chapter sixteen

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La chiamata si richiuse subito dopo, ed io non potetti credere che fosse veramente la sua voce ad aver sentito.

Lei, proprio lei, non poteva aver detto quelle parole, noi avremmo dovuto ignorarci a vita.
Era una promessa.

Più che una promessa un ordine, già, un ordine imposto da lei.

Come è possibile che mi avesse chiamato?
Magari non era la sua voce, quella, magari si trattava di un' altra persona.

Impossibile, solo lei aveva qualla voce così profonda e sensuale che tutti amavano.

E se fosse qua? Se fosse proprio nella mia città?
Io non posso crederci.

《Hey cantastorie, tutto apposto?》

Sentii la voce di Ty, ma era ovattata, lontana, molto lontana.

Come se si trovasse fuori dall' auto ed io fossi dentro, sola, proprio come era sola l' immagine di me al college, sola perchè lei mi aveva abbandonato.

《Quanto cazzo ci mettete?》

La voce di James e il rumore dello sportello che si apriva, mi riportò al presente, ed io cercai di apparire il più felice possibile.

Perchè era questo quello che facevo con James. Mi sentivo sempre in dovere di apparire perfetta, quando c' era lui.
E la motivazione era sconosciuta, perfino a me che decidevo di comportarmi in tale modo.
A volte la cosa è strana, complicata, insensata, ma questa sono io.
Cosa potevo aspettarmi dalle mie gesta?
Cose sensate?

E adesso mi ritrovavo a sorridere, probabilmente in modo inquietante, dato che la mia mente era scioccata.

Cazzo, lei mi aveva chiamata.
Le mancavo, e perchè proprio ora?

《Chi era?》

Chiese ancora Ty.
Lo disse preoccupato, preoccupato per me, che aveva conosciuto il giorno stesso.
Ma lo avevo notato fin da subito che era un ragazzo molto empatico, molto molto empatico.

E mi dispiaceva farlo preoccupare, molto.

Eh già, mi dispiaceva, anche io ho dei sentimenti.

《Nulla di importante, una mia vecchia amica.》

E, una volta pronunciata la parola amica, il mio corpo fu scosso da dei brividi.
Brividi che mi riportarono ancora al college.
Ancora.

Perfavore, testolina, smettiamola di entrare nei ricordi di quel mondo che tanto ho odiato.
Perfavore. Non ti supplico spesso, ma questa volta è importante.

《Bene, voi non avete fame? Io sto morendo!》

Dissi ancora io, sempre sorridendo.
Tyler guardò perplesso James, e James guardò perplesso Tyler.

Io ignorai entrambi e mi diressi, quasi correndo, verso la porta della pizzeria.

Dopo pochissimi minuti entrarono anche i due fratelli, con l' aria preoccupata.

Hey calmatevi, non farò esplodere la pizzeria.
Il mio sguardo infuocato al massimo mi brucerà dentro, non permetterei mai a me stessa di bruciare tutto questo cibo. Mai.

《Allora, che prendete?》

Dissi ancora io, visto che i due non facevamo altro che guardarmi come se avessi appena sgozzato un cucciolo di panda.

《Io mi prendo una pizza margherita ed una Coca Cola, voi?》

Dissi nuovamente io.

Se non rispondono prendo la mia pizza e mi siedo a mangiare da sola.

And now? we play. (EX LOVE CANNOT BE BOUGHT).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora