Terzo giorno di scuola.
Mi sto abituando alla routine e ai ritardi di questo autobus di linea. Esco dieci minuti prima del previsto per evitare di arrivare in ritardo e alla fermata trovo la mia nuova amica Kayla.
-Hey! Anche tu qui?-
-Ania, ma che piacere! Si, io abito nell'isolato in fondo alla via e tu?-
-io abito in quella casa!- dico indicando col dito la mia grande dimora.
-wow, deve essere bellissima. Un giorno mi auto inviterò a casa tua- disse scoppiando in una fragorosa risata.
-sarebbe bello, magari anche questo pomeriggio. I miei saranno felici di sapere che ho fatto nuove amicizie-
-io però ho un'altra idea Ania-
-idea? Quale sarebbe? Sono curiosa- dico pensando a cosa avesse escogitato Kayla.
-potremmo saltare la scuola assieme. Io e te. Hai qualche soldo a dietro?-
-soldi? A che ci servono Kayla!-
-a fare shopping! Tu non hai idea di che negozi ci siano in centro, sono una favola. Ti piaceranno vedrai.-
-non ho mai marinato la scuola, ho paura che i miei mi scoprano!- le confido.
-non ti scopriranno mai fidati, sei con me. Sono un'esperta in queste cose e falsifico le firme benissimo.-
Accetto la sua proposta anche se titubante per la paura di essere scoperta. Non avevo mai saltato la scuola, da una parte mi dispiaceva farlo, dall'altro avevo bisogno di trasgredire.
-ok accetto. Mi fido di te- le sorrisi, mi prese la mano e, non appena arrivò l'autobus, ci infilammo nei posti in fondo onde evitare che qualcuno ci riconoscesse.
-che stupide che siamo!- le sussurro ridendo.
-non vedo l'ora di arrivare.- mi dice facendomi l'occhiolino.
Dopo un quarto d'ora abbondante arrivammo a destinazione. Il centro era pieno di gente e di negozi all'ultima moda. Gucci, Versace, Chanel, Louis Vuitton e tutte le più grandi firme.
Entrammo in uno di quei favolosi negozi e iniziammo a provarci una marea di vestiti. Ero felice, anche se da un lato mi sentivo in colpa per aver saltato scuola. Sono sempre stata una persona precisa e raramente sono uscita dai miei schemi e la giornata di oggi era sicuramente un qualcosa al di fuori della mia portata. Non ero abituata.
-Kayla, quell'abito ti dona!!-
-Grazie Ania, pensavo proprio di prenderlo. Che ne dici se lo prendiamo uguale?-
Provo l'abito che a Kayla stava un incanto e, una volta indossato, esco dal camerino per farmi dar un giudizio da lei.
-wow devi assolutamente prenderlo! Ti sta meravigliosamente, guarda come ti esalta quel bel fisichetto che ti ritrovi!-
Guardo il cartellino e leggo 500 $, dove avrei trovato quei soldi?
-Hai visto quanto costa? Se pago con la carta i miei se ne accorgeranno di sicuro! Non posso permettere che accada.- le dico preoccupata.
-e chi ha detto che dobbiamo pagarlo? Dovresti vedere il mio guardaroba, metà degli abiti che sono lì dentro non li ho pagati nemmeno un centesimo e questi abiti devono essere nostri, ci penso io.-
Kayla si chiude con me nel camerino. Io mi spoglio e le cedo l'abito. Lei forza con le forbici l'anti taccheggio e infila in men che non si dica gli abiti nello zaino e, come se nulla fosse, usciamo senza pagare.
I sensi di colpa mi stavano logorando, ma la mia amica mi invita a tranquillizzarmi così cerco di sgomberare la mente dai pensieri e continuo lo shopping insieme a lei.
-dobbiamo tornare a casa prima delle 13:30 lo sai vero?-
-certo! Non vorrei mai che ci scoprissero. Facciamo un ultimo giro e poi torniamo alla fermata del bus-
-ci sto!- esclamo sorridendole.
Facciamo tappa in altri negozi e da ognuno prendiamo qualcosa. Si fanno le 13 ed i nostri zaini sono pieni zeppi di vestiti di alta moda. Facciamo una corsa mano per mano per raggiungere la fermata più vicina e saliamo sul bus di linea. Una mattinata intensa e piena di divertimento. Ringrazio Kayla per avermi invitata a passare quelle ore insieme a lei, ero stata benissimo ed era da tanto tempo che non mi divertivo in quel modo.
Sono quasi arrivata a destinazione, saluto Kayla e mi avvio verso casa.
Una volta entrata, corro velocemente su per le scale per arrivare in camera mia. Chiudo la porta a chiave e con attenzione sistemo i miei nuovi vestiti in uno spazio nascosto dell'armadio. Taglio tutte le etichette così mia madre non saprà mai dove li ho acquistati.
Mi stendo sul mio letto e ripenso alla splendida mattinata, "da rifare" ripeto tra me e me.
Mia madre rientra per la pausa pranzo. Sembra molto stanca, il lavoro la sta stancando molto ultimamente. Mi chiede com'è andata la mattinata ed io rispondo con un semplice "bene, grazie". Ci accomodiamo a tavola e mangiamo una bella insalatona mista. Chiacchieriamo del più e del meno ed io decido di dirle la novità.
-mamma, a scuola ho conosciuto una ragazza molto simpatica sai?-
Lei mi sorride. Sembra veramente felice per me.
-come si chiama?-
-si chiama Kayla, mamma. Abita nell'isolato in fondo alla via. Non siamo molto distanti, anzi.-
-un giorno di questi mi farebbe piacere che la portassi a casa, anche tuo padre sono certa sarebbe felice di conoscerla.-
-pensavo di invitarla questo pomeriggio per studiare.-
-penso sia un'ottima idea Ania- mi dice sorridendomi.
-grazie mamma, ora le scrivo un messaggio per invitarla.- dico stringendo forte a me mia mamma. Mi mancavano i nostri abbracci ed ero felice di aver avuto questo momento con lei. Non parlavamo da tanto, troppo tempo e ne sentivo il bisogno.
Mando immediatamente l'sms a Kayla che mi risponde con un "certo, ci vediamo alle 16:00". Sono così felice di aver una nuova amica.
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Salvami. Adolescenza, bullismo e amore.
KurzgeschichtenQuesta è la storia di Ania la nostra giovane protagonista che, durante il periodo cruciale dell'adolescenza, si iscrive al primo ginnasio di liceo classico. Le aspettative dei genitori sono altissime nei suoi confronti e la ragazza dovrà destreggiar...