Acque nere (esame hunter)

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La stanza in cui vi trovavate era davvero claustrofobica, il soffitto incombeva a pochi centimetri dalle vostre teste: a Hisoka bastava alzare una mano per poterlo toccare.
Questo, però, non era nulla a confronto alla tripla piscina olimpionica che vi trovavate di fronte; non c'erano altre vie, l'intera stanza era occupata dall'acqua, perciò era ormai chiaro che dovevate tuffarvi e farvela tutta a nuoto.

Ogni speranza di poter riposare sulla schiena calda e muscolosa del Prestigiatore era svanita come impronte sulla sabbia travolte da un'onda .
Facesti cenno di voler scendere, ma le sue mani, in risposta, si strinsero di più sulle tue cosce. Era chiaro che non voleva lasciarti andare.

«dove pensi di andare?~»

«mi sembra più che ovvio, Hisoka»

«sei sicura?»

Sollevasti gli occhi sull'immensa  piscina che avevate di fronte e ti accorsi che l'acqua non era più limpida e cristallina come prima, era diventata densa e nera come catrame. Nuvole di vapore si formarono sopra alla superficie e puzzavano terribilmente, facendoti pesare ogni respiro.

«co-...»

Lui non ti lasciò tempo di rispondere che si avvicinò al bordo della vasca. Il cuore ti salì alla gola: Hisoka non poteva pensare di buttarsi in quel mare  tossico. C'era di sicuramente un'altra via,  doveva esserci per forza. 
Ti tirasti indietro obbligandolo ad arretrare se non voleva morire asfissiato dalle tue braccia intorno al suo collo.

<<Hisoka, torna indietro!>>

Non ti diede retta, si limitò a lanciarti uno sguardo eloquente prima di tuffarsi.
L'acqua nera aprì le sue braccia e vi accolse nel suo oscuro abbraccio, facendovi perdere nel buio più impenetrabile.
Un pizzicore al piede, poi la scintilla e infine l'incendio avampò. La pelle sembrava andare a fuoco, veniva divorata ferocemente da ciò che doveva essere semplice acqua. Ti trattenesti nell'urlare, avresti rischiato di ingerire quel liquido e porre fine alle tua vita prima del previsto.
Affondasti le mani in quella melma appiccicosa e soffocante  mentre le gambe si muovevano a fatica tentando, inutilmente, di farti risalire. La testa prese a girarti e i movimenti rallentavano sempre di più. Qualcuno o qualcosa ti afferrò un polso e ti tirò su con energia, liberandoti da quella prigione. Prendesti un grosso respiro; i polmoni si gonfiarono incamerando più aria possibile.

Provasti ad aprire gli occhi, ma le palpebre erano incollate l'una all'altra e non avevano intenzione di staccarsi. Ti portasti le mani al viso per toglierti via quella schifezza.
Il respiro rischiò di mancarti un'altra volta quando qualcosa ti circondó e ti strinse con sicurezza la bocca dello stomaco. Ti agitasti ulteriormente, ma le forze ti mancarono subito.
La morte era venuta a prenderti?

<<(tuo nome) svegliati, l'ora del pisolino è finita>>

Quella voce pareva un eco lontano, era difficile capire a chi apparteneva. Il corpo era davvero leggero, galleggiava placido in quell'oscurità senza suoni o odori.
Qualcosa ti pizzicò le labbra e solo allora apristi gli occhi ritrovandoti a fissare, a distanza ravvicinata, quelli di un certo Mago.

«Hisoka, che stai facendo?»

Mugugnasti ancora ritontita dalla stanchezza mentre allungasti una mano verso la sua guancia bagnata. L'accarezzasti con le punta delle dita con il timore che sarebbe svanito da un momento all'altro, ma ciò non avvenne perché era davvero lì, ti aveva aiutata e portata in salvo un'altra volta.
Spostasti lo sguardo sulla piscina e non c'era più traccia di quella melma maleodorante.
Era stata solo una vivida illusione? un altro trucco escogitato dagli esaminatori? era molto probabile.

«mi sembra più che ovvio, (tuo nome)» sussurró nel tuo orecchio con sensualità.

Le sue dita affusolate ti solleticarono il fianco, fasciato alla perfezione dalla maglietta bagnata; ogni curva del tuo corpo era ben visibile e Hisoka ne era ben consapevole.

«Hisoka...»

Le parole morirono in gola quando la sua mano leggiadra scivoló sotto alla tua maglietta, regalandoti non solo brividi, ma anche un po' di calore.
Eri gelida e il Prestigiatore non vedeva l'ora di scaldarti un po' con il suo corpo .

Angolo autrice

Scusate se ci ho messo un po' a pubblicare. Avevo già steso il capitolo su un quaderno, ma poi l'ho riscritto almeno 3 o 4 volte perché non mi convinceva. 😅

Nel prossimo capitolo, vedremo come il nostro caro Prestigiatore ci riscalderà con le sue mani. Non perdetevelo.
🌝👌🏻

Per ora, vi saluto, ci vediamo nel prossimo capitolo uwu 👋🏻
-Decim6991

HisokaxReader |raccolta di One-shot|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora