14.Ballo d'inverno

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Dopo la festa dell'Immacolata, il ritorno a scuola è stato traumatico, mi ero ripresa a livello fisico ma a scuola c'erano un sacco di cose da fare e passavo le intere giornate tra casa, scuola e biblioteca, studiavo con Filippo con Giacomo, Melissa, Sophia e altri gruppi di amici. Mi sono messa a studiare come non ci fosse un domani, voglio arrivare alla maturità con voti ottimi e ne approfitto al massimo, ogni volta che sto bene per studiare e prendere ottimi voti. Anche Filippo si è messo a studiare seriamente e siamo arrivati a pochi giorni prima delle festività di Natale che ci mancano i vestiti per la festa d'inverno e per giunta la piccola Ludovica non ha ancora nulla di suo. Malgrado mia madre e mio padre, che nel suo piccolo cerca di non farmi mancare la sua presenza dividendosi tra noi e la sua compagna, mi diano il loro supporto e cercando in  tutti i modi di portarmi fuori casa a fare shoopping, a fare una manicure, o andare semplicemente a cena fuori o mi spingevano ad anadare al cinema con Filippo, ma la maggior parte delle serate le abbiamo passate sul mio letto ripetendo per l'interrogazione del giorno dopo oppure a stare semplicemente distesi sul divano a farci i grattini o ad accarezzare la piccola. Sono state settimane stressanti e ad oggi che ho affrontato l'ultima interrogazione prima delle festività, posso prendermi un po' di pausa e dato che domani c'è la festa d'inverno, vado a cercare con mamma un vestito per la serata.

Dopo un paio di ore, ho trovato qualcosa che sembra mi stia bene e che mi piace un sacco.
Ho trovato un top tutto glitterato sui toni dell'azzurrino e con il fatto che sono in attesa ho il seno gonfio e il top sta alla perfezione perché non devo fare modifiche per stringerlo neanche un po', abbinato dello stesso colore del top ho trovato una gonna a vita altissima che mi copre completamente il pancione che mi arriva sulle caviglie. Mi ostinerò a mettere i tacchi perché ci vanno alla perfezione un paio che ho messo alla festa di Melissa e quindi li indossero. Dato che eravamo in giro io e mamma siamo passate anche in un negozio per neonati e abbiamo scelto il passeggino, anche perché sia Filippo che Ambra mi hanno detto che per loro la scelta del passeggino spettava solo a me e quindi ero andata a sceglierlo, anche se ho sempre chiesto parere a Filippo, anche perché lui dovrà portarlo in giro e volevo che fosse adatto ad entrambi. Il passeggino e un classico passeggino da neonato, color panna e grigio con qualche brillantino sparso qua e là con i profili grigi. Molto semplice e minimal della linea Cam. Abbiamo preso anche il fasciatoio, uno piccolo adatto al mio bagnetto e molto pratico per due genitori inesperti come me e Filippo. Sia il passeggino con tutti i suoi accessori e parti sia il fasciatoio li terrà il negozio fino alla nascita di Ludovica, così non sarò tenta da andarli a vedere sempre e non occuperanno spazio inutile in casa. Stasera dato che domani c'è la festa io e Filippo ci concediamo una serata a tema relax. Filippo mi passerà a prendere tra pochissimo e insieme andremo a mangiare una pizza in zona Navigli e poi torneremo a casa e vedremo il finale di stagione della serie tv che abbiamo iniziato tempo fa.
Squilla l'Iphon, rispondo, è Filippo e dice di essere sotto casa, allora mi metto un paio di scarpe, stasera mi sono messa un paio di pantaloni jeans blu scuro con una maglietta di velluto rossa e le scarpe con un tacco basso rosse, giusto per essere un po' più particolare; scendo di sotto, prendo il cappotto, saluto mamma e la sua amica e vado da Filippo.
Filippo: Oh oh oh, stasera tacchi. A cosa devo quest'onore?
Francesca: Cretino, a niente avevo semplicemente voglia di essere diversa. Sei andato a prendere la camicia per domani?
Filippo: Alt, prima mi dai un bacio e poi ti dico della camicia.
Gli stampo un bacio sulle labbra e torno a chiedergli della camicia mentre lui mette in moto la macchina.
Francesca: Allora?
Filippo: Si ne ho presa una azzurro chiaro, come mi avevi chiesto tu. Va bene?
Francesca: Perfetto, hai visto il passeggino?
Filippo: Si ho visto il passeggino, mi piace, se piace a te a me sta alla grande. Cosa hai trovato per domani?
Francesca: Non te lo dico.
Filippo: Mmm, effetto sorpresa?
Francesca: Mmm, mi sa di si. Domani mattina scendo di casa prima, vado a fare colazione con Marco.
Filippo: Con Marco? Perché?
Francesca: Si, mi ha chiesto se volevo andare con lui a fare colazione e io gli ho detto che andava bene.
Filippo: Ok, fai come vuoi, per me va bene. Ti va la musica?
Francesca: Accendi.
Arrivati alla pizzeria, ci accorgiamo che chiamare per prenotare é stata una genialata perché il locale è pieno di persone che parlano e mangiano. Non si capisce nulla e quando troviamo la cameriera ci facciamo condurre al tavolo che avevamo prenotato.
Ci sediamo, la cameriera ci porta due menù e iniziamo a scrutare il menù.
Filippo: Propongo, patatine fritte doppie, e una focaccia e poi le pizze. Ti va bene?
Francesca: Si, ma io voglio anche le mozzarelline fritte.
Filippo: Ho capito, domani mattina devo andare a correre per forza.
Francesca: Beato te che puoi.
Filippo: Un'altro po' amore e poi potrai andarci anche tu, anzi ci andremo tutti e tre insieme. Che pizza vuoi?
Francesca: Certo tutti e tre insieme, con il passeggino, certo. Hai un sacco di fantasia. Voglio una Parma.
Filippo: Io prendo una quattro formaggi.
Francesca: Che schifo, io non tu bacio più.
Filippo: Ne sei sicura di poter resistere?
Francesca: Ovvio che posso, le donne posso sempre resistere, gli uomini no, prendi per esempio mio padre che ha tradito mia madre.
Filippo: Ho le mentine nel giaccone. Tuo padre che fa? Si frequenta ancora con la prof di chimica?
Francesca: Certo che si frequentano, lei cerca di fare dei favoritismi verso di me ma io le ho detto chiaramente che so tutto e non voglio la sua grazia. Lei ovviamente ha cercato di essere comprensiva verso di me, ma lo sai, non voglio sapere nulla di loro è già molto che accetto tutto. Proprio in questo periodo poi dovevano succedere tutte ste cose. Sto impazzendo.
Filippo: Non ti importare di loro, pensa a te e a Ludovica, a lei devi stare attenta. Tranquilla amore, tutto si risolve e poi mi sembra che Giuseppe ti stia dando attenzioni, o sbaglio?
Arrivano le patatine fritte, la focaccia e le mozzarelline fritte e cominciamo a mangiare mentre parliamo.
Francesca: Si, anzi ora mi dedica più tempo, ma l'aria è strana e poi non posso parlare con Luca perché non sa nulla e se penso a come reagirà vedo un caos enorme e lui che diventerà iperprotettivo con mamma e me. E questo mi fa incavolare perché se metterà tutto da parte per noi, per il suo istinto di proteggerci si ucciderà da solo. Mamma dovrà essere molto forte per evitare che tutto ciò accada e penso che lei potrà farcela. Poi vedremo come andranno le cose ora non ne voglio più parlare, anche perché sto cercando di reagire ma a volte mi pesa, sopratutto ora che papà fa tutto alla luce del giorno ai miei occhi. Ti va di cambiare argomento?
Filippo: Certo certo, parliamo di altro.
Dopo cena siamo andati a casa di Filippo perché mi girava la testa e avevo male alle gambe, gli ho chiesto di non svegliare Ambra e Giulio e di andare semplicemente in camera sua e stendermi sul letto e darmi un po' di acqua. Mi sono stesa sul letto, Filippo mi ha sollevato le gambe con i cuscini e siamo stati così fino a che i giramenti di testa non mi sono passati.
Filippo: Come stai Fra? Ti prego rispondimi.
Francesca: Ti rispondo, sono sveglia, ho sonno, sto meglio, ti prego accompagnami a casa, sono stanca.
Filippo: Non sei stanca Fra, sei stata a casa, hai riposato, hai finito le interrogazioni. Tranquilla Fra, ti prego, vado in panico.
Francesca: Smettila cazzo, dormo qui, ok, così vedi che sto meglio. Mando un messaggio a mamma per avvisarla che dormo qui. Domani mattina passo per casa per prendere lo zaino e andiamo a scuola. Ok?
Filippo: ok, ok, ti vado a prendere la tuta che mi hai lasciato tu, così la metti come pigiama. Torno subito.
Francesca: Calmati Filippo, mi stai solo agitando, sto bene, ho solo un cavolo di giramento alla testa. Se non ti calmi un po', prendo la tua macchina e me ne torno a casa. Ok?
Filippo: Ti sequestro. Sto calmo. Tu rilassati. Vengo subito.
Filippo mi aveva preso la mia tuta, che era bruttissima e non so come abbia fatto a lasciargli una tuta del genere, mi sono cambiata e mi sono messa sotto le coperte del suo letto ad una piazza e mezza e devo dire che ci andavamo stretti, anche perché io occupo più di una piazza e Filippo non è di certo un filo di capelli. Però fa nulla, ci siamo messi sotto le coperte, Filippo mi ha avvicinata a se mi ha abbracciata e piano piano accarezzando la pancia abbiamo preso sonno.

Quando meno te lo aspetti tutto cambia (Soggeta a revisione al fine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora