dalla stanza, avevamo quasi raggiunto l'angolo del corridoio, quando...
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QUAL È LA TUA PAROLA PREFERITA?
RomanceUna vita agiata, una scuola privata, vestiti all'ultima moda, tutto questo circonda la diciottenne Harley Clark, ignara della realtà, conduce la sua vita senza sogni e ambizioni. Finchè un tragico incidente coinvolge suo fratello Miles, scappato di...