Dream?//Shawn Mendes\\

Prologo

Forse stavo sognando o forse era un'allucinazione, ma io ci credevo. Per me era tutto vero, l'avevo vissuto.

Forse ero pazza o forse normale. Loro mi definiscono pazza, per me sono normale. Sono diversa. Solo perché non parlo, mi vesto quasi sempre di nero e non ho amici non vuol dire che io sia strana, loro manco mi parlano, giudicano e basta. Se non mi parlano loro, perché dovrei farlo io?

Prima ero felice, poi dopo quell'incidente mi sono chiusa in me stessa, dopo di che, il trasferimento in orfanotrofio è stato anche peggio. Avevo solo 10 anni quando un treno travolse l'auto dove io ed i miei genitori eravamo dentro. Quello stesso mese, solo dopo pochi giorni, gli assistenti sociali entrarono nella mia vita e mi portarono in una specie di casa dove già altri bambini e ragazzi vivevano e d'ora in poi ci avrei vissuto anche io, anche tutt'ora all'alba dei miei 17 anni. Non lo do a vedere ma la vorrei anche io una famiglia adottiva, con magari una sorella o un fratello.

I ragazzi qui non sono male, sono simpatici, con loro a volte parlo o scherzo. Le ragazze sono quasi tutte troie: si vantano per nulla, solo una mi era simpatica. Lei si chiamava Dasy, ho il suo viso ritratto nella mente, è stata come una sorella per me prima che venisse adottata. Da quel giorno non l'ho più rivista. Lei era davvero bella: capelli lunghi, ricci e biondi e gli occhi neri come la notte, un fisico da far paura al mondo. Eravamo una l'opposto dell'altra. Io ho gli occhi particolari.il destro è azzurro chiaro, quasi grigio, mentre il sinistro è verde, i miei capelli sono lunghi, lisci e castani. Quando vado a scuola uso sempre le lenti a contatto, però solo sull'occhio sinistro. Già mi vedono come "la strana" se poi venissero a sapere che ho il colore degli occhi diverso, non so che mi farebbero. Gli unici a sapere di questa mia stranezza erano Dasy e la donna che gestisce tutti i fogli degli orfani.

Mi chiamo Brooklin, ho 17 anni e questa è la mia storia.