Sabrina era solita svolgere i compiti per Chloé su piani da lavoro discutibili: scrivanie piene di cosmetici di ogni genere, i sedili posteriori della limousine privata dell'amica, le seggiole davanti i camerini di un negozio di vestiti, ma mai si sarebbe immaginata di ritrovarsi seduta a terra, con la schiena piegata per reggere ogni indumento che Chloé stava scrupolosamente estraendo dal suo armadio.
«Orribile, indecente, abominevole!» esclamò continuando a gettare magliette, pantaloni e gonne sulla testa di Sabrina come se fosse un attaccapanni «ricordami di eliminare tutta questa roba oscena»
«Ma Chloé sono vestiti che hai comprato una settimana fa»
«Pazienza, vorrà dire che bisognerà fare scorta di nuovi capi d'abbigliamento, domani mi accompagnerai a fare shopping»Sabrina sapeva che ciò non avrebbe significato darle consigli di stile come tutte le migliori amiche sono solite fare, ma reggerle la quantità mastodontica di buste che sarebbero scaturite da quel "piccolo giro per le vie del centro".
«Non hai ancora terminato i miei esercizi di matematica?» disse Chloé rivolgendosi a quella che ormai era diventata una montagna di indumenti umana.
«Quasi» sibilò lei.
«Non abbiamo tutto il giorno, vedi di sbrigarti o subirai la mia collera, ah!» esclamò estraendo dall'armadio, il quale sembrava un profondo pozzo, una gonna a tubino nera con annesse scarpe col tacco e una maglia a maniche lunghe di color ocra «questo sì che fa al caso mio»
«Ma Chloé non credi che sia un abbigliamento poco consono alla stagione? Ti prenderai un malanno»
«Taci» la zittì lei «il ricatto richiede una certa eleganza e poi» continuò, facendo segno a Sabrina di voltarsi per potersi cambiare «stiamo andando ad incontrare una signorina abile e scaltra come me, devo presentarmi in una forma smagliante, sia psicologicamente che esteticamente»Sabrina aveva ascoltato attentamente il piano dell'amica, lo considerava tremendo, al limite della decenza, però non si sarebbe opposta. Avrebbe annuito come un fedele cagnolino e, come al solito, l'avrebbe assecondata in ogni suo capriccio.
L'unica cosa che la rendeva irrequieta era la presenza di una terza persona in quel progetto.
Chloé non aveva voluto dirle chi fosse, il che era preoccupante.
E se si fosse dimostrata cento volte meglio di lei?
E se Chloé avesse deciso di rimpiazzarla notando la sua inefficienza alla fine della missione?
No. Non avrebbe potuto sopportarlo.
Perciò decise che avrebbe minuziosamente portato a termine il compito che la biondina le avrebbe sicuramente affidato di lì a poco.
Non ci sarebbe stato alcun intoppo, ogni cosa sarebbe filata liscia, e lei sarebbe stata salva.
Tirò la testa all'insù per guardare l'orologio e l'orlo di un pantalone a vita alta le cadde in faccia.
Era tardi, doveva darsi una mossa, altrimenti sarebbe stata in guai seri.
Chloé era in febbricitante, in queste occasioni era un suicidio farla attendere troppo.
Fortunatamente la sistemazione le stava impegnando talmente tanto tempo che Sabrina ebbe modo di concludere i compiti, evitando la catastrofe.«Finito» disse porgendole il quaderno.
«Era ora» rispose lei sbuffando.Sabrina fece per alzarsi dal pavimento, ma Chloé la bloccò immediatamente.
«Non azzardarti a lasciare i miei preziosi vestiti sparsi a terra»
«Avevi detto che...»
«Rimetti tutto a posto» la interruppe «all'istante» digrignò i denti.
«Subito» rispose la ragazza e, sospirando fra sé, ripose tutto al proprio posto mentre Chloé era rinchiusa in bagno per darsi un ultima rinfrescata prima di uscire.In cuor suo Sabrina sperava che presto o tardi la figlia del sindaco si sarebbe accorta di quanto le volesse bene, nonostante venisse spesso trattata a pesci in faccia. Sperava che l'individuo misterioso non la sopraffasse. Covava un sogno, rimanere al fianco di Chloé, accudirla e sentirle pronunciare una singola frase: ti voglio bene.
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Al parco Montsouris tirava un bel venticello invernale e Luka, seduto su una panchina, si strinse nella sua sciarpa, facendola aderire sotto il naso.
Il sole stava iniziando a calare.
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Dietro il velo
FanfictionSono passati diversi anni dalla battaglia contro il famigerato Papillon, la quale non può che essersi conclusa nel peggiore dei modi. Marinette ogni anno si ritrova a dover affrontare una triste realtà. Aiutata dal suo migliore amico Luka, e da tut...