capitolo 1

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                     STAND BY ME

1. CAPITOLO

Faceva caldo quella notte.

Era impossibile dormire tranquilli, l’afa opprimente non lasciava pace.

Così, decise di andare in cucina a prendere un bicchiere di acqua fresca.

Robin aveva il turno di guardia; sarebbe rimasta a chiacchierare con lei.

Camminò silenziosamente fino a destinazione.

I suoi compagni stavano tutti dormendo, in fondo.

Fece per aprire la porta, ma qualcosa la bloccò.

Delle voci.

Robin non era sola.

Socchiuse la porta, per poter spiare.

Certi vizi da ladruncola non li aveva persi nemmeno dopo tutti quegli anni!

Seduta al tavolo vi era la sua sorellona, intenta a guardare un grosso tomo alla luce soffusa di una lanterna.

Accanto a lei, un ciuffo biondo e una sigaretta accesa.

Sanji.

C’era da aspettarselo che fosse lui.

Ogni volta che una di loro aveva il turno di guardia, si offriva volontario per rimanere sveglio a fare compagnia, anche se in realtà più che un gesto di galanteria era una scusa per provarci.

Guarda questa! È davvero buffa!- ridacchiò Robin, prima di bere un sorso dalla tazza ancora fumante di caffè.

Se non ricordo male l’abbiamo fatta a Water Seven- rispose il cuoco.

Probabilmente stavano guardando l’album di fotografie della ciurma.

Quanti ricordi!

Perché non unirsi a loro, dunque?

Tanto in cabina faceva troppo caldo per dormire.

Si apprestò ad entrare, ma di nuovo qualcosa la fece arrestare.

Questa è molto bella, persino lo spadaccino sorride!- esclamò Robin, senza riuscire però a mascherare una vena di malinconia in quelle parole.

Forse nostalgia per il tempo passato, forse qualcos’altro.

Già…- disse semplicemente Sanji, abbassando lo sguardo e aspirando una lunga boccata dalla sigaretta.

Anche la sua espressione era strana.

Cosa nascondevano?

Credo che non abbia più riso di gusto da quel giorno…- continuò Robin.

A cosa ti riferisci Robin?- rispose il biondo, sgranando gli occhi.

Non c’è bisogno che fingi con me, so tutto di quel giorno-

Cosa?!?! Ma come…?!?!-

Non importa come lo so, lo so e basta-

Credo sia stato un duro colpo per un tipo orgoglioso come lui. Non accetta le sconfitte, e quando si rende conto di non essere all’altezza si autopunisce. È sempre troppo duro con se stesso-

Stand By MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora