HUGS.

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SISY’S POV

Mi ritrovai in ospedale,ero abbastanza confusa,si avvicinò un infermiere e mi spiegò che avevo avuto un incidente e che a causa di una perdita di sangue avevo avuto un mancamento.

Adesso tutto chiaro.

L’infermiere,tra l’altro giovane e anche carino,fu molto gentile con me mi chiese se avessi bisogno di qualcosa,si sedette accanto a me per togliermi la flebo e nel frattempo facemmo due chiacchere.

“Perciò,Stich è il tuo vero nome?” chiese.

“ No no gli amici mi chiamano così,ma tu come fai a saperlo?” domandai incuriosita.

“Nella cartella chiunque ti abbia segnato ti ha segnato con Stich.” disse accennando una risatina,magnifica risatina.

Aveva delle labbra molto fini e dei denti bianchi e luccicanti e quegli occhi nocciola che mi confondevano abbastanza.

“HARRY!” pensai ad alta voce.

“Come sta Harry?” chiesi abbastanza preoccupata.

“Bene” sentì dire,ma non era affatto la voce dell’infermiere affascinante,era proprio la sua,entrò dalla stanza insieme a Louis,Niall e Giuliet.

Lo abbracciai,non mi fece parlare che iniziò a scusarsi.

“Perdonami Stich,perdonami è tutta colpa mia,ti chiedo scusa!” mi pregò.

“Non accetto le tue scuse.” Dissi con tono serissimo.

“Come?” sbiancò in faccia. “Non te lo perdonerò mai.” Ero sempre più fredda di prima.

Harry mi diede le spalle mettendosi le mani in testa borbottando qualcosa come

“lo sapevo,me lo merito.”

Mentre che lui era girato,feci l’occhiolino all’infermiere e chiesi a bassissima voce a Giuliet e Niall se ero stata credibile.

“Credibilissima” sussurò Giul.

Harry si girò verso di me cercando di dire qualcosa quando scoppiai a ridergli in faccia a causa dei gesti che Niall e Giuliet mi facevano da dietro le sue spalle.

Maledetti,stava andando bene.

L’infermiere sexy senza nome rise con quella sua splendida risata,Harry si avvicinò mettendo una mano nel letto e indicandomi con l’altra dicendo “Mi stavi prendendo per il culo?”

“Io? Nah - risi forte-scusa” dissi facendo il cucchiaio.

“No queste cose non valgono!”

Si lamentò lui.

“Ti fa ancora male?” chiese vedendo che mi toccai il collo con una faccia dolorante.

"Si un po’,non lo posso girare o muovere del tutto.” Mi lamentai io.

L’infermiere uscì un attimo dalla stanza e tornò con uno scatolo di una pomata che avrei dovuto mettere tre volte al giorno massaggiando il collo e disse che non avrei dovuto fare sforzi. Appena finì di darmi indicazioni sulla pomata gli chiesi se potevo andarmene e mi rispose che fosse stato per lui mi avrebbe tenuta per tutto il giorno, ma potevo andarmene.

“Ciao bella,anzi ciao Stich” disse l’infermiere muovendo la mano per salutarmi.

“ciao…?” salutai anche non sapendo il nome.

“Trevor” rispose lui alla mia domanda.

“Oh perfetto ciao Trevor” presi la mia borsa e uscendo insieme ai ragazzi chiesi ad Harry dove fosse Payne “Dov’è Liam?”

"To be or not be."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora