Speciale 2

163 17 4
                                    

Andrea pov
Mi sveglio abbastanza presto, appena un quarto d'ora prima che la sveglia suoni. Oggi accompagnerò Giovanni in un momento molto importante, infatti prenderà parte alla celebrazione di Superga per la prima volta come capitano della squadra. È molto agitato, sa perfettamente che quello sarà un momento molto importante, per la squadra e per i tifosi. Arrivammo in men che non si dica, e io presi posto tra gli ospiti, ma solo dopo averlo baciato sulle labbra e avregli sussurrato "qualsiasi cosa accada io sono fiero di te, e sempre lo sarò". Lui mi sorrise, e prese posto tra i suoi compagni di squadra. Il presidente iniziò a leggere i nomi dei caduti davanti alle lapidi al cimitero monumentale "il 4 maggio persero la vita nell'incidente aereo di Superga i giocatori Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Giulio Schubert e gli allenatori Egri Erbstein, Leslie Levesley, il massaggiatore Ottavio Cortina con i dirigenti Arnaldo Agnisetta, Andrea Bonaiuti ed Ippolito Civalleri. A loro il nostro rispetto" (tengo a precisare che questi sono i VERI caduti , non li ho inventati io) poi ci fu la messa al Duomo, il canto commemorativo (quello che c'è sopra) e il saluto, in cui ognuno dei giocatori e del team del Torino posò una rosa rossa sulla tomba del giocatore del suo stesso ruolo, mentre Giovanni posò un intero mazzo di rose rosse con al centro una nera. Tornammo a casa, e vidi Giovanni con lo sguardo pieno di aspettativa, voleva sapere come fosse andato. Io chiusi la porta e gli dissi "amore mio, sei stato bravissimo, vieni qui" lui sgranò i suoi bellissimi occhi azzurri e mi chiese "davvero? Perché devo avvicinarmi?" Mi guarfò con aria innocente, e io gli risposi guardandolo con aria maliziosa "ma per ricevere il tuo premio, tesoro mio" mi avvicinai a lui, baciandolo e spingendolo delicatamente ma non troppo verso la camera da letto e, successivamente, sul letto stesso, iniziando a coprlirlo di dolci baci. Lui fece per ribaltare la situazione e iniziare il mio turno, ma io non glielo permisi "goditi il tuo premio, amore" lui mi guardò con un misto d'innocenza e lussuria che mi fece andare fuori di testa, e ripresi a baciarlo, dando inizio a una notte piena di amore non proprio casto.
~spazio autrice~
Ci sono riuscita! Preciso che la celebrazione non si svolge così, ma c'è solo la messa al Duomo e la canzone, che però cantano i tifosi, quindi basta tenevo solo a precisare questa cosa. Sono distrutta, essendo appena tornata dal salone del libro, adesso sto ancora mezz'oretta al cellularee poi dormo, che domani ho versione di greco alle prime due ore 😣
Tra un po' arriverà un sequel...
Ele

Love on the football campDove le storie prendono vita. Scoprilo ora