十八

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«Quindi ti piace il vicino di Jimin?» Fu la conclusione di sette parole che Seokjin riuscì a trarre dal lungo discorso di Taehyung – ci aveva impiegato almeno mezz'ora per raccontare i fatti come stavano.

«C-Cosa? No!» Si allarmò immediatamente Taehyung, le guance si colorarono velocemente di un rosa tenue.

Buffo come il linguaggio del corpo tradisse continuamente le sue parole, eppure non si era mai interrogato al riguardo: gli piaceva Jeongguk? No, impossibile, non sapeva nemmeno lui cosa volesse dire provare qualcosa per qualcuno, non gli era mai capitato perché lui se lo era sempre negato, c'erano altre priorità nella sua vita.

«Non mi piace assolutamente, è... un ragazzo.» Tentò di evitare la questione in quella maniera, nonostante non avesse alcun pregiudizio omofobo.

«E che ragazzo, porca vacca!» Esclamò ancora Seokjin, accompagnato dalla sua solita mancanza di pudore. Taehyung non riuscì a spiegarsi come mai avesse provato una strana morsa allo stomaco nel sentire qualcun altro fare quegli apprezzamenti. «Anzi no, è proprio un uomo.» Si corresse Seokjin, mostrando i muscoli delle braccia come a voler imitare il fisico di Jeongguk. Taehyung si passò una mano sul viso, esasperato.

«Taehyung, non c'è niente di male nel fatto che ti piaccia un ragazzo,» parlò Jimin con la sua solita calma e comprensione, un dolce sorriso stampato sulle sue labbra. Vide Seokjin concordare con molta enfasi con un gesto del capo, ma Taehyung era piuttosto sicuro che stesse pensando più al viso e al fisico di Jeongguk che alla situazione in sé. «Insomma, non vuol dire per forza che tu sia gay, se è questo che ti preoccupa. Ci sono delle persone a cui piacciono entrambi i sessi, è okay lo stesso.»

Taehyung sospirò per l'ennesima volta in quella giornata, pentendosi di aver raccontato ai suoi amici tutto – o quasi, qualche dettaglio, seppur importante, se lo era risparmiato. Non aveva mai pensato all'eventualità che Jeongguk potesse piacergli semplicemente perché quelle strane sensazioni che l'altro gli faceva provare non era riuscito a riconoscerle.

Cosa voleva dire il battito cardiaco accelerato? E le guance rosse? E quella solita agitazione quando stavano vicini? Per queste domande aveva soltanto risposte scientifiche, mediche, risposte razionali. Non aveva pensato che potesse trattarsi di una sorta di infatuazione. Era persino difficile pensare quella parola, come avrebbe dovuto affrontare la cosa?

Il problema non era che si trattasse di una persona di sesso maschile, né che si trattasse nello specifico di Jeongguk. Il problema non era ottenere o meno l'approvazione dei propri amici per questa cosa.

Il problema era più con se stesso, con la novità della faccenda, col non sapere come comportarsi, come gestire tutto ciò che comportava. Per l'ennesima volta si stava lasciando distrarre da Jeongguk, da un ragazzo conosciuto casualmente, quando si era prefissato, con l'inizio del liceo, che niente e nessuno avrebbe potuto disturbare la sua carriera scolastica.

Eppure bastava ripensare un attimo all'occasione della mostra che aveva sprecato: chi c'era in mezzo a quella faccenda? Jeongguk, ovviamente. Se quel pomeriggio non l'avesse incontrato al supermercato, era più che sicuro che nulla del genere sarebbe successo, che i suoi dipinti adesso sarebbero conservati all'interno degli archivi della scuola, pronti per essere esibiti un giorno nei corridoi dell'edificio fino ad attirare, magari, l'attenzione di un artista o un critico d'arte che avrebbe visto in lui del talento così come ce lo vedevano i suoi professori.

Questa, però, era pura fantasia. Seppure fosse più facile addossare la colpa a Jeongguk, la verità era che forse era stato un bene non aver avuto la possibilità di esporre quei dipinti alla mostra, così avrebbe evitato di illudersi, di compiacersi per gli eventuali complimenti che avrebbe ricevuto, di sognare una carriera lavorativa che non avrebbe mai percorso. Ecco a cosa doveva pensare. Ai suoi studi, a diplomarsi con il massimo dei voti, all'università di medicina, a rendere i suoi genitori orgogliosi di lui. Questo era il suo obiettivo e Jeongguk sarebbe sicuramente stato d'intralcio nella sua realizzazione.

YUÁNFÈNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora