Buon sangue non mente

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Lily abbandonò James nel bagno senza troppe cerimonie - anche se, teoricamente, sarebbe stato lui a dover uscire – e corse a perdifiato fino all'aula di Incantesimi. Era in ritardo di ben venti minuti e il professor Vitious, per quanto lei fosse una delle studentesse più brillanti del suo corso, non fu molto contento. La giovane Evans si scusò più volte, cercando di evitare le strane occhiate che le rivolsero sia le amiche, sia i Malandrini. Qualche istante dopo arrivò anche James e la scena si ripeté, ma per fortuna lui ebbe l'accortezza di andare a sedersi verso il fondo della classe, ben lontano da lei.                                                                                                                                    << Dov'eri finita? >> le sibilò Mary, una volta che si fu accomodata accanto a lei.                                << Lunga storia >> ribatté Lily, nascondendo il viso fra i capelli lunghi.                                                    << Andiamo, Lils >> Alice si sporse dal banco dietro, assieme a Emmeline ed Hestia << Racconta, tanto Vitious sta facendo il ripasso per i Tassorosso. Ti abbiamo persa dopo il test di Pozioni...>>.                                                                                                                                                                                              << Sì, beh io ho...ho parlato con Severus >>.                                                                                                              << Oh, ci risiamo >> sospirò Emmeline << Che cosa vuole ancora? >>.                                                     << Lui...mi ha insultata di nuovo, ma poi Potter mi ha intrappolata nei bagni e non sono riuscita ad arrivare in tempo...>>.                                                                                                                                               << Aspetta, che cosa ha fatto Potter?! >> esclamò Mary con gli occhi spalancati.                                 << Shsss! >> la zittì Lily, dandole una gomitata.                                                                                                Due ragazzi di Tassorosso si voltarono incuriositi verso di loro e la giovane Prewett li rimbeccò << Che avete da guardare? Questa è una conferenza privata >>.                                                               Lily sospirò, irritata. L'ultima cosa che le mancava in quella giornata disastrosa era che tutta la classe venisse a conoscenza del fatto che era stata chiusa in un gabinetto con James Potter. Mormorò il più velocemente possibile la vicenda anche alle amiche, poi si preparò ai loro commenti.                                                                                                                                                                              << Wow >> Mary fu la prima a riprendersi dallo stupore e disse, parlando pianissimo << Quindi lui ti ha...intrappolata nel bagno? >>.                                                                                                                      << Esattamente >>.                                                                                                                                                         Lily evitò di sottolineare che era stato per lo più un salvataggio, proprio come l'aveva definito James, ma non avrebbe mai potuto ammetterlo davanti ad Alice, che da anni fantasticava su un loro futuro matrimonio. Si sarebbe sicuramente montata la testa.                                                             << Galante >> fu il commento di Emmeline.                                                                                                           << Io penso che sia stato molto romantico >> ribatté Alice << Tu, lui e il water...>>.                          << Taci, Prewett. O spiffero a tutti cosa combini con Frank >>.                                                                     << Comunque >> intervenne Hestia, assumendo una strana aria sognante << James Potter è uno dei ragazzi più affascinanti della scuola. Non mi dispiacerebbe restare chiusa con lui in bagno per qualche ora >>.                                                                                                                                                             << Oh no, Hestia, anche tu...>>.                                                                                                                                    << Perché, quale altra ragazza ha le mie stesse perversioni? >>.                                                                 Prima che Lily potesse rispondere, il professore le richiamò all'ordine e le fece esercitare in alcuni incantesimi che avevano imparato l'anno scorso. Richiese anche le formule non-verbali e per qualche istante la classe fu immersa nel silenzio totale: solo gli incantesimi volavano da una parte all'altra. Era divertente osservare i compagni paonazzi e tesi, mentre cercavano di formulare gli incantesimi senza parlare. Ormai erano richiesti da quasi tutti i professori, dunque le ore di Erbologia, durante le quali almeno si poteva ancora chiacchierare, erano diventate un vero sollievo.                                                                                                                                                              Qualche istante dopo li raggiunse il suono della campanella, così Vitiuos diede loro il permesso di andare e gli studenti si avviarono verso la Sala Grande per il pranzo. Poi tutte e cinque le ragazze Grifondoro avevano un'ora buca prima della lezione di Trasfigurazione, ma, anziché studiare, preferirono uscire all'aria aperta e fare una passeggiata fino al lago. La pioggia torrenziale della sera prima aveva lasciato il terreno un po' umidiccio, ma c'era il sole e l'aria era più frizzante che mai, come se fosse una giornata primaverile. Mary, Hestia ed Emmeline si accesero una sigaretta e persino Alice volle provare a fare qualche tiro, rischiando quasi di strozzarsi a furia di tossire. A Hogwarts c'erano molti divieti, ma nessuno aveva mai pensato di proibire il fumo agli studenti. Lily aveva sempre creduto che fosse per il fatto che era un vizio tipicamente babbano, visto che, se anche fosse scoppiato un incendio, avrebbero potuto spegnerlo in un batter d'occhio, grazie alla magia. Ogni tanto aveva provato anche lei qualche sigaretta di Mary, ma fumare non le era mai particolarmente piaciuto.                                              Dopo la passeggiata, si avviarono con calma verso l'aula di Trasfigurazione. Essendo molto presto, la McGranitt stava ancora facendo lezione a quelli del secondo anno, ma anche alcuni Corvonero del settimo anno erano arrivati di buon'ora come loro. David Fawcett salutò Lily con l'occhiolino e lei arrossì, sperando che Hestia non avesse notato nulla. Poi andò a salutare Marlene e, dato che si trovavano abbastanza lontane dal resto del gruppo, le sussurrò anche la conversazione che aveva origliato fra Narcissa e Isabella.                                                                               << Cissy è una stupida >> fu il commento finale di Marlene << Quanto a Bella, se vuole attaccarmi, sono pronta. Quando vuole, dove vuole >>.                                                                                 La ragazza si scostò i lunghi capelli neri dal collo e Lily la studiò, affascinata. Provava sempre di più affetto e ammirazione per lei, tanto che arrivò a chiedersi come mai non si fossero né parlate, né frequentate prima di quell' anno. Era come parlare con una sorella.                                  << Ciao! >> disse Alice, frapponendosi fra Lily e Marlene con il suo sorriso smagliante << Tu sei Marlene McKinnon, vero? >>.                                                                                                                                       Lily fu contenta nel constatare che le quattro amiche accolsero piacevolmente Marlene nel loro gruppo, come se la conoscessero da sempre. Non che loro fossero diverse, avevano fatto la stessa cosa con lei solo l'anno scorso. Erano davvero delle brave ragazze e Lily si sentì orgogliosa di averle come amiche.                                                                                                                 Qualche istante dopo, poco prima che la McGranitt aprisse la porta per far entrare i nuovi allievi, giunse anche Remus, trafelato. Aveva accompagnato Peter e Frank a Cura delle Creature Magiche, poi era andato alla Torre dei Grifondoro per andare a Trasfigurazione assieme a James e Sirius, ma non li aveva trovati. La cosa non l'aveva sorpreso più di tanto, poiché, durante il pranzo, aveva sentito dire che Felpato era riuscito ad ottenere un appuntamento con due ragazze molto carine del sesto anno di Tassorosso; quei due erano davvero incredibili, il primo giorno non era nemmeno finito ed erano già pieni di appuntamenti galanti.                                      Lily gli sorrise e lo stomaco di Remus fece una capriola. James aveva perfettamente ragione, riguardo la sua bellezza; in quel momento Lily appariva particolarmente radiosa e la luce che entrava dalle finestre faceva scintillare i suoi occhi brillanti ancora di più. Molte volte si era domandato se ciò che provava per Lily fosse davvero amore o solo semplice affetto. Senza dubbio provava dei sentimenti forti per lei, non solo perché era una strega singolarmente dotata e molto affascinante, ma soprattutto perché lei sapeva. Lily Evans era la sola donna, a parte sua madre, a essere a conoscenza della sua natura di licantropo. E non l'aveva mai allontanato, anzi, gli era stata vicina e l'aveva aiutato a superare le sue crisi. Aveva visto qualcosa di buono in lui...che lui non era mai riuscito a vedere in sé stesso.                                            I Grifondoro e i Corvonero si accomodarono nella classe, pronti ad iniziare la lezione di Trasfigurazione. Potter e Black entrarono giusto l'ultimo minuto prima che suonasse la campanella, con le solite arie arroganti e il sorriso sulle labbra. Il brusio cessò all'istante e Lily avrebbe potuto giurare di aver sentito due ragazze di Corvonero sospirare sonoramente. Come al solito, Sirius Black aveva attirato tutti gli sguardi femminili su di sé. Era piuttosto compiaciuto del suo ingresso da rock star e, grazie alla sua solita andatura spavalda, concentrò tutti gli ormoni delle fanciulle presenti sulla sua persona, soprattutto quando passò il libro di Trasfigurazione da una mano all'altra e si mandò indietro i capelli spettinati a regola d'arte con un gesto di distratta eleganza. I suoi jeans erano un poco calati sui fianchi, così, quando sollevò le braccia, si intravide un lembo della sua pelle.                                                                                               Lisa Edgecombe, una Corvonero da sempre innamorata di lui, sospirò appassionatamente poco lontano da Lily e sussurrò << Oddio, quanto è perfetto...me lo mangerei tutto! >>.                        Marlene, seduta accanto a lei, la ignorò, ma l'altra sua amica rispose << Oh, sì...e per contorno quel bel bocconcino di Potter...>>.                                                                                                                       Alice ed Hestia, che stavano ancora ciarlando sull'avventura di Lily nel gabinetto, ebbero l'accortezza di zittirsi all'istante, non appena i due Malandrini vennero verso di loro. Lily afferrò la piuma e aprì immediatamente il quaderno, fingendo di dover rileggere degli appunti...peccato che era il primo giorno e non ne aveva ancora presi. Le mani iniziarono a sudarle e avvertì le guance infiammarsi dal rossore. Perché era così nervosa? In fondo, aveva già chiarito a Potter che le cose fra loro non sarebbero cambiate, salvataggio o meno.                                                James prese posto esattamente dietro di lei e le si rigirò lo stomaco dal nervosismo. Lo sentiva ridacchiare per qualcosa assieme a Black, poi Remus intervenne, dicendo loro di darci un taglio, e Lily lo ringraziò mentalmente per la sua prontezza. Un'altra risatina e l'avrebbe preso a schiaffi. Proprio quando stava ormai cominciando a rilassarsi, dopo aver finalmente accettato l'idea che quell'essere fosse dietro di lei, James le diede un colpetto sulla spalla con la piuma. Lily non si mosse, stringendo le labbra. Che nervoso...un altro colpetto, questa volta più deciso. Alla fine si voltò di scatto, sibilando furiosa << Cosa c'è? >>.                                                                     Forse il suo tono era stato un po' troppo alto, perché James sorrise. L'intera classe puntò gli occhi su di loro e molti iniziarono a domandarsi cosa sarebbe successo quella volta. Tutta Hogwarts sapeva che l'ora di Trasfigurazione era il momento preferito da James Potter per mandare Lily Evans fuori dai gangheri. L'ultima volta James era stato trasformato in un porcospino.                                                                                                                                                                     Potter si inclinò in avanti per non farsi sentire dai suoi amici e le mormorò << Mi devi una divisa nuova, Evans >>.                                                                                                                                                                 << Che intendi dire, Potter? >>.                                                                                                                                     << Ho scoperto >> continuò lui, mellifluo << Che è tutta macchiata di lacrime...>>.                         Lily sollevò gli occhi al cielo, consapevole di doversi scusare, ma proprio non ci riuscì. Qualsiasi azione riguardante il campo delle scuse e del perdono diventava estremamente difficile con James Potter.                                                                                                                                                                       << Ricorda, Evans, che sei in debito >>.                                                                                                                     La campanella suonò, ma Lily non voleva cedere << Io non ti devo un bel niente >>.                        << Ma io ti ho salvata >>.                                                                                                                                                 << E con ciò? Non avevo bisogno del tuo intervento >>.                                                                                  << Non sono d'accordo...>> James si sporse sul banco in modo che i loro visi fossero a pochi centimetri di distanza << Tu avevi bisogno di me >>.                                                                                      Una parte di lei avrebbe voluto mandarlo a quel paese, ma Lily strinse i denti e si voltò. Soltanto in quell'istante la professoressa McGranitt si schiarì rabbiosamente la voce e si rese conto che l'intera classe li stava guardando, praticamente ipnotizzata. Per miracolo, non era successo nulla: la Evans aveva mantenuto Potter illeso.                                                                                                         << Che cosa sta succedendo? >> domandò sottovoce Mary a Emmeline, sorridendo << Lily non ha ridotto James in poltiglia >>.                                                                                                                                   << Non è da lei, in effetti >> rispose l'altra, osservando sospettosa i due in questione << Forse nei bagni è scattato qualcosa...>>.                                                                                                                                        Lily, arrossendo violentemente, si aggrappò al bordo del banco. Ne aveva abbastanza di Potter, per quel giorno. Un'altra parola e altro che Bellatrix Black e la Maledizione Cruciatus, avrebbe dovuto temere ben di peggio.                                                                                                                       Improvvisamente vide che le era arrivato un biglietto sul banco. Prima che la McGranitt lo notasse, lo aprì e lo infilò sotto il libro, poi sollevò piano un bordo e lesse:

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