t h i r t e e n

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Chloe pov's
Ero nella mia stanza da qualche ora e mi stavo letteralmente annoiando, che strano, così mi misi a guardare i social e YouTube. Mentre ero presa nel guardare Instagram qualcuno bussa alla mia porta. Decido di aprire e con mia sorpresa trovo Joel.
"hey" lo salutai.
"hey, ciao ehm.. Mi domandavo se non avevi nulla da fare e beh se volevi venire in piscina con me.." propose lui.
Era piuttosto imbarazzato mentre parlava e ciò mi fece sorridere.
"si, va bene, mi cambio e arrivo" confermai.
"ok ti aspetto fuori" disse lui.
Mi sorrise e chiusi la porta. Mi preparai di fretta, misi il mio nuovo costume bianco, un vestito da spiaggia, le ciabatte e mi raccolsi i capelli in uno chignon spettinato. L'idea di passare del tempo con Joel mi rese molto felice, con lui mi trovo bene e ha il potere di farmi ridere ad ogni cosa che dice.
Prendo la borsa con il necessario, la chiave della camera ed esco di fretta. Entro in ascensore e arrivo nella hall dove c'è il messicano ad attendermi. Gli sorrido e ci dirigiamo in piscina insieme. Posizioniamo i teli sulle sdraio ed io mi levo il vestito per iniziare a mettermi la protezione e nel frattempo Joel che mi fissa e si morde il labbro, arrossisco e lui distoglie lo sguardo ed inizia a levarsi la maglietta. Non ho potuto fare a meno di notare i suoi addominali appena accennati.
"aspetta ti aiuto" disse lui.
Dice nell'intento di aiutarmi a mettere la crema sulla schiena.
Rispondo un timido "grazie" e lui fa "figurati". Ci sediamo a bordo piscina e iniziamo a parlare del più e del meno. Io gli racconto del mio lavoro e lui del suo. "Quindi fai la manager nell'azienda di tuo padre" dice, "si, mi piace molto e poi mi porta a viaggiare spesso" rispondo. "Anche noi viaggiamo spesso ma non ho mai il tempo di soffermarmi a vedere le città in cui mi trovo" dice con un po' di malinconia, "tu sei messicano giusto?" chiedo. "si, sono nato negli Stati Uniti ma sono messicano, ho sempre vissuto li con la mia famiglia" risponde, "mi piace il Messico, vorrei visitarlo uno di questi giorni" dico. "allora ti farò da accompagnatore personale!" ride. "che onore! Joel Pimentel come accompagnatore personale!" enfatizzo, ride e mi schizza dell'acqua addosso. La mia pelle diventa ruvida al contatto con l'acqua e una folata di vento mi fa rabbrividire. Ricambio il gesto e da lì inizia una guerra che finisce con Joel in acqua spinto da me. Appena riemerge si sistema i capelli all'indietro, mi guarda e si avvicina mentre io ero ancora seduta a bordo piscina. Mi sussurra "te la faccio pagare" e di colpo mi fa scivolare in acqua. Appena riemergo gli schizzo dell'acqua e gli urlo "cretino" si mette a ridere e mi afferra per i fianchi, si avvicina sempre di più al mio viso, le nostre labbra sono sempre più vicine tanto che riesco a sentire il suo respiro sulle labbra. A rompere quel contatto è la voce di Erick che urla da bordo piscina "eh bravo joelito!!" e tutti ridono. Mi volto e vedo mia sorella, Erick, Rich, Chris e Zab. Io e Joel ci stacchiamo e usciamo dall'acqua. Il messicano si va ad asciugare senza dire nulla, io invece mi avvicino a Erick nell'intento di buttarlo in acqua.
"ahia si mette male" annunciò Rich.
"attento cubano perché mia sorella fa sul serio" disse Alya.
"già mai provocarla" confermò Chris.
Dopo di ciò Erick finisce in acqua completamente vestito. Sono soddisfatta del mio lavoro, ha rovinato il mio momento insieme a Joel.
"di nuovo!! È la seconda volta oggi! Mi ero appena asciugato!!" si lamentò lui.
"ti sta bene ahahahah" rise Alya.
Tutti si fanno una grossa risata. Mi guardo attorno ma non vedo più lui, dove sarà andato? Così mi sorge spontaneo chiedere "ma Joel dov'è andato?" nessuno sa dove sia. Forse sarà tornato in stanza, in ogni caso ha dimenticato il telefono qui, perciò lo prendo e glielo vado a riportare.
Entro in ascensore e arrivo al nostro piano, percorro il corridoio fino alla sua camera, leggo " 721" e busso. Subito dopo mi apre a torso nudo, con solo un asciugamano addosso.
"ehm.. Avevi dimenticato il cellulare" dissi.
Glielo do e lui lo afferra.
"ah grazie mille" ringrazia lui.
Sorride, faccio per andarmene quando mi afferra per il braccio e mi attira a sé. Le nostre labbra sono di nuovo quasi l'una contro l'altra e di nuovo provo quella sensazione di brivido lungo la schiena. Pochi secondi dopo le sue labbra sono definitivamente sulle mie.

𝐏𝐚𝐫𝐚 𝐄𝐧𝐚𝐦𝐨𝐫𝐚𝐫𝐭𝐞 || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora