Nell'aria non si era mai respirata così tanta tensione come quella mattina, esattamente due giorni prima dell'attesissima partita Grifondoro – Serpeverde. Le due Case non potevano fare a meno di lanciarsi frecciatine a vicenda, soprattutto per il fatto che tutto sarebbe stato ancora più eccitante grazie alla pioggia torrenziale che non accennava a diminuire. Quella mattina il giovane Black si alzò prima del solito e scese a fare colazione da solo, ripassando mentalmente tutti gli schemi di James. Durante quella settimana aveva bellamente tralasciato i compiti per dedicarsi esclusivamente al Quidditch: aveva fissato allenamenti molto duri tutti i giorni, che piovesse o meno, in modo da abituare i suoi a giocare anche con delle pessime condizioni atmosferiche. Si era poi impegnato strenuamente nella ricerca di un nuovo Cercatore, ma nulla da fare; James era entrato in squadra al secondo anno, quando era stato lasciato un posto vacante dal giocatore precedente che aveva concluso gli studi, e da allora era sempre rimasto lì, non perdendosi neanche una partita. Quei pochi che se l'erano sentita di sostenere un provino non erano minimamente alla sua altezza, ma alla fine era stato costretto a scegliere un robusto ragazzo del quinto anno. Aveva dei pessimi riflessi, ma almeno era in grado di stare su una scopa. Finora si erano sempre basati sulle ottime abilità di James per vincere, ma quella volta avrebbero dovuto agire diversamente: lui, Emmeline e Hamilton avrebbero dovuto impegnarsi molto e segnare almeno centocinquanta punti in una sola partita, il che equivaleva circa a quindici gol. Il tutto sperando che Frank fosse in forma e non facesse segnare Serpeverde neanche una volta. Sirius si passò una mano sul volto, lasciando da parte le uova e il bacon che si era messo nel piatto. Era un'impresa impossibile, lo sapeva benissimo. Non erano pronti per sostenere una partita tanto importante, contro degli avversari che giocavano sporco in ogni occasione. Eppure, dovevano provarci, o avrebbero perso la Coppa per la prima volta da cinque anni di vittorie consecutive, ossia da quando James era diventato Cercatore. Nel mentre era occupato a deprimersi in quel modo, spremendosi le meningi per trovare una soluzione che permettesse a Grifondoro di perdere con un minimo di dignità, non si accorse nemmeno che una ragazza si era appena seduta accanto a lui. << Black >> lo chiamò Marlene, scuotendolo. Per poco Sirius non fece un balzo << McKinnon! Che ci fai qui? >>. << Non ho molto tempo, fra poco devo andare a Incantesimi. Ma devo assolutamente dirti una cosa >>. Felpato sospirò amaramente nell'udire la sua risposta fredda. Per un attimo aveva creduto che, quando lei l'aveva baciato alla festa di James e l'aveva portato al Bagno dei Prefetti, fra loro fosse tutto risolto, ma si era sbagliato. La mattina dopo, non appena si era svegliato, aveva trovato un suo biglietto, in cui gli spiegava che era stato solo uno sbaglio e che doveva lasciarla in pace. << Dimmi >> le disse, distogliendo a fatica gli occhi da lei e iniziando a mangiucchiare le uova. << Ti ho trovato un Cercatore >>. Sirius per poco non si strozzò con il boccone che stava cercando di ingoiare. << Cosa?! Sei seria, McKinnon? Chi è? >>. << Oh, lo vedrai. A che ora avete gli allenamenti, oggi? >>. << Alle cinque, ma...>>. << Perfetto, ci vediamo a quell'ora >>. Prima che potesse fermarla, Marlene si alzò e si avviò a passo di carica in direzione della porta, lasciandolo a bocca aperta per via di quel nuovo sviluppo. La notizia della McKinnon lo lasciò con lo stomaco in subbuglio per tutto il giorno; non ascoltò una sola parola delle lezioni che aveva durante la mattina e, agitato com'era, saltò persino il pranzo per fare una scappata in infermeria a chiedere a James se sapesse qualcosa. Tuttavia l'amico non gli fu di alcun aiuto, quindi fu costretto ad attendere come un'anima in pena le quattro e mezza, quando finalmente le lezioni finirono e potè precipitarsi giù al campo da Quidditch per cambiarsi. Quando, pochi istanti dopo, lo raggiunsero anche i suoi compagni di squadra, già rassegnati al fatto che anche quella volta li aspettava una bella doccia gelata, Sirius li interrogò uno ad uno, nella speranza di scoprire qualcosa in più sul misterioso giocatore. << Emmeline, sei sicura di non sapere nulla? >> domandò più volte alla fanciulla, inseguendola persino fino alle porte dei bagni delle ragazze << Tu sei amica di Marlene, o perlomeno conoscente, forse ti ha detto...>>. << Per l'ennesima volta, non so niente, Sirius >> ribadì la ragazza, sebbene stesse sogghignando sotto i baffi << Smettila di tormentarti. Alle cinque, quando arriverà Marlene, potrai chiederle ogni cosa >>. Felpato grugnì, tuttavia dovette ammettere con sé stesso che, in fin dei conti, Emmeline aveva ragione, così si accomodò su una delle panche dello spogliatoio – la stessa, tra l'altro, dove era stato con Marlene la prima volta – e attese con le budella attorcigliate che la ragazza si decidesse ad arrivare. Era quasi sul punto di perdere le speranze quando improvvisamente avvertì una vaga sferzata di profumo inebriante nell'aria e, come se avesse un radar, capì che lei era vicina. Allora, senza aspettare anche tutti gli altri, si precipitò fuori dallo spogliatoio e le andò incontro. << Dov'è? >> le domandò subito, incapace di trattenersi. Senza dire una parola, Marlene gli fece cenno di guadare verso il campo, dove, sotto la pioggia, stava arrivando qualcuno cavalcando una vecchia scopa della scuola. Indossava un cappuccio per proteggersi dall'acqua, dunque Sirius non riuscì a capire subito di chi si trattasse, sebbene stesse stringendo gli occhi con così tanta forza da farsi venire il mal di testa. Ma, quando finalmente la figura fu più vicina, bastò una chiazza di colore rosso scuro nelle vicinanze della testa per fargli comprendere ogni cosa. << Evans?! >> esclamò, sconvolto. Si voltò a guardare Marlene, per capire se fosse una presa in giro << Fai sul serio, McKinnon? >>. In quel preciso istante Lily planò davanti a loro con dolcezza e, facendo attenzione a non scivolare sul manico bagnato, saltò giù dalla scopa con un'agilità di cui Sirius non l'avrebbe mai ritenuta capace. Emmeline battè le mani e le corse incotro, abbracciandola. << Che storia è questa, Lily? >> le domandò Sirius, non appena lei lo raggiunse all'interno dello spogliatoio. << Sapevo che avevi bisogno di un valido sostituto per James...così, eccomi qui >>. << Ma che significa? Tu non sai neanche giocare >>. << Sì invece, io l'ho...>>. << Tranquilla, Marlene, ci penso io >> la interruppe Lily.Si schiarì la voce e si rivolse a Sirius << Durante questi giorni ho chiesto a Marlene ed Emmeline di allenarmi per essere una Cercatrice. Ho imparato tutte le tecniche di James...e credo di essere in grado di poterlo sostituire >>. << Ti rendi conto che tutto questo è folle, vero? Non puoi aver imparato a volare come James in meno di una settimana! >>. << Mettimi alla prova >> lo sfidò Lily << Fammi provare a volare con voi. Ti prometto che, se fallirò, ti lascerò il tuo sostituto >>. Sirius rimase a fissarla con aria dubbiosa per qualche istante, incerto se mettersi a ridere e liquidarla subito oppure lasciarla provare. Se Lily si fosse fatta male in qualche modo, James non gliel'avrebbe mai perdonato, poco ma sicuro. Ancora incerto, spostò lo sguardo su Emmeline, che gli faceva cenno di accettare con un sorriso fiducioso sul volto; poi passò a Marlene, che invece teneva le braccia incrociate e lo guardava in malo modo. Lei era una giocatrice esperta, dunque avrebbe dovuto essere in grado di riconoscere se Lily era una vera incapace oppure no... << E va bene >> si arrese alla fine, con la sensazione che se ne sarebbe pentito << Avanti, squadra, alle scope! >>. Lily ed Emmeline emisero un gridolino di gioia e si precipitarono fuori. Sirius seguì controvoglia il resto della squadra, ma all'ultimo secondo afferrò Marlene per un braccio e la strinse forte. << Che c'è? >> sibilò lei. << Perché lo sta facendo? >>. << Per James. Vuole che lui sia felice e, se ciò dipende dalla vittoria di Grifondoro...>>. << Siamo contro Serpeverde, non avremmo possibilità in ogni caso, senza James >>. << Fidati di me, è più brava di quello che sembra. Altrimenti non te l'avrei proposta >>. Sospirando, Sirius uscì sotto la pioggia, dove i suoi compagni di squadra si stavano già passando la Pluffa come riscaldamento. Cercò Lily con gli occhi e la vide zigzare tra gli anelli in modo molto elegante, ma voleva vedere come se la cavava col Boccino. Montò sulla scopa e fischiò sonoramente, il segnale che la partita era iniziata, dopodiché lasciò Emmeline e Richard a divertirsi con Frank e liberò il Boccino. La pallida dorata sparì immediatamente dalla sua vista, allora decise di spostarsi più in alto, dove avrebbe avuto una visuale migliore di ciò che combinava Lily. Di certo la pioggia non aiutava, tuttavia strinse gli occhi e non la perse di vista un solo secondo. Come sospettava, non era un granché. Si teneva abbastanza fuori dal resto del gioco e sorvolava i lati, come se stesse studiando il territorio. Era piuttosto lenta a schivare i Bolidi, infatti più volte rischiò di essere disarcionata, tuttavia, per essere la prima volta che volava, Sirius dovette ammettere che non era niente male. La studiò ancora per qualche istante, poi abbassò un po' la quota per andare a svolazzare attorno a Frank, urlandogli gli stessi incoraggiamenti che gli urlava James durante le partite. Ah, James...se solo ci fosse stato lui, non avrebbero avuto problemi a stracciare quelle brutte serpi. Se ci fosse stato lui, a quell'ora come minimo avrebbe già preso il Boccino e... << Ce l'ho, ce l'ho! >> udì urlare nel fragore della pioggia. Non riuscendo a credere alle sue orecchie, Sirius soffiò di colpo nel fischietto e bloccò l'allenamento, sfrecciando all'istante nella direzione in cui aveva sentito la voce di Lily. Era più che certo di essersi sbagliato, nessuno avrebbe potuto vedere un Boccino con quel tempaccio e afferrarlo in meno di quindici minuti, neanche James... Affiancò la sua scopa a quella di Lily e le domandò << Cosa c'è? Ti sei fatta male, per caso? >>. Lei lo fulminò con un'occhiataccia << Non hai sentito quello che ho detto? Ho preso il Boccino >>. << Impossibile, Evans >>. << Ah, davvero? >>. Sotto lo sguardo estrerrefatto di Sirius, Lily aprì il pugno, dove una minuscola pallina dorata sbatacchiava debolmente le ali. Felpato si morse la lingua e urlò a squarciagola << Tutti a terra, subito! >>. Non appena tutta la squadra lo raggiunse a bordo campo, Sirius afferrò Lily per un braccio e la costrinse ad aprire la mano. << Ha preso il Boccino >> mormorò Stone, scostandosi dagli occhi i capelli bagnati per guardare meglio. << In meno di venti minuti >> aggiunse soddisfatta Emmeline, abbracciando l'amica << E noi abbiamo segnato cinque gol a testa. In venti minuti abbiamo fatto cento punti e, grazie a Lily...anche duecentocinquanta >>. << Abbiamo una possibilità >> sussurrò stupefatto Hamilton. Sirius battè le palpebre, mentre tutti quei numeri gli vorticavano in fretta nel cervello. << Evans >> disse, girandosi a guardarla << Com'è possibile? >>. << Te l'ho detto, Sirius >> gli sorrise Lily, trionfante << Marlene mi ha allenata bene. E poi, ho una buona vista >>. << Sono strabiliato >>. << Allora sono presa? >>. << Certo che sì! >> Sirius la afferrò per la vita e la sollevò, ridendo, poi le sussurrò all'orecchio, in modo che solo lei potesse sentirlo << Non è che tutta questa bravura proviene per osmosi da James? >>. Lei lo spintonò amichevolmente, nel mentre tutta la squadra la festeggiava. << Ci salvi la vita, Lily >> le disse Emmeline. Solo a quel punto Sirius si ricordò di un dettaglio molto importante << Evans, che scopa è quella? >>. << Una della scuola, perché? >>. << Un Cercatore di Grifondoro non può permettersi di cavalcare una scopa tanto insignificante. Fammi pensare...>> Felpato iniziò a camminare in circolo << Ti potrei dare la Nimbus di James, ma è troppo veloce e se le fai anche solo un solo graffio...no, meglio che tu prenda la mia. Io userò quella di Ram, pregando che il vento non la rovini. Te la senti? >>. << Certo, nessun problema >> disse la ragazza. << Ottimo, per oggi basta così. Vado ad annunciare a Madama Bumb che abbiamo un nuovo Cercatore degno di questo nome >>.
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Odi et Amo
FanfictionDue ragazzi. Semplici. Appartenenti a due mondi completamente diversi, ma con delle passioni in comune. Ecco di cosa parla questa storia. Si erano conosciuti per il volere del caso, sette anni prima, su un treno diretto a Hogwarts; uno tanto arrogan...