Capitolo 27 ~fuori c'è il mare~

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Dopo quello che mi ha raccontato Morgan non so veramente più come reagire, sono stata un irrazionale a scappare così ma non mi pento affatto di aver passato quel tempo con la ragazza che amo.
"Mi dispiace Morgan" le dic ancora una volta
"Basta, ormai è successo. Cambiamo argomento, hai parlato con Kathryn?"
"Si l'ho fatto"
"Per fortuna i tuoi genitori ti hanno solo vietato di uscire di casa e non ti hanno levato il cellulare"
"Certo solo che d'estate tre giorni di punizione sono stressanti"
"Potresti studiarti qualcosa" ma non ci crede nemmeno lei quando lo dice. La nostra conversazione viene interrotta dallo squillo del mio telefono che mette in pausa Morgan.
"Ci sentiamo dopo, mi sta chiamando Alex" infatti attacco la chiamata con Morgan e avvio quella del mio amico che non sento da prima della mia fuga.
"Bellezza come stai?" Mi saluta lui con il suo tono spavaldo
"Sono piuttosto annoiata"
"Spero che ti sia divertita in questa vacanza allora" rimango interdetta da quello che mi dice, per fortuna non e qui nel vedere la mia faccia rossa. Mi schiarisco la voce prima di parlare e cambiare argomento
"Sei con Finn?"
"Veramente non lo sento da un po'"
"Potresti farmi il favore di tenerlo d'occhio, solo finché non potrò rivederlo...lo conosco, è ferito, l'ho ferito" odio me stessa per averlo tradito così, la nostra relazione si era conclusa già da un po' ma questo non mi giustifica. Per fortuna Alex sembra capirmi e dice semplicemente
"Ci penso io" le sue chiare parole mi rassicurano
"Maddy prima di passarti Logan volevo farti sapere che abbiamo giudicato male Kathryn siamo felici per voi"
"Lo so". Al telefono poi sento la voce così famigliare di Logan non è cambiata affatto in questi anni, se cerco di identificarli tutti e due mi vengono in mente solo i teneri fratelli che sono disposti a tutto pur di difendersi. Alex così ipnotico e calcolatore,con i suo occhi talmente chiari in contrasto con i capelli castani e poi Logan che con quelli occhi nocciola tendenti al verde e i capelli neri è sempre riuscito ad avere la stima di tutti, sicurezza e impulsività sono gli aggettivi che meglio lo descrivono.
"Pulcino!" sorrido sperando che lui possa almeno percepire il suono della mia risata, ogni volta che mi chiama così mi fa ricordare i bei tempi da bambini.
"Come te la passi Logan"
"Vado a puttane come sempre, secondo te come sto"
"Sei così volgare. Piuttosto ricordati quello che vi ho chiesto"
"A proposito di Finn... la notte in cui te sei andata è successa una cosa" il mio cuore accelera, cosa mi vorrà dire con questo Logan.
"Spiegati meglio"
"Ha fatto un incidente con la moto" scherza
"mi sembrava stare bene stamattina quando è venuto" e continuo poi alzando in tono
"E come se la sarebbe procurata la moto sentiamo"
"L'ha presa dal nostro garage, in un momento di distrazione. Era preoccupato per te ed ha avuto la brillante idea di farsi un giro" fa una pausa e riprende poi specificandomi
"Si è scontrato contro un albero, la moto è rotta ma per fortuna lui non si è fatto male. Ci ha chiamati immediatamente e quando l'abbiamo portato al pronto soccorso i medici hanno detto che le ferite erano superficiali, il casco li ha evitato di farsi male sul serio" mi rosicchio le unghie e me ne rendo conto dopo averlo fatto, è un vizio che mi ero tolta già da un po' ormai.
"Volevo che questo rimanesse segreto ma non potevo nascondertelo"
"vi ringrazio"
"Neanche Alex voleva fartelo sapere"
"Ma perché non avrei dovuto saperlo?"
"Ha paura che tu lo possa giudicare"
"Se pensa questo allora non mi ha mai conosciuta".

È straziante dover restare in casa e avere dal balcone una vista spettacolare sull'oceano,credo che farò quello che mi capita solitamente;quando sono in punizione e mi sto annoiando, mangiare. Scendo al piano di sotto e iniziando e frugare nel frigo, trovo la torta questa volta al cioccolato che la nonna prepara abitualmente l'estate quando siamo tutti insieme. Di consuetudine mangio e al col tempo mi guardo un bel film.
"Ti sta piacendo la punizione" interviene mia madre facendo ritorno dal mare
"Per colpa vostra prendere dei kili"
"Non ti lamentare, avremmo potuto levarti anche il cellulare" mi ammutolisco non è mai troppo tardi.
"Stavo per scordami, stasera la zia Hanna vieni qui" oh no. Stavo quasi per sputare il cibo
"Come scusa? Non è mai venuta!"
"Lo so, in spiaggia non faceva che parlare del suo nuovo fidanzato francese, credo di ricordare che si chiami Andrien" faccio uno sbuffo contrariato. Mio padre ci raggiunge in cucina fiondandosi sul frigo è di famiglia
"Di chi parlate?"
"Nessuno" diciamo in coro io e mia madre facendo finta di nulla
"Mia sorella?"
"Certo che no papà"
"So che non vi va a genio ma mia madre è felice di rivederla dopo tanto tempo". La zia Hanna ovvero la sorella di mio padre è una donna all'incirca di 30 anni, una bella ragazza con i capelli ricci e gli occhi come due smeraldi caratteristici suoi e di mio padre. Non è una persona cattiva solo che non si è mai presentata ai nostri compleanni, ne regali o auguri. È molto schietta ed un po' arrogante, questo suo lato impulsivo l'ha portata a farla allontanare.

♡👼🏼♡

Karma is a bitch (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora