Capitolo 5

231 16 4
                                    

Andrea pov

Un altro giorno, un altro weekend, un'altra partita e per giunta giocavamo contro il Napoli, la terza squadra del campionato, insomma non dovevamo ne sottovalutarla ne sconcentrarci. Il coach venne da noi facendoci il solito discorso motivazionale, sempre il solito da quando il nostro ex allenatore era andato in pensione, e per fortuna aggiungerei, quella cariatide stava antipatica a tutta la squadra.
Una volta finito il suo discorso ci avviammo all'entrata del campo, mentre le urla dei tifosi si facevano sempre più forti. Entrammo in campo, e come sempre la luce del sole ci abbagliò momentaneamente; durante l'inno ( chissene se non c'è nelle partite di campionato) i miei occhi iniziarono a vagare tra le tribune, aspettandomi, come sempre, di trovare tifosi scalmanati di cui tre secondi dopo mi sarei dimenticato, ma quel giorno fu diverso, perché i miei occhi caddero sulla tribuna d'onore, ed in particolare su tre figure, di cui una di loro a me molto nota: Giovanni, che sorrideva radioso sventolando una bandierina bianca e nera, seduto tra due figure che sembravano a metà tra l'annoiato e il basito per trovarsi in quella situazione. Mi resi conto solo successivamente che erano Sascha Burci e Stefano Lepri, perché me lo disse Giova successivamente. Il mio cervello era indeciso se concentrarsi solo ed esclusivamente su di lui, il che mi fece riflettere su quanto lui fosse diventato importante per me, oppure concentrarmi appieno sulla partita perché sia lui sia i suoi amici si rendessero conto su quanto fossi... speciale? Importante? Mi resi conto fin da subito che non era così. La partita iniziò ed io decisi di concentrarmi sulla partita per dimostrare la mia forza? Neanche. Comunque giocai mettendoci uno slancio che non ci mettevo da quando... NO! NON DEVO PENSARCI! NON VOGLIO PIANGERE DI NUOVO!
Asciugai velocemente la lacrima che era scesa repentina dalla mia palpebra, bagnandomi leggermente la guancia destra.
Vincemmo 7 a zero, con due mie triplette. Mi accorsi con sorpresa che non solo Giovanni esultava ai miei goal, ma anche i suoi amici dopo un paio di azioni iniziarono anche liro a gioire per me e la mia squadra.
Ma nè io nè lui ci eravamo soffermati a pensare alle conseguenze che le nostre azioni avrebbero portato...
~spazio autrice~
Ha sbagliato a pubblicarmi il capitolo, nel dubbio lo ripubblico

Ele

Love on the football campDove le storie prendono vita. Scoprilo ora