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Vancouver. Ad Eveline viene da vomitare. Sa perfettamente che quella potrebbe essere la giornata in cui le loro vite sarebbero potute cambiare davvero. Quella in cui le loro reputazioni sarebbero potute tornare a risollevarsi. O forse si sarebbero potute rovinare ancora di più. In entrambi i casi il terrore che ha addosso è decisamente comprensibile.
Vorrebbe che Niall la abbracciasse, ma quando lei lo raggiunge sedendosi accanto a lui, il ragazzo non la calcola nemmeno. Ha le braccia conserte e guarda la pista in cui tra meno di un'ora dovranno esibirsi per il programma corto.
Eveline allunga la mano e la poggia sulla sua guancia, solo per ottenere una reazione inaspettata: Niall si ritrae infastidito.
«Hey...» sussurra la pattinatrice, cercando di non rimanere troppo ferita da quel particolare. Si è accorta anche della telecamera che li ha ripresi proprio in quel momento e che è ancora puntata su di loro. A maggior ragione, Eveline vorrebbe abbracciare o baciare Niall, per far vedere al mondo che sono diventati una coppia, che sono di nuovo partner e complici affiatati, ma il pattinatore non sembra dello stesso parere.
Niall, dal canto suo, riesce soltanto a provare rabbia dentro di sé. Già, non dovrebbe essere quello il sentimento portante prima del mondiale.
Ma una parte di sé è ancora troppo legata al passato. Ed è proprio quella parte a farlo sentire così. Quella voce che gli dice di attuare il suo piano iniziale, quello che aveva scelto poco dopo il ritorno di Eveline: dovrebbe andarsene e lasciarla lì da sola come lei ha fatto anni fa. Riscriverebbe la storia esattamente allo stesso modo.
La gente non si aspetterebbe un replay simile ed è proprio per questo che Niall vuole farlo.
Non riuscirebbe a far soffrire Eveline, ma forse dovrebbe.
Sono questi i pensieri che continuano a vorticargli per la testa. Odia il fatto che ci sia questo caos nella sua mente, dovrebbe essere sicuro di quello che vuole e invece... già, è perfino arrabbiato con se stesso per quello. Ha promesso ad Eveline che avrebbero portato a termine quella missione insieme, ma è dal giorno prima che la voce cattiva richiede vendetta. Ha sofferto troppo negli ultimi anni... ma adesso dovrebbe essere di nuovo felice, no? Ha finalmente Eveline, sono una coppia e possono fare ciò che hanno sempre voluto. Dio... inizia a scoppiargli la testa.
Mettere piede in pista per il riscaldamento è decisamente strano. Anche perché Niall è rigido e loro fanno fatica a sciogliere e scaldare le membra. Il pattinatore ha perfino rischiato di scontrarsi con la donna russa per un soffio. Certo, a Eveline mancava solo di prendersi un infarto vedendolo quasi finire a terra prima ancora che la gara iniziasse. Niall ha barcollato, guardando la russa con preoccupazione. Fortunatamente anche lei è rimasta in piedi, si scusano l'uno con l'altra e si allontanano.
Eveline pattina verso il suo compagno e gli afferra il viso con entrambe le mani, pattinando con lui in circolo.
«Stai bene?» Niall non la sta guardando neanche. Quindi lei sa perfettamente che quella è una domanda stupida.
«Sì, non mi sono fatto niente.»
«No, Niall. C'è qualcosa che non va. Hey, guardami. E dimmi qual è il problema.»
«Pattina. Va tutto bene.» e lei lo accontenta solo perché non è il momento.
Non appena escono dalla pista per aspettare il loro turno, Niall si toglie i pattini e si allontana a passo spedito dalla tribuna riservata a loro.
«Dove sta andando? Non manca molto!» esclama Finnick con gli occhi spalancati.
«Vado a controllare.»
«Eveline, riportarlo qua.»
La pattinatrice ignora il commento dell'allenatore e  si affretta a seguire Niall ovunque lui sia andato.
Lo segue fino allo spogliatoio. Non gli importa che sia quello dei maschi. E poi non c'è nessuno a parte loro. Sono tutti a bordo pista, visto che il mondiale sta effettivamente iniziando.
Niall ha afferrato la borsa e sta facendo qualcosa che lei non riesce a capire.
«Che stai cercando?» gli chiede con voce tremante. Spera vivamente che stia cercando qualcosa. Qualcosa che magari si è dimenticato. Dopotutto, quella volta non c'è stato nessun loro gesto di routine, nessun fiore da mettere tra i capelli per esempio.
«Niente.»
«Niall, che sta succedendo? Che stai facendo?» Eveline si avvicina e lo afferra per il polso.
Solo per fare un passo indietro subito dopo. Niall si è girato di scatto, con troppa irruenza e lei ha temuto per un secondo che potesse colpirla. Ma alla fine non la tocca nemmeno. Inizia ad urlare e basta: «Lasciami in pace, cazzo!»
Gli occhi di Eveline si riempiono subito di lacrime.
Niall chiude il borsone e lei capisce. «Te ne stai andando?» sussurra.
Le pozze blu di Niall sono spalancate. «Diavolo, Eveline! Io ci ho provato davvero, ma... ma non ce la faccio. No, non posso farcela.» il respiro di Niall è troppo veloce e la sua voce sempre più alta.
«Che cosa è cambiato, Niall? Noi... abbiamo un obiettivo da portare a termine, te lo ricordi?»
«E tu ricordi quando mi hai abbandonata a Montreal? Perché io sì, cazzo! E... e ora non ce la faccio!»
«Dio, Niall. Pensavo che quello fosse ormai acqua passata. Quante volte devo scusarmi con te? Non sai quanto possa dispiacermi, quanto mi colpevolizzo tutto il tempo per quello che ti ho fatto, ma... possiamo andare avanti, lo so.»
Niall si porta una mano al viso e si strofina gli occhi con forza. «No. Io voglio andarmene da qui. Non voglio gareggiare.»
«Non puoi farlo.»
«Perché no? Cazzo! Tu lo hai fatto senza nemmeno avvisarmi!»
Una lacrima scende lungo la guancia di Eveline. Non è riuscita proprio a trattenersi.
«Non puoi farlo.» ripete, avvicinandosi abbastanza da poterlo toccare. Da poterlo quasi abbracciare. Una carezza sul viso a cui Niall fortunatamente quella volta non si ritrae.
«Perché?» chiede lui di nuovo.
«Perché ti amo.»
E se Eveline si è lasciata sfuggire qualche lacrima, Niall adesso ha proprio iniziato a piangere. Passa le braccia intorno alla ragazza e la attira più vicina.
«Non piangere. O torno a farlo anche io.» borbotta lei, mordendosi il labbro.
Ma se Niall ha avuto dei dubbi fino a qualche secondo prima, adesso non ne ha più. Quante volte ha sentito la ragazza dire quelle parole? Troppe da quando la conosce. Ma mai con quel preciso significato. Adesso cambia tutto.
«Dillo di nuovo.»
Eveline sorride dolcemente. «Ti amo, Niall. Ti amo come non ho mai fatto prima. Ti amo davvero. E mi dispiace averlo capito così tardi. Ma adesso è così e non cambierà più.»
Quello gli basta.
Niall chiude la distanza tra le loro labbra. Quel bacio al sapore di lacrime è pieno di passione, le loro lingue si intrecciano fino a quando restano senza fiato.
«Non andare. Finiamo insieme quello che abbiamo iniziato.» gli dice lei ad un soffio dalle sue labbra.
Niall annuisce e le lascia un altro bacio a stampo, prima di prenderla per mano e seguirla di nuovo verso la pista. Sì, lo può fare. Con quelle parole nella testa può finalmente dimenticare e andare avanti.
Finnick tira un sospiro di sollievo quando li vede arrivare mano nella mano. Manca pochissimo al loro turno. È quasi strano non sentire il loro allenatore lamentarsi. Non fa loro nessuna ramanzina, non li insulta nemmeno. Forse per la prima volta nella sua vita il maggiore degli Horan ha capito la situazione delicata e ha deciso di non commentare.
Alla fine, Niall ed Eveline sono diventati una coppia. L'uno compensa l'altro in tutto e per tutto e Finnick non dovrebbe più immischiarsi. Non dovrebbe più rovinare le cose.
«Dovete essere perfetti in pista, ragazzi. Louis ed Eleanor sono stati quasi impeccabili. Hanno fatto un punteggio di 79,98.» li informa soltanto.
Niall ed Eveline si lanciano un'occhiata mentre mettono di nuovo ai piedi i pattini. Lei gli sorride e lui le fa l'occhiolino. Sanno entrambi che possono farcela.
Sono poggiati al parapetto in attesa che chiamino i loro nomi. Solo a quel punto Niall tira fuori qualcosa dalla tasca e si volta verso la sua compagna.
«Eve... non è un fiore. Ma spero che sia il rimpiazzo giusto. Voglio creare una nuova nostra routine.» ha in mano un nastro argentato, dello stesso colore del suo abito. «Porgimi il polso.»
La ragazza esegue e Niall gli lega quel nastrino, come se fosse un bracciale. Solo a quel punto Eveline si rende conto che su di esso c'è una scritta che dice "Io credo in noi".
La pattinatrice sorride e si sporge verso di lui. Voleva dargli un bacio sulla guancia, ma Niall si è voltato per unire le loro labbra. Anche quello doveva iniziare a far parte della loro routine. Non importa se le telecamere li hanno finalmente ripresi. Probabilmente con quel bacio hanno già fatto scoppiare il caos. I lori nomi vengono chiamati subito dopo. È il loro momento di scendere in pista.
Finnick non ha augurato loro nemmeno buona fortuna come faceva di solito.
Niall ed Eveline si sorridono tutto il tempo. «Pronta?» le sussurra Niall, mentre salutano.
La ragazza sente dentro di sé fin troppe emozioni. Perché per la prima volta lei e Niall stanno davvero affrontando il mondiale, insieme. Con la sicurezza e la fiducia l'uno nell'altro di quando avevano sedici anni. Già, nonostante il tentennamento di Niall che lei aveva gestito poco prima, entrambi si sentono davvero bene. Sanno di potercela fare.
«Pronta.» conferma, mentre si mettono in posizione.
Sia Eveline che Niall chiudono gli occhi per un secondo, concentrandosi al meglio. Li riaprono - e sono ancora lì, non è tutto un sogno - solo quando la prima nota della musica parte. Perché tocca iniziare.
Tutti gli occhi dei presenti, ma anche di quelli che li stanno guardando dal televisore, sono puntati su di loro. E ognuno di essi ha gli occhi un po' più aperti del normale, perché Niall ed Eveline sono perfetti. Si muovono con un'eleganza e una sintonia che non si vedeva da anni. Ogni salto e ogni lancio è praticamente impeccabile. E i sorrisi che si scambiano mentre si esibiscono fanno sciogliere il cuore.
A quel punto manca solo il lancio finale. Niall l'ha fatta roteare in aria, prima di riprenderla al volo e finire in ginocchio, con la ragazza a cavalcioni.
Entrambi hanno il fiatone, la musica si interrompe ed Eveline si mette a ridere. Perché finalmente ce l'hanno fatta. E sono soddisfatti. Almeno in quella prima parte. Niall le afferra il viso e la bacia, lì davanti al mondo intero. Non è proprio riuscito a trattenersi. Si alzano di nuovo in piedi e fanno un inchino con cui ringraziano tutti prima di uscire dalla pista.
Si siedono sulla loro panchina e accettano le bottigliette d'acqua che Finnick sta porgendo loro. L'allenatore poggia le mani sulle loro spalle, mentre guarda i tabelloni. Sono in attesa del punteggio e Niall ed Eveline hanno le mani ben unite.
81,76. Il punteggio è altissimo, decisamente maggiore dei loro rivali, e i due pattinatori scoppiano di felicità, si abbracciano, ignorando l'esultanza di Finnick.
«Grazie per avermi fatto restare.» le sussurra Niall all'orecchio.
«Non ti farò più andare via, Niall.»
Inutile dire che per quella giornata nessuno degli altri professionisti ha fatto meglio di loro, rimasti primi in classifica. Avere un punteggio così alto sarebbe già stata una garanzia, decisamente meglio per il giorno dopo, in cui li aspettava il programma lungo con tanto di loro aggiunzione.
Niall ed Eveline sono stati sotto ai riflettori per un tempo infinito, hanno rilasciato interviste e si sono presi i complimenti da tutti. Sono stremati quando possono camminare finalmente verso gli spogliatoi, ma si fermano quando sentono una voce familiare arrivare da dietro un corridoio. Proprio lo stesso in cui sarebbero dovuti passare loro.
Si tratta di Louis Tomlinson, che sta parlando inglese con il suo strano accento. «Ti prego, Harry... io... lo sai che...»
«Louis, io sono così stanco di questa situazione. Non sono più disposto ad aspettarti.» quella di certo è una voce che nessuno dei due pattinatori ha mai sentito prima. O forse sì, ma non dal vivo.
«Non puoi lasciarmi. Non adesso... non ora che io...»
«Louis, mi dispiace.»
E proprio in quel momento, dopo essersi guardati con confusione, Niall ed Eveline appaiono alla vista dei due.
Quell'Harry è un ragazzo conosciuto nel mondo dello spettacolo. È un cantante e un vip ed Eveline è stupita di vederlo lì. Evidentemente è lì per Louis Tomlinson più che per il pattinaggio.
Quell'Harry sta andando via, lasciando un pattinatore con le lacrime agli occhi. E Louis lo sta lasciando andare.
Il pattinatore francese si volta di colpo verso di loro, dopo aver finalmente sentito i loro passi. Niall si aspetta subito che li insulti, dopo il punteggio fatto in pista, ma lui li guarda soltanto con disperazione.
«Eveline, tu... come hai fatto ad andare via dal mondiale anni fa? Come ci sei riuscita?»
La mano di Niall si stringe con più forza in quella della ragazza. Eveline si volta a guardare il proprio compagno e lui sembra parlarle con gli occhi. Le sta dicendo chiaramente di rispondere.
«Avevo il cuore spezzato.»
Louis annuisce con la testa bassa, come se la capisca. E probabilmente è proprio in quel modo.
«Louis?» lo richiama la pattinatrice. «Quando me ne sono andata da Montreal ho lasciato Niall... ho allontanato l'amore della mia vita anche se ancora all'epoca non lo vedevo. L'ho lasciato andare. Non farlo anche tu.»
«Me ne vado per lui... non per fargli del male. Per stare bene io, giusto?» dice come se quella rivelazione fosse fondamentale.
Ed Eveline sorride.
«Grazie.» dice allora Louis con gli occhi spalancati. «Siete stati fantastici in pista. Godetevi la vittoria!» dice con sincerità, prima di dar loro le spalle e mettersi a correre verso l'uscita.
Eveline si volta a guardare Niall. Ma che diamine sta succedendo lì?
«Se ne è andato. E non credo che tornerà domani.» dice Niall.
Già... quella sì che è davvero una sorpresa.

Cold Heart ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora