<< Ram, so che di solito lo sposo è molto nervoso, ma se non la smetti di camminare avanti e indietro dovrò pietrificarti fino all'inizio della cerimonia >>. James si fermò un istante per fulminare Sirius con lo sguardo, poi ricominciò a marciare da una parte all'altra della sua vecchia camera come se non avesse parlato. L'atteggiamento rilassato dell'amico, sdraiato comodamente sul suo letto in tenuta da cerimonia, gli dava davvero sui nervi. << Devi cercare di calmarti >> continuò Sirius. << Non ci riesco >>. Il pensiero che Lily si trovasse praticamente nella porta di fronte alla sua, a pochissimi metri di distanza, lo stava facendo impazzire. Aveva bisogno di vederla, per sapere se quello era soltanto un sogno oppure la realtà. Stavano davvero per sposarsi? << Vuoi che scenda di sotto a prenderti un bicchiere di Whisky? Di regola non dovresti bere, ma chissene importa. Per fortuna Lunastorta non è qui a farci la predica...>>. << Chi non è qui a fare cosa, scusa? >> domandò ridendo Remus, spalancando la porta della stanza di James insieme a Peter proprio in quel momento. Sirius finse di schiarirsi rumorosamente la voce, invece James accolse con calore i suoi due migliori amici e poi cercò di sgattaiolare fuori, ma fortunatamente Peter lo bloccò prima che fosse troppo tardi. << Dai, ragazzi...solo una sbirciata...>>. << Andresti contro la tradizione >> gli ricordò Peter. << E poi, tua madre ha chiuso Lily e tutte le damigelle nella sua stanza. Nessun uomo è ammesso da quelle parti senza il suo consenso >> aggiunse Remus << Ha preso questa faccenda del matrimonio più seriamente di quanto pensassi >>. << Non dirlo a me >> sbuffò James, lasciandosi cadere sul letto accanto a Sirius << Quest'attesa mi sta uccidendo >>. << Beh...>> Remus si passò una mano sulla fronte con aria incerta << Poco fa Dorea ha incaricato me e Peter di accogliere gli invitati, se vuoi darci una mano...>>. James saltò subito in piedi, grato di poter avere finalmente qualcosa di utile da fare << Va benissimo! >>. << Ma, Ram, tu sei lo sposo >> obiettò Sirius << Non dovresti...? >>. << Alzati e vieni a darci una mano, Felpato. Oggi sono io che comando, avanti! >>. Per fortuna la saggia e previdente signora Potter aveva armato Remus e Peter di piantine per accompagnare gli invitati ai loro posti nell'esatto momento in cui sarebbero arrivati, almeno avrebbero saputo cosa fare. Quando uscirono all'aperto, i quattro amici videro che persino una schiera infinita di camerieri vestiti di bianco era arrivata per dare una mano, e si stavano affaccendando tutti per decorare al meglio il viale che era stato costruito nel giardino dei Potter. Era un raggiante giorno di giugno e, benché fossero stati posizionati qua e là alcuni spruzzini rinfrescanti, si moriva letteralmente dal caldo. James si guardò attorno con aria ammirata e notò che file e file di fragili sedie dorate erano state apposte ai lati di un lungo tappeto color rubino. I camerieri stavano intrecciando ovunque rose bianche e rosse, mentre un enorme grappolo di palloncini dorati torreggiava sopra il punto esatto in cui lui e Lily si sarebbero scambiati le promesse. Per fortuna che avevano optato per qualcosa che sua madre aveva definito troppo semplice. << Quando mi sposerò >> dichiarò Sirius, osservando con aria terrorizzata i tripudi di fiori e strattonandosi il colletto dello smoking << Non voglio nessuna di queste assurdità. Vi farò vestire tutti come diavolo avrete voglia e infliggerò a Dorea un incantesimo di Petrificus Totalus finché non sarà tutto finito >>. << Poteva fare molto peggio >> commentò James, ridendo << Si è trattenuta parecchio. Quando io e Lily le abbiamo nominato la parola "matrimonio", si è messa a straparlare di trecento invitati, una torta nuziale enorme...cose di questo genere >>. << Verranno anche i genitori di Lily? >> gli domandò Remus. Il volto di James s'incupì << Non te l'ha detto? Ha praticato loro un Oblivion mesi fa, quando c'è stato un attacco nel villaggio vicino. Ora credo abitino da qualche parte in Malesia >>. << Oh. Mi spiace, James. Non ne sapevo nulla >>. << Quando la guerra sarà finita, andrà a prenderli e annullerà l'incantesimo. Per il momento ha lasciato a Little Whinging solo la sorella, che, detto fra noi, mi detesta. D'altro canto odia così tanto il mondo dei maghi che sarà impossibile che ne venga sfiorata in qualche modo >>. Sirius si accorse immediatamente che c'era qualcosa che non andava nel suo tono << Ram...sicuro che vada tutto bene? Vuoi ancora sposare Lily, vero? >>. James lo guardò come se fosse pazzo << Ma che razza di domanda è? Certo che voglio sposarla! Solo che...mi spiace che non sia tutto perfetto. L'assenza della sua famiglia, tutto così di fretta per via della guerra...non vorrei che poi se ne pentisse. Forse, se fosse fuggita con un ragazzo babbano...ora sarebbe al sicuro >>. << Lily sapeva a che cosa stava andando incontro, quando ha accettato di sposarti. Sapeva che ciò le avrebbe comportato dei sacrifici, ma l'ha fatto per te, perché ti ama >>. James annuì << Lo so. Dite che...insomma, sia da sciocchi celebrare un matrimonio adesso? In tempi così difficili? >>. << No >> gli rispose sicuro Lupin << Perché è ciò di cui la gente ha bisogno. Qualcosa per cui essere lieta, per dimenticarsi gli orrori della quotidianità >>. << Oh, ci siamo >> esclamò Sirius ad un tratto << Preparatevi all'inferno >>. Qualche istante dopo, dal nulla cominciarono ad apparire forme abbigliate con colori vivaci e una fiumana di gente prese a serpeggiare attraverso il giardino diretta verso il padiglione. Gli incantesimi di protezione attorno a villa Potter erano stati quadruplicati dai membri dell'Ordine per quel giorno tanto speciale, pertanto si poteva raggiungere la casa solamente attraverso specifiche passaporte create da Silente in persona. D'altronde, nessuno di loro voleva ritrovarsi con un Mangiamorte come vicino di tavolo. Quasi tutte le streghe erano abbigliate con dozzine di rose, intonate con quelle che adornavano la navata, mentre i maghi sfoggiavano i loro abiti migliori e le cravatte piene di gemme. Fra di loro, James riconobbe parecchi suoi ex compagni di Hogwarts e quasi tutti i membri dell'Ordine della Fenice, compreso Silente, suo fratello Aberforth, che avrebbe accompagnato Lily all'altare, poi la professoressa McGranitt, Vitious e Lumacorno. C'era persino Hagrid, il guardiacaccia del castello, che parecchie volte li aveva coperti durante le loro fughe notturne. Ma i primi a raggiungerlo furono Frank e Alice, ormai divenuti i signori Paciock, visto che si erano sposati appena un paio di mesi prima, insieme all'arcigna madre di Frank. << Oh, James! >> saltellò Alice, senza riuscire a trattenersi. Quel giorno aveva deciso di indossare uno sgargiante abito giallo limone, poiché sosteneva che ai matrimoni bisognasse avere colori allegri per portare fortuna ai novelli sposi. << Sono così contenta per voi! Sai, avevo previsto questo momento anni fa, io e Emmeline avevamo anche scommesso...e ora lo vedo realizzarsi! Oh, mi viene da piangere...>>. Ridendo, James la abbracciò forte, dopodiché salutò Augusta Paciock e infine strinse la mano a Frank, il quale, non appena la moglie si girò per salutare le amiche di Hogwarts con un altro strillo acuto, lo mise in guardia dalle donne post matrimonio, perché diventavano assolutamente pazze. James rise di cuore alla sua battuta e lo abbracciò di nuovo; era lieto che i due fossero riusciti a venire, dato che non erano riusciti a godersi nemmeno una breve luna di miele perché Silente li aveva spediti subito in missione segreta per l'Ordine. Da quel momento in poi, il suo compito principale fu quello di stringere mani, ricevere abbracci calorosi e sentite congratulazioni; Sirius, Remus e Peter tentavano invano di accompagnare gli ospiti al loro posto prima che potessero intercettarlo, ma sembrava che tutti avessero deciso di porgergli i loro auguri personalmente prima dell'inizio della cerimonia. Trascorse una buona mezz'ora in compagnia di una delle cugine di Sirius, Andromeda Black, sorella di Bellatrix e Narcissa, ma con gli stessi ideali del cugino. Anche lei aveva sposato un babbano, Ted Tonks, e ora avevano una bellissima bambina di quattro anni di nome Ninfadora, la quale volle a tutti i costi mettersi a seguire Remus nel mentre accompagnava gli invitati ai tavoli, continuando a cambiare il colore dei capelli ogni mezzo secondo. Poi fu di nuovo assalito da una folla di colleghi e dovette letteralmente staccarsi di dosso Dedalus Lux, il quale non la finiva più di inseguirlo per fargli le sue più sincere congratulazioni. Quando finalmente arrivarono Emmeline ed Hestia, entrambe con due rose rosse intrecciate nei capelli, James si recò in quella direzione tirando un sospiro di sollievo e si attardò a parlare con loro più del necessario. << Ora capisco perché mia madre mi avesse consigliato di restarmene rintanato di sopra >> borbottò alle due amiche, guardandosi furtivamente attorno per controllare che nessuno lo sentisse << Mi state salvando da una marea di parenti appiccicosi >>. Hestia gli fece l'occhiolino << Va', ti copriamo noi >>. James fece appena in tempo ad agguantare Sirius per un braccio e trascinarlo via, prima che Emmeline rovesciasse accidentalmente un vassoio carico di bicchieri di champagne, scatenando così il panico generale e concedendo loro il tempo necessario per svignarsela di sopra senza essere notati. I due ripiombarono in camera di James con il fiatone e si lasciano cadere sul letto, già completamente esausti. << Io propongo di restarcene chiusi qui con una bella bottiglia di Whisky ghiacciato >> commentò Sirius, ansimando per il caldo. << Mi trovi completamente d'accordo. A proposito, Felpato >> gracchiò James << Hai gli anelli? >>. Il giovane Black si frugò nelle tasche dello smoking finché non avvertì il contatto con due fascette di metallo, dopodiché annuì. << Ottimo. E hai preparato il discorso? >>. << Me lo inventerò sul momento, Ram. Sarà una cosa epica, vedrai >>. Improvvisamente qualcuno bussò insistentemente alla loro porta, facendoli sobbalzare entrambi. James fece per alzarsi, ma Sirius lo fermò. Si ravviò i capelli all'indietro e, tentando di darsi un'aria presentabile, aprì la porta con un gesto cerimonioso. Marlene, un vero incanto nel suo abito cremisi, lo superò con un saltello. << Wow, ragazzi. Jamie, sei un vero splendore >>. Sirius inarcò un sopracciglio << Jamie? >>. James lo ignorò << Anche tu, cara. Una perfetta damigella della sposa >>. L'amico lo fulminò con un'occhiataccia << Non ci provare con la mia donna, o dovrai sposarti con un occhio nero >>. << La tentazione è forte, ma Lily non la prenderà bene...>>. << Sei il solito idiota >>. << Perché invece voi due bambini non mi dite che cosa avete combinato? >>. Marlene si avvicinò a Sirius e cominciò a rimettergli a posto il colletto e il papillon che lui aveva strattonato fino a qualche secondo prima; Felpato ovviamente cercò di fermarla, ma la fanciulla non si diede per vinta e James rimase a osservarli battibeccare con aria divertita per un po', finchè ad un tratto sua madre Dorea non fece capolino dalla porta e lo avvisò che era ora di andare. James si voltò a guardare Sirius e i due, in una manciata di secondi, con appena una sola occhiata, si dissero tutto quello che avevano trattenuto fino a quel momento.
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Odi et Amo
FanfictionDue ragazzi. Semplici. Appartenenti a due mondi completamente diversi, ma con delle passioni in comune. Ecco di cosa parla questa storia. Si erano conosciuti per il volere del caso, sette anni prima, su un treno diretto a Hogwarts; uno tanto arrogan...