chapter twelve

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《Ciao Pam! Io vado!》

Salutai la mia amica che nel contempo stava finendo di prepararsi per andare a lavorare nel suo bar.

Oggi lavoravo.
E ci credete quale fu il primo pensiero che mi passo per la testa?

Spoiler?
Di sicuro non quella nullafacente di Joyce.

Ma bensì quel bipolare incomprensibile e insensibile, o troppo sensibile da sembrare vuoto, di James.
Io non lo capisco proprio.
Dopo che ha provato a rimorchiarmi ed io ho rifiutato si ho comportato come un cazzo di robot in tilt.
Non sa quello che fa.
Un giorno mi salva la vita.
Il giorno dopo mi ignora.
Poi mi racconta la sua esistenza.
Poi sbatte porte, tira pugni ai muri e s' incazza per cose insensate.
Poi picchia uno a sangue per me.
Poi neanche mi guarda in faccia.

Io ci provo ad essere coerente nei comportamenti.
Le mie frasi rivolte a lui alle volte potranno sembrare cattive o stupide.
Ma che ci posso fare se lui si comporta male con me?

E la cosa buffa è che sto qua a pensarci quando non me ne frega un cazzo.

《Oh signorina Heather, benvenuta!》

Mi accolse il Signor Butterfield, dopo aver dato un saluto anche alla postazione di Joyce, parecchio più in là.

《Salve Signor Butterfield!》

Salutai con finto-entusiasmo, che sperai sembrasse vero.

《Come sta? James mi ha raccontato che sei stata male, alla festa, e sabato non sei venuta a lavoro, mi dispiace così tanto.》

Disse con tono quasi paterno, come se gli dispiacere veramente, una cosa che mi emozionava un po', perché chi le aveva mai sentite queste frasi?

《Oh non si preoccupi, non è niente, solo un po' di stress, non dovuto al lavoro ovviamente.》

Dissi con tono semplice e scorrevole, in effetti il lavoro non mi sfiorava minimamente.

《Oh allora spero siano problemi che possa risolvere, sa, sono abituato a quella musona di Joyce, che non manca mai ed ha sempre lo stesso umore.》

Disse sorridendo sotto quella barba bianco-grigia, non troppo folta, e ridendo poi, facendo sussultare quella grossa pancia che si ritrovava.

Risi anche io di conseguenza.

Poi lui si allontanò ed io decisi di mettermi a lavoro, spostai qualche appuntamento, e ne presi alcuni.

Sembrava calmo.
Ma questo cazzo di sembrava mi frega sempre.

Vidi James, ed era con un jeans ed una maglia, aveva le guance arrossate e profumava, o meglio puzzava di...
Aspettate di.. di sesso.
Possibile?

Spero di non scoprirlo, farlo avvicinare avrebbe rovinato la mia produttività.

Eppure si avvicinò, sorridendo.
Okay.
Ammazzatemi.

《Pazza mestruata! Come va?》

Cioè ma è serio? Il giorno prima mi ignora completamente, poi che fa?
Mi saluta?

Heather versione algida attivata.

《Sicuramente meglio a te. Però sai, potrei stare meglio se solo prima di scendere le scale ti facessi una doccia.》

Mi sono rotta.
Non dico di interessarti del mio giudizio.
Ma si chiama essere civili.
Andare in giro puzzando di sesso non è il massimo.

《Mi spieghi perché hai sempre queste risposte stupide sulla bocca?》

And now? we play. (EX LOVE CANNOT BE BOUGHT).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora