Risposte.

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Camminammo a lungo. Cambiammo strada varie volte e avevo persino il fiatone. Non sapevo se sarei riuscita a ritrovare la strada per arrivare alla locanda ma non aveva importanza. Alla fine Sting si fermò.

-Vieni, entra. Questo é l'ostello dove noi della Sabertooth dobbiamo riunirci stanotte. É ancora presto quindi non c'é nessuno e possiamo parlare indisturbati, dolcezza.

Entrai e Sting mi condusse verso la sua camera. Non mi sarei dovuta fidare di lui ma la curiosità prese il sopravvento.

-Ti ricordo che mi devi delle risposte.

-Come sei impaziente dolcezza!

-Non chiamarmi DOLCEZZA.

-Pff, é così importante adesso? Non volevi delle spiegazioni?

-Si

-Bene, comincerò raccontandoti la mia storia. Diciamo che è vero che ho ucciso il drago che mi ha cresciuto, il mio genitore, ma perché me l'aveva chiesto lui. Ormai era vecchio e sosteneva che sarei stato più forte. Sono stato costretto a farlo, non avevo scelta. Non puoi lontanamente immaginare il mio dolore.

Che stupida, ero stata una stupida. Ero scappata via piangendo credendo di essermi innamorata di una persona crudele, stavo quasi per farmi ammazzare, se non fosse stato per Sting. Lui mi aveva salvata e in più l'avevo costretto a riportare alla mente ricordi dolorosi. Vedevo i suoi bellissimi occhi rattristarsi e tutto ciò per colpa mia.

-Scusami. Sono stata una sciocca ad aver pensato male di te. Perdonami.

-Non ti preoccupare, dolcezza. In fondo volevo che si credesse che avessi ucciso un drago. C'é in realtà volevo che lo sapesse Natsu.

-Natsu? E lui che cosa c'entra?

- Vedi, il mio grande sogno, fin da bambino é sempre stato quello di sconfiggere il mitico Salamander e diventare il dragon slayer più forte di tutti.  Poi , quando é sparito su quell'isola ero disperato perché il mio sogno non si sarebbe mai potuto realizzare. In cuor mio però ho sempre sperato che tornasse. Fortunatamente é successo e durante i giochi lo sconfiggerò.

Mi stupiva molto la sua ostinazione e anche il fatto che il viola dei suoi occhi era ritornato ad essere intenso, ancora più di prima.

-Ti avverto, sarà difficile sconfiggere Natsu, é molto forte e ricordati che al di là di quel che è successo tra noi  siamo rivali.

-Già, ti dispiace vero dolcezza?

-No, affatto.

-Ora però tocca a me farti qualche domanda.

-C-cosa?

-Bhe é il minimo dopo che ti ho raccontato la mia storia.

-Va bene, cosa vuoi sapere?

- Perché sei interessata così tanto a me? Praticamente non ci conosciamo! Perché sei scappata via piangendo dopo avermi sentito parlare così?  Non ti sarebbe dovuto interessare così tanto!

Cominciai ad avvampare, non sapevo se rivelargli la verità sui miei sentimenti o fuggire via senza dargli alcuna risposta. Lui mi guardava, aspettava che parlassi.

-B-bhe perché ci tengo a te. É vero, ci siamo appena conosciuti ma...v-vedi non so come spiegarti...

-Tranquilla dolcezza, ho capito.

Mi spinse contro il muro e aderì il suo corpo al mio. Appoggiai le braccia sulla sua nuca e lo avvicinai ancora di più a me. Infine, lui poggiò le sue labbra sulle mie. Fu un bacio intenso, che sembrava durare un eternità anche se non era così. Mi prese per i fianchi e mi scostò dal muro, mentre il bacio diventava sempre più appassionato. Infilai le mani nei suoi capelli come avevo sempre voluto fare, lui fece salire le sue mani fino alla mia schiena finché non staccai le mie labbra dalle sue.

-No, Sting, noi non possiamo, facciamo parte di due gilde diverse, noi...

-Shh

Dopo avermi zittito ripremette le sue labbra sulle mie, due, tre volte.

-Scusa, é tardi, e non so se riuscirò a trovare la locanda in tempo.

Corsi via da lui senza dargli la possibilità di rivolgermi la parola. Uscii dalla stanza con la consapevolezza di avere il suo sguardo addosso.

~Sting e Lucy ,un amore tormentato~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora