SORRY.

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Ero pronta.

Ero pronta a mentire,ce la potevo fare.

Erano le quattro e mezza circa e inizia a vestirmi,quando entrò Giuliet.

"Dove vai di bello?" iniziamo con gli interrogatori.

"In biblioteca." risposi io indifferente,mettendomi gli stivali.

"Mmh va bene e quando torni? Stasera c'è un bel film su MTV volvevo guardarlo insieme a te." continuò lei.

"Non torno tardi tranquilla ce lo guarderemo,come si chiama?" sviai io.

"The last song.." quasi sussurrò lei per non farsi sentire bene,sa che odiavo quel film nonostante non l'avessi mai visto dato che ogni volta era da prassi che appena lei finiva di vederlo o mi chiamava se non era con me o veniva direttamente in lacrime e toccava a me ricordarle che era solo uno stupido film,tipo quando i bambini scoprono che babbo natale non esiste,solo che lei ogni volta ci ricade.

"Ah ok allora te lo puoi scordare,invece facciamo così,quando torno,compro un pacco di popcorn enorme e ci vediamo un film che decido io." Dissi finendo di vestirmi e facendole un sorririsino amichevole.

"Ma.." stava continuando lei.

"Non era una domanda." Le sorrisi,le diedi un bacio nella guancia e dopo aver salutato mamma e Nency,uscii.

L'aria era fresca,ero abbastanza coperta,ma come al solito ero a piedi,si tanto la casa di Alex era soltanto un centinaio di metri più avanti in una strada parallela alla mia.

Non so con quale forza e coraggio le mie gambe si muovevano,ma so che più pensavo al rischio che poteva correre Liam più rabbrividivo e allungavo il passo.

Io ero come la mafia,nessuno poteva stare con me,altrimenti gli sarebbe finita male, ma non per volere mio e pensandoci non era affatto una cosa giusta da parte sua,mi aveva avuto,non mi ha saputo amare e adesso che ero nelle mani di qualcun altro,non lo sopportava.

Arrivai.

Suonai il campanello.

"Ohi bellezza,entra." Mi aprì facendomi un occhiolino,era a dorso nudo,con una tuta grigia,larga e se non sbaglio era la stessa tuta che tempo fa gli rubai io stessa.

"Ciao." lo salutai abbastanza fredda anche se non meritava alcuna conversazione con me.

Entrai,la casa era sempre la stessa,evidentemente sua madre non c'era,si notava un certo disordine che penso con una madre non sarebbe regnato.

Chiuse la porta alle mie spalle,io senza curarmi della sua presenza inizia a salire le scale per raggiungere la sua stanza,volevo finirla al più presto.

Ma lui non me lo permise.

Mi tirò dal braccio,stavolta con più delicatezza,mi avvolse le sue muscolose braccia intorno al mio bacino e parlò.

"Ehi,guardami." Mi spostò il viso davanti il suo,dato che io guardavo la sua collana (quella che gli regalai io quando savamo insieme) e la toccavo con le mani passando il dito sulla scritta 'For'.Io possedevo un'altra con scritto 'ever.'

Già.

"Che c'è?" lo guardai e gli risposi abbastanza fredda.

"Scusami." Cosa? Che aveva appena detto? Non era lui a parlare,ne ero certa.

Non gli risposi.

"E dai,ti sto chiedendo scusa,ho sbagliato,non puoi capire quanto mi sono pentito di tutto quello che ti ho fatto." continuò.

"To be or not be."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora