7: «Dell'amore non so niente, conosco solo te»

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Tish's point of view

Fuori dal residence, mentre raggiungiamo gli studi, mi distacco dai ragazzi che camminano in gruppetto, come fossero delle anziane signore di paese che vanno in Chiesa - e questa immagine di loro è molto divertente.

«Quindi non me lo racconti quell'episodio preciso che è successo e ti ha spinto a fare i puntini?» chiede improvvisamente, non mi ero neanche accorta che si fosse allontanato da Alessandro e Jefeo per raggiungermi e riprendere il discorso di prima, quindi mi spavento un po'.

«Vuoi saperlo a tutti i costi? È una banalità raccontato così!» sbuffo.

«Non si lasciano le cose a metà: mi hai spiegato il significato, mi aspetto che tu mi racconta la storia!» risponde e mi prendo qualche minuto per elaborare un discorso sensato e cronologico.

«Circa quattro o cinque anni fa mi riempivo la faccia di trucco, non mi sono mai piaciuta e cercavo di cammuffarmi trovando qualcosa di unico e originale che permettesse agli altri di ricordarsi di me» riassumo in breve.

«I puntini inizialmente erano qua» preciso toccandomi, appena sotto gli occhi, la parte esterna degli zigomi.

«Tutte le ragazze li copiavano, in particolare l'ex del mio ex» arrivo al succo della questione.

«Va be', poi ci sono degli episodi che non ti riguardano - sono personali - e un giorno sono arrivata a dire "ora li disegno in mezzo alla faccia e vediamo se qualcuno ha ancora il coraggio di andare in giro spacciandosi per me"» ricordo.

«L'hanno fatto?» chiede curioso e particolarmente intrigato dalla storia.

«No, nessuno si è disegnato due puntini sotto gli occhi, solo io» sorrido soddisfatta ricordando il volto di Marica, l'ex del mio ex, quando aveva scoperto che avessi cambiato i puntini.

È la cosa più infantile che conosca, copiare le persone in tutto e per tutto, ma è anche la cosa che più mi fa rabbia.

Marica cercava di continuare a fare colpo sul mio ex, dopo essersi lasciati, ma lui andava dietro a me, purtroppo non ho mai capito da sola che fosse una lurida scommessa che io avevo stupidamente confuso con l'amore.

Ma cosa ne sapevo io dell'amore?
Ma cosa ne so io dell'amore?
Cosa ne so io delle coppie che stanno insieme da anni?
Cosa ne so io di chi si conosce sin dall'adolescenza e ancora oggi sta insieme?
Cosa ne so io dei baci dati di fretta sotto casa, per evitare di essere visti dai genitori ma soprattutto dai vicini?
Cosa ne so io di com'è passeggiare mano nella mano?
Cosa ne so io di come suonano dolci le parole "ti amo"?
Cosa ne so io dei baci, di quelli veri?
Cosa ne so io delle coccole?
Cosa ne so io del gelato, usato come pretesto per uscire insieme?
Cosa ne so io delle presentazioni ufficiali: "mamma, lei è la mia ragazza", "papà, lui è il mio ragazzo"?
Cosa ne so io di "scendi, cretina, sono sotto casa tua"?
Cosa ne so io dei mazzi di rose, dei pupazzi, dei cioccolatini?
Cosa ne so io dei litigi stupidi?
Cosa ne so io dell'amore?
Niente, io dell'amore non so e non sapevo niente.

«A che pensi?» mi chiede visibilmente preoccupato.
Scuoto le spalle.

«A niente» mento.

«Non è vero, pensavi a qualcosa» mi dice.

«Pensavi a qualcosa di negativo» aggiunge.

«Pensavo a qualcosa di bello, ma questa cosa bella all'interno della mia vita ha un'accezione negativa» ammetto vaga.

«A quindi pensavi a qualcosa, avevo ragione!» sorride.

«Va bene, lo ammetto, ma non voglio parlarne» spiego, annuisce e continua a camminarmi affianco, in silenzio, finché non raggiungiamo definitivamente gli studi.






Spazio autrice
Ciaoooo
Come vi sembra questo capitolo un po' lungo? Vi piace la riflessione di Tish sul ruolo dell'amore nella sua vita o trovate il capitolo "noioso" e "pesante" a causa sua?
Fatemi sapere e ditemi se vi sta piacendo la storia!

A prestoooo❤

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