capitolo 9

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9. CAPITOLO

Credo…che sospetti qualcosa-

Quella frase arrivò dritta come una pugnalata nel petto.

Non aveva fatto i conti con la perspicacia della sua sorellona.

C-come…???- bisbigliò, sgranando gli occhi, mentre sul suo volto si faceva spazio un’espressione di timore.

Non crede che il tuo comportamento di ieri sera fosse dovuto alla stanchezza. Non ha creduto alla storia che abbiamo raccontato. Tuttavia, non credo che sospetti qualcosa a riguardo di ciò che mi hai detto- cercò di tranquillizzarla Zoro, per quanto fosse possibile.

N-ne sei sicuro?- domandò la rossa, titubante.

Sì. Mi ha chiesto cos’era successo realmente, perché ti ha visto molto scossa. Ha capito che è accaduto qualcosa mentre eravamo in paese, ma se ha fatto tutte quelle domande, vuol dire che non ha capito “cosa”-

Ci fu un lungo silenzio.

Teneva lo sguardo sul pavimento, mordicchiandosi il labbro inferiore e intrecciando le dita nervosamente.

Adorava l’intelligenza di Robin, ma in quel momento non era gradita.

Dovresti dirglielo- ruppe il silenzio lo spadaccino.

Cosa…?- lo fissò stralunata.

Di quello che è successo in paese, di quello che stai provando. E anche del tuo passato- disse serio.

MA SEI PAZZO?!?!?! L’ho raccontato a te perché…-

Non riuscì a continuare la frase.

In realtà, non sapeva bene nemmeno lei il perché.

Sapeva solo che Zoro le infondeva sicurezza, più di tutti gli altri.

Sapeva che sarebbe stato l’unico a non farle ulteriori domande.

Ebbene?-le mise fretta.

P-perché…mi andava di raccontarlo a te!!!- tagliò corto, cercando di uscire da quel tunnel che lei stessa aveva creato - E poi non vedo il motivo per cui dovrei raccontarglielo! Robin non c’entra nulla con questa storia!-

Se è per questo, nemmeno io-

Invece sì…Tu mi hai salvata, hai visto quello che stavano per farmi; quindi, anche se in modo indiretto, sei coinvolto eccome- spiegò.

Lo vide riflettere per qualche secondo sulle sue parole, per poi riprendere il dialogo.

Ad ogni modo, sono convinto che dovresti parlare anche con lei. Robin è di sicuro più brava in merito a parole e sentimenti. In più, è un donna, perciò credo che saprebbe aiutarti e consigliarti molto meglio di come ho fatto io- concluse.

Non aveva tutti i torti.

Robin era diventata un po’ come una sorella maggiore per lei: fino a quel momento, le aveva sempre confidato tutto, ricevendo in cambio consigli preziosi.

Sapeva come rassicurarla.

Ma chiedere consiglio per un abito e raccontare di essere quasi state stuprate, erano due cose totalmente diverse.

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