[Completa]
Sta storia parla di questa ragazza di nome Angela che in seguito alla sua poca voglia di pulizia (perché non voleva sistemare la soffita no che non si lava), scoprirà 3 strani orologi. All'interno ci saranno 2 suoi antichi bis nonni e il...
Era così, loro due finalmente insieme, la ragazza viveva con loro, Jacinta, però non la conosceva ancora.
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J: Fammi un piacere figliolo! Va: Dimmi pure! J: Giusto che sei alto, mi superi no? Valerio rise un po. J: Mi stai ridendo addosso! Disse la donna fissandolo con aria minacciosa. Va: Nooooo! Comunque che devo fare? La donna fece una faccia da finta bisognosa di aiuto è disse. J: Mi prendi il barattolo? Valerio scoppiò a ridere, non si fermava più! Tanto da attirare l'attenzione di tutti. Er: Perchè tutte queste risate? J: Insomma! Me l'ho prendi, si o no? Va: Mà guarda che ci stava lo scalino! Disse indicando quel bellissimo scalino in quercia. J: (tono imbarazzato) Ho paura di salirci! Il marito entrò nella stiva. Ru: Udite tutti! La donna dura dai capelli rossi...Ha paura di salire su uno sgabello. Disse l'uomo dandogli un bacio sulla fronte. J: Non mi insultare! Stai parlando tu...Non hai più paura dei topi? Ru: Per niente! All'improvviso passò un topo bianco dagli occhi Rossini.
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Rubino saltò come se avesse visto la sua peggior paura, finì in braccio al figlio. Va: No Pà! Non hai paura dei topi! Rubino lo guardò storto. Va: Qualcosa che tu e Mà avete in comune...Guardarmi storto! Arrivò Edward, appena vide il topo fece una faccia sbalordita, come se avesse ritrovato qualcosa che non trovava da un po.
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Edu: Eccoti qui! Bianchetto, ti stavo cercando da un ora! Sei veloce a quanto pare! Lo prese in braccio, l'ho accarezzò. Rubino già troppo in imbarazzo scese. Ru: Come fai ad abbracciare quel coso fatto di batteri? Edu: Primo Bianchetto è la mia cavia più pulita, secondo sei tu che reagisci male, terzo tornò in laboratorio. Er: Comunque statemi a sentire, tra poco viene Yu Yu! Non voglio vedere armi in giro... Ru: Cos'è un cane? Er: (con tono furioso e rassegnato) NON È UN CANE! È la mia ragazza! Quindi: Niente armi,pistole,topi che corrono per la nave e non permettetevi di farle qualche stupido scherzo! Edu: Mio figlio sta diventando responsabile! Disse mentre quasi non strozzava il povero Bianchetto. Er: È niente animali morti! Entrò Scrumble
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Scru: Chi sta dettando regole che io non seguirò? Er: Pà! Tra poco arriva la mia ragazza! Se non vuoi che me ne vada, ti conviene seguire queste regole! Scru: È diventato responsabile. Edu: È io mi sto facendo vecchio! Disse mentre stava quasi per piangere peggio delle cascate del Niagara. Scru: Starai anche diventando vecchio, come dici te! Io ti amerò anche con la faccia più rugosa di quella di Rubino! Disse dandogli un bacio. Ru: Ma che cazzo centro io? Er: Sono felice che vi vogliate bene, però per piacere! No figuracce! J: Ma per chi ci hai preso? Va:Mà e Pà devo presentarvi una persona... Entrò Charlotte è con fare molto timido e impacciato si presentò. Cha: Piacere sono Charlotte! Charlotte King! Mi fa piacere conoscervi! Jacinta guardò il marito per un istante è per poco non le tirava qualcosa in faccia, se non fosse stata fermata dal marito. Ru: Scusateci un attimo! La prese è la portò in un posto appartato. Ru: Mi spieghi perchè cerchi di uccidere quella povera ragazza? J: Non mi piace, sembra peggio della sorella! Ru: Ma se non è capace neanche di dire Ciao! J: Fa lo stesso! Io voglio bene a nostro figlio, lo sai, secondo me...È troppo presto! Ru: Ha 322 anni! È capace di cavarsela da solo! J: Lo so! Ma non mi piace! Ru: Prova a fartela amica, no? Jacinta guardò un attimo il figlio dì la con la ragazza, sembravano felici, felicissimi! J: Vabbene! Ma non te prometto niente! Tornarono di là. Va: Mà, tutto bene? J: Si, mi devo solo abituare alla cosa! Ru: Perchè non facciamo una cosa? Io e Valerio andiamo un attimo di là e voi state qui? J: Che stai cercando di ottenere? L'uomo non le rispose, prese il figlio per le spalle e se ne andò. Va: Charlie! Chiamami in caso di problemi... Cha: Si non preoccuparti! J: Charlie? Cha: È una abbreviazione di Charlotte! Gli piace chiamarmi così, non ci posso fà niente! J: Prego siediti! La invitò a sedersi, è le domandò. J: Tu sei la sorella di Evelyn? Cha: S-si! Per la precisione la definisco una disgrazia! J: Come mai? Cha: Mi ha sempre trattata, come se non valessi niente, mi picchiava spesse volte, mi trovava la sua serva, parlava di come io le avessi rovinato la vita! Solo perchè 3 mesi dopo la mia nascita morì mia madre! Mio padre lavora sempre, non ha mai tempo per me o almeno per Evelyn! Non sono egoista, credo però che quelle poche volte che lui era a casa non pensava mai a me... Jacinta stava per piangere, non le erano mai piaciute le storie strappa lacrime. Cha: Poi un giorno Evelyn mi ordinò "Senti, va da Valerio, portargli questi oggetti" andai è me lo trovai davanti a me, i suoi capelli con la luce del sole erano diventati come il rame, i suoi occhi, freddi e belli allo stesso tempo, amo tutto di lui, non farò l'errore di Evelyn! Non voglio lasciarlo per una stronzata! Jacinta aveva capito che quella ragazza fosse quella giusta, così con tono materno le disse. J: Non preoccuparti cara, puoi restare tutto il tempo che vuoi! Cha: La ringrazio signora! J: Ti prego, dammi del tu! Mi chiamo Jacinta! Cha: Bel nome! J: Già! Particolare, comunque dove saranno finiti quei due scansafatiche! Charlotte rise un po. Va: Ho sentito ridere qualcuno! Disse avvicinandosi alla ragazza. Cha: Sono stata io! Va: Allora mi piace la tua risata! Disse per poi baciarla! J: Che teneri! Arrivò Yume. Y: Ciaooooooooo! Cha: hey ciao! Y: No davanti alla signora! Disse guardandoci vicini. Va: Ma che stai a dì! Quella è mia madre! Y: Ma che volete! Siete voi che fate capire una cosa per un altra! Er: Come sta la mia bomba sexy? Disse baciandola appassionatamente. Va: No davanti a me! Er: Ma che sei scemo! Jacinta e Charlotte cominciarono a ridere.
