«Dai, Taehyung, solo questa volta.. ti prego!»
Taehyung aveva ormai perso il conto delle volte in cui aveva sentito quella frase nell'arco della mattinata - e pensare che era appena cominciata! Era incredibile pensare che ogni settimana si ripetesse sempre la stessa scena: Seokjin e Jimin provavano a convincere Taehyung ad uscire con loro e Taehyung si ritrovava sempre a rifiutare l'invito.
Adorava trascorrere del tempo con i suoi migliori amici e sentiva pure la mancanza delle loro riunioni quando non riuscivano a trovare il pomeriggio adatto per organizzarle a causa degli impegni di ciascuno, ma ciò che proprio non riusciva a concepire era il divertimento che Jimin e Seokjin trovassero in una serata in discoteca.
«No, Seokjin, lo sai che non mi piacciono quei posti. E poi devo studiare, sai anche questo,» fu la risposta esasperata di Taehyung all'ennesima implorazione da parte dell'amico di andare tutti e tre insieme in discoteca.
Oltre ad essere il posto meno adatto per un tipo come lui, quella dello studio non era nemmeno una scusa inventata: aveva molto da studiare in quei giorni e non aveva intenzione di prendere un voto diverso dai soliti – e quindi diverso dal massimo – solo per accontentare i capricci dei suoi amici. Avevo bisogno di stare sui libri perché aveva bisogno di quei voti.
«Ma ci andremo sul tardi, hai tutto il pomeriggio a tua disposizione per studiare,» tentò questa volta Jimin, decisamente più comprensivo delle esigenze del suo amico e più paziente, e per questo motivo capace di utilizzare le parole giuste per provare a convincerlo.
Seokjin era solo un po' meno ragionevole e più impulsivo rispetto a Jimin. Ne erano entrambi consapevoli e bastava uno scambio di sguardi tra i due per capire chi dovesse prendere la parola. E in quel momento la docilità e la calma di Jimin erano ciò che serviva per raggiungere il loro scopo.
Entrambi sapevano che sarebbe stato difficile convincerlo, Taehyung non aveva mai frequentato locali o, peggio ancora, non era mai andato in discoteca, a differenza dei suoi amici. Non che Jimin e Seokjin fossero assidui frequentatori di certi posti, ma erano semplicemente del parere che ogni tanto fosse piacevole svagarsi in maniera diversa.
«Ci saranno senza dubbio anche i tuoi compagni di classe, quelli con cui ti ho visto spesso parlare. Non pensi possa essere divertente?» Jimin, così come aveva fatto Seokjin fino a quel momento, ce la stava mettendo tutta. Non si sarebbe arreso così facilmente, poteva vantare orgogliosamente di possedere un'ottima tenacia.
Taehyung sembrò pensarci un attimo, il che fu sorprendente, un grosso passo in avanti rispetto alle solite situazioni in cui, al contrario, non ci pensava due volte a rifiutare le loro proposte. A quel punto le opzioni potevano essere soltanto due: o le parole di Jimin lo avevano smosso un po' o, al contrario, l'avevano proprio fatto scocciare.
Il senso di colpa cominciò a farsi spazio tra le viscere di Jimin; forse quello non era il giusto approccio per convincere Taehyung? Forse avrebbero dovuto arrendersi di fronte ai continui fallimenti della loro "missione di conversione" e lasciare Taehyung libero di comportarsi come meglio credeva, di continuare a esprimere il suo amore e la sua dedizione nei confronti dello studio, della carriera che sognava e dei mille obiettivi futuri che aveva già pianificato e che, lo sapevano tutti, avrebbe sicuramente raggiunto.
Lo sguardo di Taehyung, tuttavia, fu tutt'altro che arrabbiato. I suoi occhi più volte si spostarono da quelli di Jimin a quelli di Seokjin, e di nuovo da quelli di Seokjin a quelli di Jimin, il primo con uno sguardo speranzoso, il secondo con uno sguardo di pentimento. Poi accadde l'impossibile, l'impensabile, qualcosa di totalmente inaspettato.
«Massimo a mezzanotte devo essere a casa, okay?» Furono delle semplici parole pronunciate in un contesto altrettanto semplice e che, se per Taehyung nascondevano la propria condanna a morte, per Seokjin e Jimin avevano invece avuto un suono melodioso. Era un miracolo, quello. Non avrebbero mai e poi mai dimenticato quel giorno, il giorno.
In seguito alla risposta di Taehyung fu subito festa. Lo sguardo incredulo di Seokjin superò di gran lunga quello di un bambino a cui viene crudelmente svelato che Babbo Natale non esiste, mentre la felicità dipinta negli occhi di Jimin era paragonabile a quella di qualsiasi individuo di fronte alla sua pizza preferita.
Vennero sgridati da un professore per il gran baccano, decisamente inopportuno durante la lezione, e Taehyung si chiese cosa mai avesse fatto di male per meritare due amici così rumorosi ed esuberanti come quei due.
Inutile dire che i due giorni che li separavano da quel fatidico sabato furono un continuo parlottare riguardo la serata in discoteca. Cosa indossare? A che ora presentarsi? Con chi parlare? Cosa ordinare da bere? Ci sarebbero state ragazze carine? Sarebbero riusciti ad attirare la loro attenzione?
Taehyung quasi cominciava a pentirsi di aver acconsentito a quella folle idea, cosa diavolo gli era passato per la mente quando aveva accettato la proposta di quei suoi amici altrettanto folli? Più li sentiva parlare della questione, più desiderava tirarsi indietro improvvisando un malore - d'altronde un semplice mal di testa può diventare una buona scusa per non recarsi in un posto tanto rumoroso come una discoteca, no? Quella volta non aveva bisogno di cercare grandi scuse.
Inoltre, Taehyung non aveva mai frequentato luoghi del genere, sarebbe sicuramente sembrato fuori posto, non avrebbe tollerato lo sguardo di chi, credendosi stupidamente superiore, lo avrebbe sicuramente giudicato, magari per il suo abbigliamento o per la sua inesperienza, per la sua antipatia nei confronti dell'alcol o di quella tipologia di divertimento in generale.
Taehyung, infatti, non aveva intenzione di bere alcun alcolico, né di ballare in uno spazio tanto ristretto come la pista da ballo delle discoteche, e non avrebbe rivolto la parola a qualcuno che non fosse stato di sua conoscenza. Che diavolo ci andava a fare in un posto del genere?
Nonostante ciò, per amore nei confronti della loro amicizia, Taeyung decise che quella volta non si sarebbe tirato indietro. Non avrebbe fatto male a nessuno tentare di passare una bella serata in discoteca, giusto?
Il sabato sera arrivò prima del previsto e, a quel punto, tirarsi indietro divenne impossibile. Kim Taehyung sarebbe andato per la prima volta in discoteca.
capitolo super di passaggio, per questo ho deciso di pubblicarlo oggi stesso~~
STAI LEGGENDO
YUÁNFÈN
Fanfiction[KOOKV] Il termine "yuánfèn" (缘分) indica che l'affinità e la relazione tra due persone è predestinata: si tratta del destino, del caso, di quella forza vincolante e misteriosa che fa incrociare due vite in modo significativo. Jeongguk e Taehyung, d...