7.Rivelazioni parte due

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Quel venerdì arrivò veloce come un fulmine ed eccomi qui. Al famoso venerdì, quello della grande rivelazione del segreto. Avevo passato tutto il pomeriggio a casa di una mia amica, mi ero vista molto poco con i miei genitori e con Luca. Filippo si era fatto sentire tutti i giorni tutto il giorno da quando gli avevo detto del bambino, era super presente, mi aspettava dopo scuola, stava cercando di prendersi le sue responsabilità, partendo dalle piccole attenzioni. Capivo solo ora perché mi ero innamorata di lui. I miei ormoni facevano come pazzi, facendomi innamorare di nuovo di quel ragazzo che con il tempo avevo perso. Un vestito bordeux e un paio di ballerine radenti al suolo, tutto contornato dal mal di schiena che non non mi lasciava più vivere. Quando sono entrata nel locale disignato per la cena, ho trovato mia madre con un sorriso smagliante stampato in faccia, Luca che era preso dal suo cellulare. mio padre non era ancora arrivato; il mio cervello mi dice di dirlo prima alla mamma e poi a papà in un secondo momento, mi sarei risparmiata un sacco di imbarazzo. Ero convinta, dovevo dirlo ad entrambi nello stesso momento. Una volta arrivata al tavolo, Luca si alza per salutarmi, mentre per quanto riguarda mia madre mi avvicino a salutarla. Mi siedo e mia madre mi dice che mio padre arriverà più tardi e che nel frattempo possiamo ordinare per noi e cominciare. Perfetto. Mia madre chiama un cameriere, ogniuno di noi ordina la sua portata e solo quando il cameriere va via con la nostra comanda, mia madre attacca con le sue domande.
Mamma: Allora Francesca cosa dovevi dirci?
Francesca: Allora mamma, sai sono andata dalla dottoressa molto spesso, in questo periodo e ho scoperto di cosa si tratta.
Mamma: Ah si? Cos'hai? È grave?
Dice guardando Luca sempre più scioccato dalla scena a cui sta per assistere. Senza troppi giri di parole gli dico i fatti come stanno.
Francesca: Sono incinta. È successo per puro caso, anche usando i contraccettivi, e tutte le precauzioni. Non è stata una cosa voluta.
Mia madre era sbiancata, continuava a bene come un cammello, mentre mio fratello da canto suo se ne stava muto e soffia mia madre con il suo tovagliolo. Luca continuava a guardarmi con aria preoccupata, senza però leggere i miei occhi che chiedevano aiuto.
Mamma: Tu cosa? Incinta? Di quanto? Come hai fatto? Perché? Perché ci ha fatto questo? Cosa farai ora? Sai come sarà dura tenere il bambino, lavorare, studiare e prenderti cura di te? Chi è il padre? Filippo? Lo sa?
Francesca: Il padre è Luca, lo sa già e lui si è preso le sue responsabilità, e mi ha dato carta bianca se tenerlo o meno, anche se lui lo terrebbe. Luca sa già tutto e mi ha detto come fare in caso non voglia tenerlo e cosa mangiare e fare. Mi ha dato una mano a livello medico. So a cosa sto andando in contro. Almeno penso di saperlo, io non so ancora se voglio tenerlo, e sono pronta a prendermi le mie responsabilità.
Luca: Mamma non ti preoccupare, qualora Francy lo voglia tenere io le darò una mano in tutti i sensi.
Mamma: Taci Luca, un figlio è una miriade di cambiamenti in poco tempo, sono nuove abitudini e stili di vita da prendere e a diciotto anni sono ancora più duri di quando li di affrontano a trenta. Tu terrai il bambino. È un dono avere un figlio, hai e avete sbagliato, ma non sarà il bambino a pagarne le conseguenze. Se vuoi abortire, considerati già fuori di casa. Domani andrò a parlare con i genitori di Filippo per organizzarci per il tutto e lunedì tu andrai a scuola con i certificati e dirai della tua gravidanza ai professori e poi ti farai sospendere dalle attività fisiche. Inoltre Filippo dovrà assumersi le sue responsabilità e starti accanto sempre. A tuo padre lo dirai tu, ma non stasera. Io ti starò accanto in quanto madre, ma bada a te. Il discorso finisce qui. Continuammo la cena e di mio padre non c'era neache l'ombra. Ad un certo punto mia madre comincia a chiedermi chi mi stesse seguendo come ginecologo, io le risposi tranquillamente. Non sembrava arrabbiata più di che; stava reagendo meglio di come mi sarei aspettata.
Mamma: Francy, domani pomeriggio che dici se andassimo in giro a comprare qualche tutina? Magari gialla dato che non sai ancora il sesso del bambino, giusto?
Francesca: Si, non so ancora il sesso del bambino, penso di poterlo sapere tra due o tre mesi.
Luca: Vengo anche io.
Mamma: Luca non sei una donna, certe cose le fanno solo le mamme e le figlie.
Francesca: Puoi venire se vuoi, ma non domani.
Stava andando alla grande, mia madre l'aveva presa in modo magnifico. Anzi fin troppo bene. Quando ordinammo il dolce, mio padre si fece vivo. Arrivò si sedette al tavolo e ordinò il suo dolce. Appena arrivò il dolce, cominciai il mio discorso.
Francesca: Papà, la mamma sa tutto. Io sono in attesa. Mi dispiace tanto darti quest' enorme dispiacere, non l'ho fatto di proposito. Anche se abbiamo usato tutte le precauzioni del caso, è successo. La Mamma mi ha detto di tenerlo e di continuare gli studi. Luca si è offerto di aiutarmi e il padre del bambino lo riconoscerà e se ne prenderà cura. Domani la mamma va dai genitori di Filippo per organizzare il tutto.
Quando mio padre cominciò a parlare dopo essere sbiancato, annui soltanto e solo dopo cominciò a parlare.
Papà: Dirti che non me lo aspettavo da te, penso tu lo sappia, anche se sono in pieno disaccordo con il fatto di tenerlo perché io penso che tu stia bruciando la tua giovinezza, ma se tu ti senti di tenerlo per me puoi tenerlo. In quanto mia figlia io ti darò a te e al tuo bambino tutto ciò di cui hai bisogno, a livello economico e affettivo. Domani andrò con la mamma per organizzare tutto. Mi raccomando nonostante tu porti in grembo un bambino non privarti di gioie e divertimenti, bada però a te e tieni in conto sempre che lui o lei sente tutto. Parlerò con Filippo.
Francesca: Papà non lo aggredire, anzi non fargli troppe domande e non metterlo in imbarazzo, anche lui dovrà affrontare anche grandi cambiamenti e non gli servono troppe pressioni.
Papà: Prometto che non gli metterò pressioni e non gli farò la morale. Gli dirò solo come dovrà comportarsi. Solo consigliarlo.
Luca: Papà non esagerare, io al posto di Filippo l'avrei presa malissimo, e sono più grande e so che non benissimo cos vuol dire deludere qualcuno e cominciare a prendersi le responsabilità di ogni passo che si fa. Lo sai bene a cosa mi riferisco. Non mettere Francy e Filippo in difficoltà. Dagli il tempo di organizzarsi e cominciare a creare qualcosa di loro. Affronteranno grandi cambiamenti che gli metteranno dinanzi a grandi sacrifici, non ti ci mettere anche tu.
Papà: Luca, apprezzo il tuo consiglio ma so bene cosa fare.
Dette quelle parole, il gelo calò e tutti e quattro mangiammo il nostro dolce. A fine cena, mamma pagò il conto è usciamo tutti dal locale, mamma e papà andarono alle loro macchine, Luca si candidò a venire con me ma io dissi a tutti che avrei incontrato Filippo per aggiornarlo del tutto e che poi lui avrebbe guidato al ritorno. Chiami Filippo e ci dammo appuntamenti al nostro posticino. Faceva freddo, davvero molto ma volevo camminare per scaricare quella paura che come un brivido mi stava salendo dalla schiena.

Readers... questa parte mi ha fatto tribolare parecchio, ma alla fine ecco qui. Spero vi sia piaciuta, come al solito vi invito a lasciarmi tante 🌟⭐🌟🌟🌟🌟 e a continuare a leggere la mia storia.
Kiss Kiss
-Reb

Quando meno te lo aspetti tutto cambia (Soggeta a revisione al fine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora