Capitolo 16

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Giovanni pov
Mi svegliai il giorno successivo e, dopo essermi lavato e vestito, mi avviai verso la casa del mio allenatore, bisognoso di risposte. Mi aprì, e mi invitò ad entrare. Vidi l'allenatore della Juventus seduto sul divano, ma appena prima che potessi aprire la bocca per salutarlo o insultarlo, il campanello suonò di nuovo, e questa volta fu Andrea a spuntare dalla porta. Ci sedemmo tutti intorno al tavolino di vetro, ma nessuno fiatò, almeno finchè Andrea non disse "Credo di meritare delle spiegazioni, così come Giovanni" Edoardo (che è l'allenatore della Juve , mentre quello del Torino si chiama Riccardo) si schiarì la voce e iniziò a raccontare "Come voi sapete io non ho sempre allenato, anzi, per un lungo periodo ho giocato come punta destra per la Juventus." Io e Andrea annuimmo, senza capire dove volesse andare a parare (XD sono troppo divertente) con questa premessa. "Quello che non sapete è che io in quel periodo mi frequentavo con un giocatore del Napoli, si chiamava Hermanno, che però non mi amava davvero, infatti mi usò solo per scoprire tutte le tattiche della mia squadra con la scusa della fiducia reciproca. Io ti volevo proteggere da ciò, Andrea, perciò ti ho affiancato Bob. Non sapevo che fosse diventato così, eravamo amici, io giocavo e lui faceva il porta-borraccie" si fermò per bere un po' del the che aveva davanti, poi continuò "Solo recentemente ho capito che l'amore può essere anche ricambiato, grazie a Riccardo" strinse la mano al mio allenatore, e dopo un po' li lasciammo da soli.
Uscimmo da quella casa, e andammo in un parco a caso. Ci sedemmo su una panchina poco distante dalla strada, e restammo in silenzio per un periodo di tempo che a me sembrò eterno, silenzio che venne spezzato da Andrea che disse "immagino che adesso non serva più a niente portarlo in questura" sul mio volto fece capolino un minuscolo sorriso, mentre dissi "già". Lui si alzò e disse "forse è meglio che vada" io però scattai in piedi e dissi "no, dai, resta. Resta con me."
Andrea pov
Io scossi la testa, per poi incontrare accidentalmente il suo sguardo. Non so cosa pensò, ma sono certo che vide la mia paura riflessa nei miei occhi, perché spalancò leggermente i suoi, per poi dire "Ho capito. Tu hai paura. Paura di me. Ma perché. PERCHÉ! PERCHÈ? NON TI FATTO NIENTE DI MALE! PERCHÉ! perchè?" L'ultima parte la sussurrò quando cadde a terra, singhiozzando. Dovetti ricorrere a tutta la mia forza di volontà per non prenderlo tra le mie braccia, ma dopo una lunga lotta tra me e me mi mandai a fanculo e lo abbracciai. Quando smise di piangere mi stacca, e lui mi chiese "perchè Andrea?" Io alzai lo sguardo al cielo e dissi "è complicato" lui disse "sai che ti puoi fidare di me, vero?" A quel punto mi mandai a fanculo per la seconda volta nel raggio di pochi minuti, e iniziai a raccontare ciò che più avevo tenuto segreto in tutta la mia vita "Mia mamma era una puttana che si drogava, e mi odiava. Fin da piccolissimo mi picchiava, forte. L'unico che mi voleva bene era mio padre, che quando io avevo tre anni divorziò con quella troia e ottenne la mia custodia. Vissi i tre anni migliori della mia vita. Poi tornammo da lei, e io non seppi il perché di questa azione finchè non me lo disse lei, esattamente sei mesi dopo. Sei mesi dopo lei uccise mio padre perché, sotto effetto del LSD lo scambiò per me. Il giorno dopo, tornata lucida disse che aveva ricattato mio papà per ottenere i soldi per vivere e per la droga, altrimenti mi avrebbe ucciso. Lo disse ridendo, e successivamente ricominciò a picchiarmi. Sei mesi dopo, alla prima occasione, scappai. Vagai per due settimane per strada, facendo l'elemosina e mangiando dalla spazzatura, finchè mi trovarono e mi portarono in un orfanotrofio, ne girai diversi finchè, all'età di 15 anni feci un provino per entrare negli under 21 della Juventus. Il resto è solo la mia carriera. Dopo ciò che ho passato non mi sono più avvicinato sentimentalmente a una persona" (TENGO A PRECISARE CHE NON HO NIENTE CONTRO LA MAMMA DI CAMPER, NON VOGLIO ROTTURE DI COGLIONI GRAZIE) Giovanni pov
calde lacrime avevano inziato a solcargi le guance, e questa volta fui io a prenderlo tra le mie braccia accarezzandolo e rassicurandolo con parole dolci. Quando si fu calmato un pochino presi il suo volto tra le mie mani e lo alzai, costringendolo a guardarmi fisso negli occhi "Andrea, guardami. Io non ti lascerò. Mai. Mai." Lui mi guardò spaesato, per poi chiudere gli occhi e baciarmi do botto. Io rimasi un secondo interdetto, per poi ricambiare quel bacio che mi mostrò il paradiso.
~spazio autrice~
Madonna santa, scrivere questo capitolo è stato un parto, ma alla fine ce l'ho fatta. MiticotrioGioClaEli era o no un capitolo strong😂?
Questo è il più lungo che io abbia mai scritto, infatti ci ho messo *va a controllare* 6 giorni. Ad ogni modo, ho appena finito scuola, e stiamo facendo economia, perciò mi sento troppo un'azionista in questo momento😂 Volevo inoltre avvisarvi che il prossimo capitolo sarà l'epilogo

DESCLAIMER PER NON AVERE ROTTURE DI COGLIONI: NON HO NULLA CONTRO LA MAMMA DI CAMPER, E' TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE AI FINI DELLA TRAMA. GRAZIE PREGO CIAO. 
Ele

Love on the football campDove le storie prendono vita. Scoprilo ora