Mercoledì 17 Aprile 2019
Caro diario,
ho toccato il fondo.
Ho promesso che avrei continuato a lottare, anche se fossi rimasta totalmente sola.
Mi ero promessa che sarei riuscita a essere felice, che avrei vinto la guerra una volta e per tutte.
Ho provato a scaldare il mio cuore, ad aprirlo, ma è chiuso a chiave con un catenaccio arrugginito.
Ho provato a riaprire gli occhi, ma non serve a niente, vedo sempre allo stesso modo.
Mi è stato detto che in ogni muro c'è una porta, ma tutti i varchi da cui sono passata me li sono costruiti a testate.
E ora sono solo tanto stanca, caro diario.
La mia anima è un ammasso di errori, la mia testa è un coltello capace di ridurmi in pezzi.
Non posso contare su niente e nessuno, non posso fidarmi, non riesco a fidarmi ; forse ho tanto bisogno di un abbraccio, forse no.
Non ho consapevolezza di chi sono e cosa penso realmente, è tutto distorto dalla mia mente.
La mia percezione del mondo, della mia vita e di me stessa, è deforme. O forse, informe.
Annego nella paura, soffoco nel vuoto.
Ho quasi diciannove anni, e solo ora mi sto rendendo conto del mondo che mi circonda.
Un mondo che mi fa paura.
Un mondo di cui non mi sento minimamente parte.
Ho toccato il fondo, perché non ho più voglia di sentirmene parte.
