Dream?//Shawn Mendes\\

Capitolo 3

Appena entrati dalla porta c'era un ampio salotto con le pareti beige chiaro che dava sulla sala da pranzo anch'essa beige, il tutto abbellito con qualche quadro e delle mensole. Il pavimento era di parquet abbastanza scuro, penso fosse di rovere scuro. Sulla destra, appena entrati, c'erano due poltrone di pelle nera con in mezzo un enorme divano anch'esso di pelle nera. Probabilmente su quel divano ci stavo 3 volte. La sala da pranzo era invece sulla sinistra, ampia e molto luminosa con al centro un tavolo di vetro con i bordi di legno di betulla, deduco. Le sedie erano in legno abbastanza scuro, una via di mezzo tra il colore del pavimento e del tavolo.

N:" Hey, vieni ti porto nella tua camera"
lo seguii su per le scale che portavano al primo piano e che partivano da un corridoietto la cui entrata era parallela alla porta di ingresso. Saliti al primo piano, Nash imboccò un altra rampa di scale che portava al secondo piano. Arrivati al secondo piano raggiungemmo una porta rialzata da 5/6 scalini ed entrammo. La camera che mi si presentò davanti era stupenda: una specie di mansarda interamente di legno con due enormi vetrate e un oblò sul soffitto in grado di far vedere il cielo. Le pareti erano abbastanza spoglie. Il letto era come a castello e anche quello fatto di legno.

N:"Questa sarà la tua camera provvisoria siccome abbiamo una proposta da farti, ma la saprai sta sera a cena, cioè tra circa 3 ore" disse guardando l'orologio.
N:" Ti lascio ambientare. Camera mia è questa di fronte, mentre questa a destra è quella di Hayes. Ah un'ultima cosa: non disfare la valigia, sai per quella proposta" e poi uscì

Bene. Se prima avevo ansia ora ne ho ancora di più. Perché mai non dovrei disfare la valigia? Bha quello è tutto strano ma è tenero, quindi va bene. Andai al centro della stanza e mi guardai attorno. Questo è un sogno da cui non voglio più risvegliarmi. Andai su letto e mi sdraiai con le mani incrociate sullo stomaco e con lo sguardo rivolto all'oblò, iniziai a pensare. In quell'arco di tempo pensai a tutto: a Dasy, ai ragazzi ancora da adottare, all'orfanotrofio, alla direttrice, alla mia nuova famiglia, ai cambiamenti e alla mia vita che tutto d'un tratto viene stravolta da questa favolosa notizia dell'adozione. Pensai così tanto che non mi accorsi che era già sera e che tra poco avrei scoperto la tanto attesa proposta di Nash.
Sentii bussare alla porta e acconsentii all'entrata.

H:" Brook, ho visto che ti sei messa comoda" disse sorridendomi
Io:" Si, adoro questo letto"
H:" Ne sono felice. Vieni è pronta la cena"
Scesi da letto e lo seguii giù per le scale fino in sala da pranzo dove Chad e Nash erano seduti a chiaccherare mentre Elizabeth era ancora in cucina.

N:" Eccoti finalmente!" disse con uno stupendo sorriso sulle labbra.
Presi posto di fronte a Hayes e di fianco a Nash. La cena iniziò abbastanza tranquillamente, parlando del più e del meno uscì il tanto atteso argomento.

N:" Brook, ti abbiamo già detto che io e Hayes non viviamo qui, ecco: noi viviamo con dei nostri amici che sono quasi come fratelli" disse sorridendo, poi continuò "la mia proposta è la seguente: ti va di venire a vivere anche tu con noi? So che sarebbe strano e che saresti l'unica ragazza tra 10 ragazzi, ma non c'è dubbio che ti divertirai"
All'inizio rimasi un po' spiazzata.
Io:" Oddio. . .non so che dirti" dissi imbarazzata:
N:" Noi ripartiremo domani pomeriggio, hai tempo per decidere"
E:" Brook, penso che ti divertiresti di più ad andare con loro che rimanere qui da sola" disse prendendomi una mano "non lo dico per pressarti, lo dico per te" disse sorridendomi.
Io:" Ok. . .allora va bene, verrò con voi" risposi a Nash.

La serata passò tranquillamente ed arrivò presto l'ora di andare a dormire. Mi misi in pigiama, salutai tutti e vai, nel letto a dormire e a pensare alla giornata di domani, ricca di conoscenze.