THE AUDITION.

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Uscita dalla stanza mi ritrovai faccia a faccia con Simon Comwell, wow ,il creatore dei miei idoli era proprio di fronte a me,non potevo crederci.

Iniziò lui a parlare

"Brava,davvero brava,l'ultima l'hai cantata meglio,ma brava,se non sbaglio è di Adele questa canzone vero?"

Io ero letteralmente paralizzata e poi come cazzo aveva fatto a sentirmi se la stanza era insonorizzata?

Comunque riuscii a rispondere con un

"One and only.." calando la testa,ero rossa dall'imbarazzo mamma mia,cioè da farmi sentire solo da Giuliet a essere sentita da Simon Comwell ce ne vuole. Ma ancora mi chiedevo come avesse fatto a sentirmi,lui capì che me lo stavo chiedendo e rispose subito alla mia domanda.

"La tua amica ha schiacciato quel bottone"

Disse divertito indicando un bottone con su scritto 'sonorizzazione' e facendo uno dei suoi sorrisi amichevoli,cosa che io non avrei fatto per tre mesi a Giuliet,l'avrei uccisa in quel momento,davanti a lui.

Giuliet mi conosce troppo bene e capì subito che dopo me la sarei mangiata viva per quello che aveva fatto nonostante ricevetti complimenti e perciò si allontanò di un passo abbastanza lungo... Simon continuò:

"Bene,che numero hai mia cara?"

presi il numero dalla tasca e risposi.

"1713"

Fece una strana smorfia che non riuscii ad interpretare e rispose.

"Wow se una tra le prime..va bene io vado ci vediamo all'audizione"

e mi fece l'occhiolino e io risposi semplicemente alzando la mano.

Alla faccia se ero una delle prime...

Appena non lo intravidi più andai alla ricerca di Giuliet,avevo un diavolo per capello,lei sa quanto mi vergogno a farmi sentire mentre provo!

La beccai mentre si comprava l'acqua al bar e socializzava con un bel ragazzo,mi scusai col ragazzo e me la portai via.

"Cosa ti è saltato in mente di fare?"

Dissi un po' infastidita.

"su dai non l'ho fatto apposta,giuro" sgranò quegli occhi grigi-verdi meravigliosi che riuscivano ad ipnotizzare perfino un delinquente appena evaso dalla galera.

"No non puoi farmi gli occhi dolci,non è giusto,colpo basso,miseriaccia!"

Continuò a fare la cucciola fino a quando la mia espressione si trasformò da dura a serena e così mi abbracciò.

"Lo sapevo che mollavii ti voglio bene Stich...aspetta....MA SEI SERIA?"

"che è successo?"

"MA COME COSA E' SUCCESSO?CIOE' SIMON COMWELL TI FA I COMPLIMENTI E TU TE LA PRENDI CON ME? CI STIAMO RENDENDO CONTO DI COS'E' SUCCESSO?SIMON COMWELL CAZZO QUEL SIMON"

Davvero,non ci ho fatto caso,ho pensato tutto il tempo a come vendicarmi con Giuliet e a quel punto sclerai "DIO MIO MAMMA MAMMA MAMMA MAMMA MAMMA NON CI CREDO,HAI RAGIONE!"

Arrivò mia mamma con le lacrime agli occhi,mi precipitai su di lei,che era successo?

"Mamma che c'è?Perchè piangi?"

Le presi il viso fra le mani.

"Amore mio perdonami,devi scusarmi scusami scusami ancora scusami".

"E per cosa?"Chiesi allarmata.

"Sei bravissima,anch'io ti ho ascoltata e mi sono resa conto che sono una stupida,mi hai fatto venire la pelle d'oca e al pensare che prima pensavo che tua sorella mi dicesse che sei brava solo perché era tua sorella mi sento in colpa,troppo,tu non sei brava,figlia mia tu hai talento da vendere,scusami se non ti ho sostenuto da sempre,scusami"

Era vero lei non mi aveva mai sentito cantare seriamente,ma solo così canticchiare qualche canzone alla radio,ma non mi interessava ero felice,era la prima volta che mia mamma si complimentava così con me e mi sentivo realizzata allora le risposi "Mamma stai tranquilla,ci sei stata sempre lo stesso,ti voglio bene ma' "

L'abbracciai e si aggiunse anche Nency all'abbraccio e mi resi conto che Giuliet era rimasta sola a guardare addolcita, allora me la tirai con me e lei con il suo solito buon umore gridò "che bella famiglia che siamo" era vero,lei non era mia sorella naturale e nemmeno figlia di mia mamma,ma era la mia migliore amica e quindi per me era come se facesse parte della mia famiglia.

Ad interrompere quell'abbraccio fu una signorina con le cuffie con microfono alla tipo segretaria sbarra cameriera di quegli importanti uomini di affari,era abbastanza confusa e si rivolse a mia sorella

" mi scusi è lei Sisy Cambell Jorwin?"

"no signorina,io sono la sorella Stic...eeh Sisy è lei" disse Nency indicandomi.

"Ah Sisy bene,non devi stare più qua,devi passare al backstage,possono venire anche loro se vuoi,dobbiamo iniziare le audizioni"

"si"

il momento si avvicinava ancora di più...non ce la potevo fare.

"Seguitemi,prego"

Andammo nel backstage,c'erano tantissimi ragazzi ed eravamo solo i primi ad esibirci,mi tremavano le gambe. Ad un certo punto sentì sghignazzare e ridere e vidi Cecilia...quanto mi stava sulle palle quella ragazza era una delle solite ragazzine viziate che si credeva chissà chi e pensava di ottenere tutto semplicemente sbattendo le ciglia al Papi che le sborsava 1.000 dollari a battito di ciglio .

Si avvicinò insieme alle sue amichette stupide e ignoranti che le davano troppa importanza e disse " Oh ragazze guardate chi c'è,Sisy,mmh che piacere vederti,chi esibisce tua mamma? A vero,tu,poveretta perdi solo tempo."

Io sono un tipo che prendo per il culo la gente parlandoci e ho un senso di ironia che credo manco Lady gaga abbia.

Allora le risposi a tono " Oh guardate chi c'è...Omg Cecilia cos'hai nei capelli...O mamma Giuliet lo vedi?"

"Oh si santo cielo è spaventoso" (Giuli era la mia complice oramai).

Lei iniziò ad agitarsi e a chiedere cosa avesse nei capelli,quanto mi piaceva sfotterla,era un obbiettivo facile.

"Ah...no...aspetta...aah niente solo un capello bianco,sarò che il colore giallo canarino non ha coperto bene:)" che ridere.

"Hai ragione,ma senti Cecia che ci fai qui?sai vero che questo è X-factor,dove si canta,una trasmissione di C A N T O e non di PUTTANEGGIAMENTO mi sa che hai sbagliato luogo quello che cerchi tu si trova in fondo alla strada" sputò Giuliet con un tono in modalità presa per il culo.

La mia piccola stava crescendo,che emozione Giuliet mi meravigliava sempre di più.

Cecia (odiava essere chiamata così) fece una sbuffo e girò i tacchi,nel vero senso della parola. Mia madre e Nency si complimentarono con noi,ma adesso non si scherzava più,durante il nostro discorsetto con Cecia già i giudici avevano sentito ben venti ragazzi.

Ero fottuta.

Mi sedetti in un sedile ad aspettare e ogni tanto a cercare di fuggire,ma Giuliet,la mamma e Nency mi circondavano.

"Sisy Cambel Jorwin"

Merda mi avevano chiamata,era il mio turno...non ce l'avrei mai fatta.

Uscii nel palco.

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