OPS.

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Un raggio di sole mi penetrò negli occhi e mi diede un senso di fastidio. Feci una mossa velocissima,che dal letto mi portò a terra, caddi.

Andai a socchiudere la tenda per evitare di accecarmi,ma poi mi posi una domanda,chi cazzo ha aperto la tenda se la sera precedente prima di uscire l’avevo chiusa?

E come un segno il sole illuminò dei riccioli che spuntavano dalle lenzuola.

Sorrisi,andai in bagno a lavarmi la faccia quando un pensiero mi sopravvenne.

Mi catapultai nel letto,dal lato dove si trovava Harry con una faccia abbastanza preoccupata lo scoprii e come temevo era solo in pantaloni.

No,non ci potevo credere.

Ma prima di potermi sentire una merda una voce roca interruppe i miei pensieri.

“Tranquilla non abbiamo fatto niente.” Rivelò lui.

La mia risposta fu un sospiro,un sollievo.

“Menomale..” risposi io.

“Perché,ti sarebbe dispiaciuto?” mi chiese sempre con quella voce mattutina.

“Si emmh no,cioè,senti buongiorno.” Finii io.

Lui si alzò dal letto mi salutò con un bacio sulla guancia e dopo esserci ripresi dalla fase del risveglio parlammo un po’.

“Ma allora,perché eri nel mio letto?Senza maglietta?”gli domandai.

“Proprio non ricordi quello che hai combinato ieri sera,vero?” rise lui.

“C-che ho fatto?” ero abbastanza preoccupata delle mie azioni della sera precedente.

“Umh da dove inizio? –rise- intanto hai finito l’alcool nel locale,poi ti sei data alla pazza gioia a ballare,con un ragazzo e infine sempre con questo tizio diciamo…vi stavate conoscendo molto,ma molto, ma molto..” lo interruppi.

“Dacci un taglio e arriva al sodo.”

“si,quindi vi stavate conoscendo,molto –lo fulminai- bene.” Finì lui.

Il mio primo pensiero fu:

“Ma almeno era bello?” risi.

“Dio mio non posso credere che tu stia pensando a quanto fosse bello. Comunque,Giuliet,mi ha detto che sei astemia,perché hai bevuto allora?” diventò improvvisamente serio.

Non gli risposi,semplicemente lo guardai negli occhi come per dargli la risposta telepaticamente,ma evidentemente non lo capì,così mi alzai e dopo essermi preparata per bene,scesi seguita da Harry,a fare colazione.

Nel corridoio incontrai Giuliet che stava uscendo dalla stanza con Niall.

Appena mi vide mi raggiunse.

“Che hai fatto ieri sera?” mi domandò sapendo già la risposta dato che ne aveva parlato con Harry.

“Avevo sete.” Risposi ironicamente.

“Ascolta fai poco la simpatica perché per portarti qui io ho dovuto lasciare Niall ieri sera,solo nel locale, mezzo fatto e quel povero ragazzo di Harry  stava attraccando con una bionda da urlo ed è venuto ad avvertirmi del tuo stato,quindi perché hai bevuto?” concluse.

“Ma mica io ho chiesto a voi di prendervi cura di me. Che vuoi che ti dica,mi dispiace per Niall,comunque buongiorno.” La salutai con un bacio nella guancia,indifferente,tanto ormai l’acidità in quei giorni faceva parte di noi,ci volevamo bene in fondo,non si poteva mandare all’aria un’amicizia così importante.

"To be or not be."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora