"To be or not be."

HOLY SHIT.

Era Harry che al primo impatto fece un sorrisetto ma poi ritornò serio facendo segno a Liam di raggiungerlo.

“Scusami principessa.” Mi disse stampandomi un bacio sulla guancia.

Mi aveva appena chiamata principessa,che onore,che gioia,stavo sclerando… ma,un attimo,che era successo?

Scesi di corsa sotto per raggiungere Liam,ma fu troppo tardi,se n’era già andato,adocchiai Harry che per qualche motivo non era andato via con lui e mi ci avvicinai.

“Harry,che succede?Perchè Liam se n’è andato?Mi deve riaccompagnare..”chiesi io.

“Ha da fare,torna stasera,se vuoi ti riaccompagno io.”rispose lui.

“Ok…allora prendo le mie cose e andiamo,aspettami qui.”

Raggiunsi i ragazzi dicendo che sarei tornata a casa,Giuliet era seduta sopra le gambe di Niall che rideva e scherzava insieme agli altri così decisi di lasciarla stare a divertirsi,l’avrebbe accompagnata Niall.

Appena usciti dalla casa di Lou vidi una persona nascosta dietro dei cespugli e subito dopo capii che era un paparazzo,Harry se ne accorse pure,così mi prese per mano e mi tirò correndo per raggiungere velocemente la macchina.

“Quanto li odio… devo avvertire Louis.” Disse appena entrati in macchina.

Nel frattempo ci allontanammo dalla casa,con una mano guidava e con l’altra teneva il cellulare,io ero terribilmente spaventata dato che era pericolosa quella strada perciò interruppi il silenzio.

“Harry lo chiamo io?Tu guida.”

“No no tranquilla,ormai sta squillando .” Insistì lui.

Dopo un po’ vide che non rispondeva e lanciò il telefono nel cruscotto che scivolò sotto il suo sedile.

“Merda.” Imprecò lui.

“Cerco di prenderlo.” Dissi io.

mi abbassai,solo che dopo un po’ mi resi conto che era una posizione un po’ scomoda….capitemi,io abbassata tra le sue gambe,perfette tra l’altro meglio delle mie, che cercavo di afferrare quel fottuto cellulare.

Allora mi alzai di botto diventando tutta rossa,lui fece un sorrisetto malizioso che non mi piacque visto che conosco il suo lato pervertito,insomma tutte noi lo conosciamo.

“Accosta.” Dissi io.

“Perché?” chiese lui sempre con quel sorrisetto stampato in faccia.

“Così scendi e ti prendi il cellulare.” Spiegai io.

“Eh ma qui non posso fermarmi,siamo in una strada in cui le macchine spuntano all’improvviso e non ci sono spazi in cui accostare,riprova a prenderlo,aspetta lo avvicino col piede.” Cerco la scusa lui…

“NO. Tieni i piedi al loro posto,ok ok ci penso io.” Ci mancava soltanto che spostava i piedi dal freno o dall' acceleratore.

Mi toccava riprovarci non rischio la vita per un fottuto cellulare.

Mi abbassai ma niente,non vedevo dove mettevo le mani e quindi tastando nel tappetino non toccavo niente.

Col rialzarmi per sbaglio colpii le parti basse di Harry e anche con molta forza,ma non lo feci a posta giuro.

Dal dolore lui si strinse e quindi lasciò lo sterzo e tutto in un nano secondo successe un casino.

La macchina sbandò,Harry era dolente e io cercavo di tenere lo sterzo,ma non avendolo mai usato non avevo idea di che fare perciò urlai ad Harry di rimettere le mani nello sterzo,ma il tempo che lo dissi una macchina rosso fuoco,spuntò ad altissima velocità Harry decisamente confuso girò lo sterzo per cercare di evitare la macchina e quindi andammo a sbattere contro il muro, evitando la macchina.

Che casino.

La prima cosa che feci fu sospirare visto che sia lui che io eravamo ancora vivi,poi Harry scese velocemente dalla macchina la guardò e vide che era tutta ammaccata davanti e c’era del vetro rotto.

Vidi che si mise le mani ai capelli e riuscii a leggere dalle sue labbra “MERDA,MERDA,MERDA.”

Scesi anche io,mi faceva male il braccio,lo avevo sbattuto violentemente contro il vetro,mi controllai il gomito e vidi che avevo un graffio enorme causato dal vetro.

“Stich?Stai bene?” chiese lui.

Non gli risposi rimasi immobile a fissare il braccio,mi usciva troppo sangue,lui capì che avevo qualcosa che non andava e mi prese il braccio per controllarlo.

“Cazzo!” imprecò lui.

“Vieni qua, dovrei avere della carta per avvolgere il braccio.” Continuò.

Si avvicinò sempre di più al cofano per cercare questa garza,la trovò chiuse il cofano e...

“Stich l’ho trovata!”

“Stich?Stich?”

HARRY’S POV

Merda.

La trovai a terra dolorante,a me sembrava che non si fosse fatta niente.

Non si poteva muovere,non capivo se era svenuta o era sveglia allora la chiamai dandole degli schiaffetti.

Presi dell’acqua dalla macchina e gliela buttai in faccia.

niente.

“Harry…” mi chiamò con poca voce.

“Hai  del sangue in testa Harry..” continuò.

Io mi toccai la testa e aveva ragione,ma non importava era solo un graffietto.

“Stich che hai?Alzati,su.” Dissi cercando di alzarla.

“il collo… il collo aah che dolore,non mi posso muovere.” Si lamentò lei.

Andai a prendere il cellulare da sotto il sedile,quel fottuto cellulare e chiamai l’ambulanza,io non potevo fare niente,aveva preso una brutta storta col collo a causa dell’impatto e non la potevo toccare.

Quando tornai da lei col cellulare all’orecchio le presi la mano e mi accorsi che era svenuta.

Ma porca merda perché?

“Pronto?”

“Pronto,signorina sono Harry Styles” stavo continuando quando mi interruppe.

“Harry Styles?Ah che cosa bella,ciao ragazzone come stai?” mi chiese la ‘infermiera’

“Le sembra il momento adatto?Ho chiamato perché ho avuto un incidente ,io sto  bene ,ma la ragazza che era con me no è svenuta e ha preso una storta al collo. Mi trovo a East Street  mi puo’ mandare un' ambulanza? Subito.” Dissi  abbastanza incazzato e con poca gentilezza.

----------------------------------------------

Che disastro.

E tutta colpa mia,non me lo perdonerò mai,quella ragazza la conosco da pochissimo tempo e già le ho fatto del male,devo avvertire Liam e i ragazzi.

“Pronto Harry?”

“Liam,ascolta è successo un disastro,stavo accompagnando Stich a casa con la macchina e abbiamo avuto un incedente,lei adesso è a terra ed è svenuta è ferita,ho chiamato l’ambulanza,sta arrivando,avverti gli altri.”

Decisi di dirgli tutto in una volta così da evitare di farlo urlare.

“Dove ti trovi?” Chiese con tono rude.

“East street,non c’è bisogno che vien..” stavo per dire.

Aveva riattaccato.