Alice. Che ragazza strana.
Ania aveva l'intenzione di scoprire qualcosa in più su di lei.
Il giorno seguente si presentò a scuola cercando di ignorare gli sguardi provocatori dei compagni di classe e si sedette al suo solito posto.
La campanella suonò.
Di Alice nemmeno l'ombra.
Ania era impaziente di incontrarla ma cominció a rassegnarsi all'idea che quel giorno non l'avrebbe vista.
La lezione di matematica iniziò e, con scarsa attenzione, la ragazza cercò di far passare il tempo pasticciando sulla sua agenda che teneva sempre con sé nella tasca esterna dello zaino. Al suo interno schizzi di ogni genere e pensieri scritti e buttati giù sul momento in preda alle emozioni.
Finalmente la campanella suonò e, durante lo stacco tra le due ore, Ania si isoló nell'angolino tra il banco e il muro pieno zeppo di cartelloni e cartine geografiche. Pochi istanti dopo ecco sbucare Alice in preda alla fretta e col fiatone. Si sedette accanto alla sua compagna di banco cercando di sistemarsi le ciocche di capelli scombinati dal venticello che tirava.
-Alice! Alla buon'ora-
-Ania, buongiorno mi stavi aspettando?- le chiese sorridendo.
-Mi stavo chiedendo se non fossi stata rapita dagli alieni-
-Addirittura! Guardi troppi telefilm mi sa-
Ania subito le sorrise e le chiese come mai fosse così in ritardo visto la sua impeccabile puntualità.
-Ho avuto qualche problema in famiglia che mi ha fatto tardare, nulla di eclatante. Ora sono qui ed è questo quello che conta.-
-Alice lo so ci conosciamo da pochissimo ma se avessi bisogno di una persona con cui parlare sono qui.-
-non preoccuparti va tutto benissimo-
-sicura?-
-certamente! Dubiti?- disse facendole l'occhiolino e poi riprese a parlare.
-in realtà qualcosa che potresti fare per me ci sarebbe-
-e cosa potrei fare?-
-qualcosa mi dice che sei brava a disegnare-
-scusa Alice ma non ti seguo-
-li ho visti i tuoi schizzi su quella agenda. Non fai altro quando ti annoi.-
-si ma cosa c'entrano la mia agenda e i miei disegni?-
-potrebbero essermi utile perché mi serve urgentemente una firma ben fatta per l'entrata posticipata ed io sono negata. Ti prego aiutami.-
-tutto questo giro di parole per una firma? Ok va bene, dammi il libretto e ci penso io.-
Ania prese spunto dalla firma della madre di Alice e in quattro e quattrotto la riprodusse fedelmente.
-ecco fatto!-
-Ania sei un mito, grazie!-
Nel mentre ecco il cellulare della ragazza vibrare nella tasca dei jeans a vita bassa. Abbassò lo sguardo e sbloccando il telefono vide che era un messaggio di Nikolas che la informava di esser rimasto a casa con l'influenza. Quel giorno non si sarebbero visti nell'intervallo ma sicuramente lei sarebbe andata a fargli visita per controllare il suo stato di salute. In fondo ci teneva molto a lui.
Le ore passarono e gli insegnanti non dubitarono della firma falsa sul libretto di Alice.
-Lo sai che dovrai spiegarmi come mai ti sia servito il mio aiuto per la firma vero?-
-Ania, semplicemente non sono brava a falsificarle e mi servivano le tue manine magiche-
-come mai non hanno potuto fartela i tuoi?-
-Ero di fretta e mi sono dimenticata-
Ania finge di crederle. Pensava ci fosse qualcos'altro di più importante sotto questa storia, se lo sentiva ma forse stava semplicemente ingigantendo una cosa inesistente. Alice le interessava ogni giorno di più. Sembrava una brava ragazza. Brava quanto misteriosa.
STAI LEGGENDO
Salvami. Adolescenza, bullismo e amore.
القصة القصيرةQuesta è la storia di Ania la nostra giovane protagonista che, durante il periodo cruciale dell'adolescenza, si iscrive al primo ginnasio di liceo classico. Le aspettative dei genitori sono altissime nei suoi confronti e la ragazza dovrà destreggiar...