Andrea pov
Segnai di nuovo. Esultai senza felicità. Feci un sorriso che non sembrasse troppo forzato alle telecamere. Pensai a quello che avrei subito quando sarei tornato a casa. Rabbrividii. Sperai che Giovanni mi credesse. Era la mia ultima chance.
Giovanni pov
Per la prima volta da quando lo avevo consciuto non andai a vedere una sua partita per andare a denunciare quel bastardo. I poliziotti dissero che sarebbero andati quel pomeriggio a controllare la casa. Ringraziammo. Quel pomeriggio andammo con loro, e trovammo Andrea che piangeva sotto quel lurido mostro. Mentre le forze dell'ordine ammanettavano il bastardo io porsi ad Andrea i suoi boxer e una sua maglietta, per poi prenderlo, singhiozzante, tra le mie braccia, accarezzandolo e lasciandogli leggeri baci sulla testa, finchè non si addormentò immerso nel mio abbraccio, stremato. Io sorrisi, lo sollevai da terra e, facendo attenzione a non svegliarlo, lo appoggiai delicatamente sul letto, per poi iniziare a riordinare la casa, che era un vero porcile, mentre preparavo una torta con del the per quando si sarebbe svegliato.
°due ore dopo°
Andrea pov
Mi svegliai, e subito notai che non avevo la mia "guardia del corpo" a fissarmi. Stranito mi alzai dal letto, ma appena fui in piedi il ricordo si tutto ciò che era successo le ore prima mi colpì violentemente. Giovanni. Giovanni mi aveva salvato. Giovanni. Il mio nemico per antonomasia. Giovanni.
Spaventato che mi avesse abbandonato in quella casa che in quel momento più che mai mi era sembrata immensa mi misi a cercarlo in ogni stanza, fino a trovarlo in cucina, intento a sfornare una torta che aveva un aspetto delizioso. Appena notò la mia presenza si girò e mi sorrise, dicendomi "vuoi mangiare una fetta di torta?". Lì capii che non potevo fare a meno della sua presenza nella mia vita, chiunque se ne sarebbe andato, lui no, lui era rimasto a darmi tutto il supporto di cui avevo bisogno. Ma non potevo avvicinarmi troppo a qualcuno. Non più. Non avrei fatto lo stesso errore due volte. Annuii e mi sedetti e, mentre mangiavo, gli raccontai nei dettagli ciò che mi era successo. Lui più volte dimostrò stupore e rabbia nel corso del mio racconto, ma non mi interruppe. Decidemmo così che l'indomani saremmo andati a denunciare il suo allenatore alla polizia. Lui si stava alzando per tornare a casa, ma io lo abbracciai, chiedendogli di restare con me. Lui annuì, e si mosse per andare a dormire sul divano, ma io non glielo permisi, trascinandolo con me in camera mia e buttandomi sul letto abbracciandolo. Lui capì le mie intenzioni, mi augurò la buona notte e si assopì abbracciato a me, e qualche minuto dopo anche io caddi bel mondo dei sogni.
~spazio autrice~
Ecco il capitolo, godetevelo perché domani parto con gli scout dopo la scuola per il campo di pasqua e perciò non potrò pubblicare fino a pasqua. Questo capitolo probabilemnte è stato il preferito di molti, ma a malincuore vi annuncio che dpvrebbero mancare teoricamente 3 capitoli alla fine di questa storia.
Ele
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Love on the football camp
ФанфикAndrea e Giovanni sono gli attaccanti di punta rispettivamente della Juventus e del Torino. Appena si vedono entrano subito in competizione, ma pian piano i loro sentimenti cambieranno....