La Coppa e i M.A.G.O.

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Le vacanze di Pasqua che seguirono non furono per niente distensive; quelli del settimo anno non avevano mai avuto così tanto da studiare e in parecchi iniziarono a essere sull'orlo di una crisi di nervi. Le uniche note positive di quei giorni furono la completa guarigione di James Potter, tornato trionfalmente in Sala Comune dopo due settimane di convalescenza, e Sirius Black innamorato, che rappresentava uno spettacolo a dir poco esilarante, poiché era sempre con la testa fra le nuvole.                                                                                                                                     Tuttavia, non appena arrivò maggio, l'intera scuola ebbe qualcosa di nuovo a cui pensare che lo non fosse lo studio. L'ultima partita dell'intero campionato, l'attesissima Grifondoro – Serpeverde, era imminente. Serpeverde era in testa di trecento punti esatti, il che voleva dire, come James ripeteva costantemente alla sua squadra, che i Grifondoro dovevano vincere la partita con un vantaggio maggiore per conquistare la Coppa. Significava anche che la responsabilità della vittoria pesava soprattutto sul Cercatore, dato che la cattura del Boccino valeva da sola centocinquanta punti.                                                                                                                 Tutta la casa di Grifondoro era ossessionata da quell'incontro, assolutamente decisivo per il campionato. Mai l'atmosfera di una partita era trascorsa in un'aria così carica di tensione. C'erano tutte le caratteristiche consuete, ossia studenti di Case rivali che intimidivano le squadre nei corridoi, spiacevoli cori sui singoli giocatori ripetuti a gran voce al loro passaggio, membri delle squadre che si pavoneggiavano o sfrecciavano in bagno a vomitare fra una lezione e l'altra. In certo senso, per James la vittoria era anche legata al suo futuro con Lily Evans: era certo che, se avessero vinto, lei l'avrebbe baciato esattamente come era accaduto nel suo sogno.                                                                                                                                                                                      La tensione fra le due squadre e le rispettive Case raggiunse il punto di rottura una settimana prima della partita. Nei corridoi le risse erano ormai all'ordine del giorno, in particolare una in cui si videro coinvolti Peter Minus e Avery, entrambi spediti in infermieria con degli enormi porri che gli spuntavano dal naso. Anche James fu costretto a fare molta attenzione. Piton non aveva più osato attaccarlo da quando era stato dimesso, tuttavia gli scagnozzi di Lestrange lo seguivano dappertutto, sperando di beccarlo da solo, ma strisciavano via con aria delusa non appena lo vedevano circondato da altre persone. Lily, infatti, consapevole di quanto tutta la situazione fosse rischiosa, aveva dato istruzioni all'intera Casa di scortare ogni membro della squadra dappertutto, affinché fossero sempre protetti nel caso i Serpeverde avessero tentato di metterli fuori gioco. Tutti i Grifondoro avevano accolto con entusiasmo la sua richiesta, tanto che per James, Sirius ed Emmeline fu quasi impossibile arrivare in orario alle lezioni degli ultimi giorni prima dell'incontro, dato che erano sempre circondati da un'enorme folla rumorosa.       La sera prima della partita, ogni attività riguardante lo studio fu messa al bando. Persino Lily, impegnatissima a finire un saggio di Pozioni supplementare per avere un credito in più e una traduzione di Aritmanzia, lasciò da parte i libri e si accoccolò davanti al fuoco insieme alle amiche e ai Malandrini.                                                                                                                                                    << Mi è impossibile studiare, con tutta questa tensione >> si giustificò.                                                    << A chi lo dici >> borbottò Lupin, abbracciato a Mary << Sono stato più di due ore a fissare il libro di Incantesimi, ma niente. Mi sa che questi M.A.G.O. andranno davvero molto a caso >>.   Lily annuì con aria comprensiva e allungò il collo per cercare James. Nella Sala Comune c'era un gran frastuono; Sirius e Peter, infatti, per sfogare la tensione stavano combattendo un'accesissima partita a Spara Schiocco, comportandosi nella maniera pià chiassosa possibile. Emmeline, Hestia, Alice e Frank erano accanto a loro, suddivisi in due diverse squadre per fare il tifo. Invece James era chino su un modellino di un campo da Quidditch da ore, sul quale faceva avanzare minuscole figurine con la bacchetta magica, borbottando fra sé.                                                                                                                                                                                                  << Dovresti dirgli di rilassarsi >> le mormorò Mary all'orecchio, seguendo il suo sguardo.              << Non mi ascolta >> si lamentò Lily << Da quando è tornato dall'infermeria mi ha degnata a malapena, talmente è preso da questo incontro >>.                                                                                         << Cerca di capirlo, Lily >> intervenne Remus, guardando James con aria comprensiva << Il Quidditch è il centro della sua vita e questa probabilmente è l'ultima partita che giocherà nei panni del Cercatore più bravo della storia di Hogwarts. E' normale che voglia vincere a qualsiasi costo >>.                                                                                                                                                                                Lily annuì, poi si alzò in piedi e si stiracchiò << Sarà meglio che vada a dargli il bacio della buonanotte, così magari si calma >>.                                                                                                               Remus e Mary le strizzarono un occhio, allora la fanciulla si avvicinò lentamente a James e lo abbracciò da dietro. Lui continuò a borbottare tattiche fra sé e sé, tuttavia la mano libera dalla bacchetta si allungò per accarezzarle leggermente un braccio.                                                                    << Andrà tutto bene >> gli sussurrò Lily ad un orecchio << Sei il miglior Cercatore che Hogwarts abbia mai visto >>.                                                                                                                                                             << Sì...>> sibilò appena James, con lo stomaco in subbuglio << Ma se dovessimo perdere...>>. << Non accadrà >>.                                                                                                                                                             << Lily, è la mia ultima partita, devo...>>.                                                                                                               << Non devi più fare un bel niente, se non riposarti >>.                                                                                 Con un violento strattone, la fanciulla lo obbligò a voltarsi e in un batter d'occhio gli fece sparire da sotto il naso il suo modellino << Sequestrato fino al nuovo ordine >>.                                         James ridacchiò piano << Sei consapevole del fatto che, essendo anche io un Caposcuola, i tuoi ordini su di me non valgono? >>.                                                                                                                                 << Sì che valgono, perché io sono stata anche Prefetto, quindi ho più autorità. Ora, a nanna! >>. Il ragazzo scosse la testa con aria divertita e le diede un bacio sulla fronte << Cosa farei se non ci fossi tu? >>.                                                                                                                                                                            << Ah, non lo so nemmeno io, Potter >>.                                                                                                      Sorridendo, James si avviò verso le scale che conducevano al suo dormitorio. Il giorno dopo avrebbe avuto un impatto decisivo sulla sua esistenza: non solo per quanto riguardava la coppa del Quidditch, ma anche su un suo possibile futuro con Lily Evans, ne era certo.                              

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