capitolo 6

393 19 0
                                    

 6. CAPITOLO

A tavola, non toccò quasi cibo.

Sanji aveva preparato squisite prelibatezze, come sempre del resto, ma il suo stomaco avrebbe rifiutato anche il più prelibato dei cibi in quel momento.

Il suo animo era vuoto, così come il suo stomaco, ma niente riusciva a colmarli.

Un peso enorme gravava su entrambi.

Continuava a rigirare con la forchetta il contenuto del piatto, e di tanto in tanto spiluccava qualche boccone, per far credere agli altri che andasse tutto bene.

Ma non andava affatto bene.

E i suoi compagni se n’erano accorti.

Che c’è pasticcino, il cibo non è di tuo gradimento? Preferisci che ti cucini qualcos’altro?- chiese premuroso il cuoco.

Ѐ vero, non hai mangiato nulla…Se non ti va, posso finirlo io?- esordì il capitano, già pronto ad allungare il braccio per accaparrarsi gli avanzi.

Qualcosa non va, Nami?- si unì a loro Robin.

Non poteva dirlo.

Non poteva confessare il dolore che stava provando.

Non poteva confessare quel segreto che aveva nascosto nell’oscurità della sua mente per anni.

Un segreto che era riemerso martellandole il cuore, persistente e ingiusto.

S-sì, sto bene, non preoccupatevi. Sono solo stanca per aver cercato Zoro in tutta la città!- mentì, cercando lo spadaccino con lo sguardo.

Aveva bisogno del suo appoggio, o non sarebbe uscita indenne da quella conversazione.

Si bloccò, quando vide il modo in cui Zoro aveva ricambiato la sua occhiata.

Serio, freddo, indagatore, arrabbiato.

Nel suo unico occhio poteva scorgere diversi sentimenti, ma nessuno di questi era positivo.

Forse si era stufato di fare da zimbello della situazione.

Ѐ TUTTA COLPA TUA, MARIMO!!! GUARDA CHE HAI FATTO!!! HAI STANCATO LA MIA DOLCE NAMI!!!- sbraitò il cuoco, con i denti a squalino.

Taci- rispose con freddezza il verde, senza nemmeno guardarlo.

Troppo presi dalle loro chiacchiere, nessuno dei suoi compagni aveva notato che, per tutta la sera, aveva mangiato silenziosamente, senza abbuffarsi come suo solito.

La sua attenzione era concentrata sulla persona che sedeva di fronte a lui, all’altro lato del tavolo.

Ne scrutava ogni movimento, ogni sguardo, cercando una risposta a tutte le domande che si affollavano nella sua mente.

COME OSI RISPONDERMI COSÍ?!?! ADESSO TI AFFETTO!!!- continuava Sanji, già pronto per uno dei loro soliti scontri.

Ti ho detto…di tacere…- ripeté a denti stretti lo spadaccino, con fare minaccioso.  

D-dai, su, calmatevi! Zoro, non è il caso di arrabbiarsi così…!- cercò di calmare i bollenti spiriti Usopp, impaurito dallo sguardo del verde.

Stand By MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora