Il salvataggio

3.1K 110 16
                                    


Man mano che si avvicinavano a Hogwarts, il tempo divenne sempre più incerto. Una pioggia torrenziale spruzzava contro i vetri dei finestrini, finchè ogni tanto il sole faceva debolmente una comparsa, per poi essere di nuovo coperto dalle nuvole gonfie. Quando calò il buio, Lily ritornò esausta dalla riunione dei Prefetti e si lasciò cadere sul sedile accanto ad Emmeline, la fronte premuta contro il finestrino per far cessare le continue fitte di mal di testa. Aveva passato buona parte del tempo a discutere con i due Prefetti di Serpeverde, che si ostinavano a contestare ogni singolo ordine dato da lei, oltre che insultarla silenziosamente con occhiate e risatine varie. Cercò di avvistare un primo scorcio del castello di Hogwarts, ma era impossibile attraverso tutta quella pioggia.                                                                                                                                   << Meglio se iniziamo a cambiarci >> disse ad un tratto Hestia, svegliando anche Alice dal suo sonno << Non mancherà molto >>.                                                                                                                           Lily attese in silenzio che le amiche indossassero la divisa, poi il treno iniziò a rallentare e le cinque ragazze cominciarono a darsi da fare per recuperare bauli e animali, in modo da evitare la baraonda generale. Teoricamente sarebbe stato suo compito sorvegliare i Prefetti, ma Lily lasciò che se ne occupassero i fratelli Bones e seguì le amiche, con la testa che pulsava in modo doloroso.                                                                                                                                                                                 << Dai, Lily, porto io la civetta >> si offrì Emmeline, afferrando la gabbietta dalle sue mani e accostandola a quella del suo gatto persiano.                                                                                                      << Sei sicura? Non è che Cashmere la mangia, vero? >>.                                                                                  << Certo che no! Cashmere è una gatta educata >>.                                                                                           Uscirono a fatica dallo scompartimento e lentamente si avviarono verso gli sportelli, pronte a ripararsi sotto i mantelli per la pioggia torrenziale. La divisa di Hogwarts prevedeva che le ragazze indossassero solo dei calzettoni neri al di sotto della gonna, quindi Lily avvertì immediatamente la gelida aria notturna sulle cosce scoperte e rabbrividì. Scesero sul marciapiede dopo un'eternità e salutarono Hagrid con un cenno, il quale, come ogni anno, stava scortando i piccoli del primo anno alle barche. Era bello vedere che nulla era cambiato. Fortunatamente le carrozze senza cavalli, che portavano sempre al castello gli studenti dal secondo anno in su, erano già pronte, così le cinque amiche si affrettarono a prenderne una. Da lontano, Lily individuò Rodolphus, seguito dalle due sorelle Black e il resto della banda, che spingeva via alcuni intimiditi allievi del terzo anno, affinché lui e i suoi amici potessero avere una carrozza tutta per loro. Sospirò sonoramente e si preparò ad intervenire, ma Marlene la precedette e ospitò i ragazzi più giovani nella sua. Lily le sorrise nella pioggia e la nuova amica ricambiò.                                                                                                                                                         Sbatacchiando e ondeggiando pericolosamente lungo il territorio accidentato, le carrozze si misero in moto lungo la strada e finalmente il castello di Hogwarts divenne visibile: una massa imponente di torrette che si incastravano perfettamente l'una con l'altra, illuminate delle torce. A quella vista Lily si sentì invadere dal piacere, ma provò anche una fitta di nostalgia, poiché sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe vissuto quel momento. Ma l'idea del banchetto cancellò ogni altro pensiero dalla sua mente. Le riunioni l'avevano sfinita e non era riuscita a mangiare un solo boccone da quella mattina, dunque aveva una gran fame.                                        Le carrozze si fermarono accanto ai gradini che salivano fino all'immenso portone e la folla di studenti si affrettò ad entrare nel castello, al caldo e all'asciutto. La Sala Grande era sfavillante di luce e i quattro tavoli delle diverse case si riempirono in fretta; i ragazzi si immersero subito in fitte conversazioni, tutti intenti a raccontarsi le vacanze, i pettegolezzi sulle nuove coppie formatesi durante l'estate e a gridare saluti agli amici delle altre Case. Lily si accomodò a metà del tavolo di Grifondoro con le amiche e fortunatamente i Malandrini ebbero l'accortezza di trascinare lontano James, prima che si sedesse accanto a lei.                                                                      Fu allora che lo vide. La giovane Evans aveva cercato di tenere lo sguardo basso fin da quando erano scesi dal treno, tuttavia nella Sala Grande dovette affrontare l'inevitabile. Aveva esattamente di fronte la tavolata dei Serpeverde e, non appena alzò gli occhi, individuò subito Severus, stipato fra Avery e Mulciber. Non era cambiato di una virgola, durante l'estate: i soliti capelli lunghi, la stessa aria trasandata, l'espressione all'apparenza scontrosa. Solo qualche nuova ruga di preoccupazione gli solcava il volto ancora giovane e pareva tutto impegnato a studiare il calice di fronte a lui, mentre Avery gli parlava senza sosta. Lily avvertì una fitta acuta al ventre e distolse subito lo sguardo; non che si fosse aspettata un saluto da parte sua, ma che almeno la guardasse , in memoria di tutte le cose che avevano fatto insieme...e invece nulla. Come se la loro amicizia non fosse mai esistita.                                                                                                   << Oooh, guardate che piccini >> esclamò Hestia.                                                                                            Lily guardò nella sua direzione e vide avanzare una lunga fila di bambini dall'aria spaventata. Con un sorriso, rammentò che anche lei aveva provato solo terrore, al suo arrivo ad Hogwarts: le gambe non avevano fatto altro che tremarle per tutto il tempo, ma c'era stato Sev a confortarla...                                                                                                                                                                          Il chiacchiericcio generale si spense e i nuovi arrivati si allinearono davanti al tavolo degli insegnanti, dove la professoressa McGranitt posò con cautela lo sgabello davanti a loro e lo Smistamento ebbe inizio.

Odi et AmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora