Capitolo tredici

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Vedere la madre di Cedric, dopo così tanto tempo, fu stranissimo per Sebastian, che si pentì subito di aver avuto l'idea di bussare alla sua porta, fra l'altro non sapeva neanche come potesse essergli venuto in mente di presentarsi a casa di Cedric all'improvviso e senza avvertire.

<< Ehm... mi perdoni per l'orario, spero di non aver disturbato >> disse Sebastian diventando paonazzo.

<< Ma che dici? Assolutamente no! Entra dai, non preoccuparti, sei sempre il benvenuto in questa casa >> rispose la signora Wood con entusiasmo, accompagnando il ragazzo all'interno dell'abitazione.

<< Che sorpresa meravigliosa! A cosa devo il piacere? >> chiese la donna cogliendo Sebastian alla sprovvista, che si era distratto a constatare come l'arredamento della casa era rimasto uguale a come lo ricordava. Cosa ci faceva lì? Non lo sapeva nemmeno lui.

<< Io... devo restituire a Cedric degli appunti che mi aveva gentilmente prestato, ma ho dimenticato di renderglieli >> fu la prima cosa a cui pensò in quel momento di panico. Aveva le mani infilate nelle tasche della felpa e sentiva la presenza di un foglio di carta piegato in quattro, quindi lo tirò prontamente fuori come prova delle sue parole. In realtà su quel foglio c'era scritta solo la lista della spesa che sua madre gli aveva dato la settimana prima. Nel frattempo giunse all'ingresso anche Cedric, che rimase impietrito.

<< Sebastian? >> esordì sbigottito.

<< Oh caro, eccoti. Sebastian è venuto a restituirti gli appunti che gli hai prestato >> disse la madre.

<< Appunti? Che appunti? >> chiese con evidente smarrimento guardando il ragazzo moro, il quale sbarrò gli occhi per un secondo inclinando la testa di lato, sperando comprendesse di dover stare al gioco; fortunatamente Cedric capì e lo assecondò.

<< Il signor Wood è in casa? >> cambiò discorso Sebastian, ma la madre di Cedric rispose che non sarebbe tornato quella sera, poiché sarebbe stato di guardia al pronto soccorso per tutta la notte.

<< Perché non rimani per cena? A me e Cedric farebbe piacere un po' di compagnia >> continuò la donna.

<< Mamma, forse Sebastian deve tornare a casa, è un po' tardi... >> cercò di controbattere Cedric, ma venne interrotto dall'altro ragazzo che accettò l'invito, di certo non perché gli andasse, ma perché non voleva dare un dispiacere a quella che, per molti anni, era stata per lui come una seconda mamma, alla quale voleva ancora molto bene.

<< Benissimo, non sai quanto mi faccia piacere! La cena sarà pronta fra un quarto d'ora. Sebastian, fai come se fossi a casa tua! >> concluse la signora Wood per poi correre in cucina, dalla quale usciva fuori un profumo tanto invitante da far venire l'acquolina in bocca solo a sentirlo. Nel frattempo Cedric era rimasto fermo senza sapere come comportarsi, in evidente imbarazzo e anche piuttosto a disagio, infatti Sebastian si sentì in dovere di scusarsi.

<< Mi dispiace... io non so... non so perché sono venuto qui, credo sia stato un grande errore. Forse dovrei dire a tua madre che non posso rimanere >>

<< No. Ormai hai accettato, mia mamma si offenderebbe tantissimo. Dai, seguimi >> disse Cedric avviandosi verso il corridoio, alla fine del quale si trovava la sua stanza, dietro a una porta bianca con la maniglia dorata. Sebastian percepì numerose sensazioni contrastanti alla vista di quel semplice elemento architettonico, che conosceva bene, ma allo stesso tempo lo sentiva anche totalmente estraneo; si sentiva al sicuro, ma anche infinitamente in soggezione. Cedric abbassò la maniglia e aprì la porta, rivelando una stanza a Sebastian sconosciuta. Ogni cosa in quella camera da letto, al contrario del resto della casa, era diversa: le pareti, da turchesi, erano grigio antracite, il letto, che prima era singolo e in legno, era stato sostituito da uno con un design moderno, a una piazza e mezza e con le finiture bianche, le pareti erano spoglie, se non fosse stato per la presenza di un armadio altissimo, anch'esso bianco, e uno specchio a muro, infine per terra c'era un semplice tappeto nero che copriva quasi l'intera area della camera, nascondendo il parquet. Solo una cosa in quella stanza era rimasta uguale, alla vista della quale Sebastian rimase davvero stupito.

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