20. Violino

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Presi una larga felpa che mi aveva regalato Yoosung, era grigia della Fila e mi arrivava fino alle ginocchia, ma per casa andava più che bene.
Misi le mano dentro le tasche e andai verso Shinso "eccomi, hai scelto il film?" Mi avvicinai a lui e mi piegai per guardare il film che aveva in mano "Sì, animali fantastici e dove trovarli" non pensavo che gli piacevano questi generi di film, ma a me quello piaceva molto, lo avevo visto più volte. Me lo posò e lo misi nel lettore dvd, mi alzai e vidi Hitoshi in una piccola crisi "siediti pure sul divano" sorrisi.
Ci postammo sul divano e il film partì.

Todoroki's Pov

Entrai in camera e mi buttai sul letto, sospirai rumorosamente, strinsi il tessuto della coperta tra le mie mani. Dopo un paio di minuti mi alzai e decisi di guardare i disegni che avevo fatto. Presi un libretto nero, scrivacciato, dove avevo fatto i disegni degli ultimi 3 anni.
Inizialmente disegnavo prevalentemente paesaggi, poi di animali, poi di oggetti a caso e infine mi ero ritrovato molto bene nei ritratti. Guardai attentamente i dolci tratti e le ombre che avevo disegnato, rappresen- "Shoto, tutto bene?" Chiusi di fretta la mia raccolta "Si tutto bene" "è pronta la cena, vieni?" "Non ho fame" "devi mang-" "non ho fame, grazie" incominciai a fare i compiti.

Leni's Pov

Sbattei più volte le palpebre, mi ero addormentata durante il film??
Le luci non erano più presenti quindi probabilmente era sera, avevo dormito per diverso tempo...ma...con me non c'era Shinso??
Spostai leggermente il mio viso verso la direzione del ragazzo. Mi ero addormentata accovacciata al suo fianco, lo guardai, stava dormendo e aveva un braccio intorno a me. Arrossii violentemente e mi strinsi in me stessa, sentii il calore delle guancie esplodere. Guardai la home del film. Non lo volevo svegliare ma devo ammettere che quella situazione era veramente imbarazzante. Rimasi impalata per minimo mezz'ora in quella posizione. Sentii il suo respiro pesante, la sua cassa toracica che si abbassava e si rialzava era come una culla, il suo petto era morbido ma allo stesso tempo forte, il suo braccio era molto muscoloso. Nonostante lo conoscevo solo da qualche ora mi sentivo sicura vicino al suo corpo,
ma...
non che mi stia antipatico Hitoshi...

Volevo che stavo in quella posizione con qualcun'altro

Con Shoto

Squillò un telefono e si svegliò, notando la strana situazione dove c'eravamo cacciati, arrossì leggermente e si alzò a prenderlo
"pronto?
Sto a casa di una amica"
Mi ritiene un'amica?
"Si arrivo subito scusa"
Chiuse la chiamata "mi dispiace ma ora devo andare, scusa per il disturbo, grazie di tutto" lo accompagnai fino alla porta e lo salutai.
Pochi minuti dopo arrivò mio padre e decisi di andare a dormire.

Il giorno dopo

Andai a scuola da sola, Shoto mi aveva scritto che aveva la febbre e che non sarebbe potuto venire a scuola.
La giornata fu più noiosa del solito e la scuola passò lentamente, mi sentivo abbastanza sola non avendo nessuno al mio banco di fianco...ma avevo il resto della classe che parlava con me e mi faceva piacere lo stesso.

Alla fine della scuola andai a casa e dopo aver mangiato decisi di fare una cosa che mi avevano consigliato...
Andai in camera e guardai il violino messo in un angolo polveroso e poco notabile della stanza. Mi avvicinai lentamente alla custodia e delicatamente la sfiorati.

Inizio flashback

Ero in una poltrona rossa bordò vicino a un camino acceso, era la sera di inverno e la mancanza di riscaldatori in quell'enorme casa ottocentesca rendeva tutto più freddo. Mamma era davanti a me, anche lei su una poltrona identica.
La stanza era enorme, era buia, era piena di libri, il pavimento era di legno e vicino al camino c'era un classico tappeto molto decorato, del medesimo colore delle poltrone.
La guardai, i suoi capelli liscissimi color castano scuro, che gli sfioravano le spalle, riflettevano la luce dello scoppiettante fuoco. Mi sorrise, avevano appoggiato un pianoforte "da grande mi prometti che continuerai a suonare il violino? Lo fai per la mamma?" Era bellissima "sì!" Sempre sorridendo mi mise una mano sopra la mia testa "brava"
ci teneveva veramente tanto a me, ma non mi ero goduta i momenti meglio con lei.
Mio padre era seduto intento a leggere il giornale, davanti aveva un tavolino di marmo, era una casa enorme e molto antica, prestigiosa. "Mi suoni qualcosa Leni?" Mi pose il suo violino e lo presi tutta agitata "Cosa suono?" Saltellai dalla gioia "Tesoro, fagli suonare la chitarra" disse mio padre, alzando gli occhi dal giornale e sistemandosi gli occhiali "sei tu un chitarrista, insegnaglielo tu" disse mia madre sempre sorridendo, mio padre sospirò "se solo avessi più tempo..."
Ignorai il continuo della loro discussione e mi sistemai il violino sulle spalle "mamma incom-"










Mia madre cascò per terra



Mio padre la chiamò e corse verso di lei, gridò il suo nome "non è successo niente amore, la mamma sta bene" disse papà con voce agitata mentre la scosse "faccio un attimo una chiamata, tu stai con lei" si alzò e corse verso il telefono fisso, non sapevo cosa stava succedendo. Presi la mano di mia madre e le strinsi forte tra le mie, sentivo mio padre disperato, non capivo il perché.
Dopo alcuni minuti arrivò l'ambulanza e quando portarono via il corpo della donna andai in crisi "papà dove la portano!" Strinsi la sua mano e ripetei "papà dove la portano!" Si abbassò fino ad arrivare alla mia altezza "tua madre ora ha bisogno di riposo, il letto si è rotto e starà per un po di tempo da loro,
ritornerà presto"
La macchina partì e insieme partì anche mia madre.

Qualche giorno dopo

Mamma ancora non era arrivata, sentii mio padre al telefono "HA IL CANCRO??" Non lo avevo mai sentito così disperato, così triste, così arrabbiato, pieno di negatività.







   ~Lost in my feelings~  (Todoroki xreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora