𝑩𝒊𝒈 𝒈𝒊𝒓𝒍𝒔 𝒄𝒓𝒚 𝒘𝒉𝒆𝒏 𝒕𝒉𝒆𝒊𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 𝒊𝒔 𝒃𝒓𝒆𝒂𝒌𝒊𝒏𝒈.

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Quel momento, quella sensazione.
Quando pensi di avere un mucchio di idee da buttar giù su carta e, quando prendi il foglio e la penna, la tua mente si svuota.
Quando hai bisogno di sfogarti ma le lacrime non escono.
Quando vorresti far uscire tutto il tuo dolore parlando con qualcuno, ma non appena apri bocca ti accorgi che non serve a niente.
E allora il dolore lo fai uscire nel modo più sbagliato, per poi realizzare che nemmeno quello è servito realmente a qualcosa.
Quando il tuo cuore è ormai chiuso e vuoto, ma la tua mente sta esplodendo di pensieri.
Sì, quando non riesci più a seguire il tuo cuore e dai retta solo al veleno che la tua testa ti inietta nell'anima.
Quando passi davanti a uno specchio e volti il capo.
Quando ti stanchi.
Quando ti stanchi delle situazioni che si ripetono, come un cucchiaio che rimesta sempre nella stessa pentola, nello stesso verso.
Quando ti stanchi di essere forte, o almeno, di indossare quella maschera che convince il mondo che tu lo sia.
Perchè in realtà tu sei fragile, tu sei fragile come un bicchiere di vetro, come un vaso di terracotta, come un taglio aperto.
Sei vulnerabile, delicata, basta poco per ferirti.
A volte piangi senza motivo, a volte piangi per talmente tante ragioni che non riesci a ricordarne una.
E desideri ogni giorno di tornare bambina, ai tempi in cui credevi che la vita girasse attorno a te, ai tempi in cui non ti importava di come stavano i pantaloni verdi con le scarpe rosa, ai tempi in cui guardavi la tua pancia rotonda dopo aver mangiato, la sfioravi e ridevi. Ai tempi in cui le cene in famiglia erano la cosa più bella e ti si illuminavano gli occhi quando mamma e papà alla fine si davano un bacio.
Ai tempi in cui le vacanze erano la cosa più bella del mondo e papà immortalava tutti i momenti più belli con la macchina fotografica.
Ora sfogli quegli album impolverati, sospiri osservando quella fotografia in cui sorridete tutti insieme, abbracciati.
E magari ti scende pure una lacrima.
Daresti tutto per poter tornare indietro, vero? Ora le cose sono diverse, non sorridete più, tu non sei più al centro di tutto, non ridi più quando mangi e ti sfiori la pancia, le cene in famiglia sono diventate un tormento e da anni tutto quello che riesci a sentire sono grida e pianti, non più risate felici. La macchina fotografica è riposta nel suo scatolo da così tanto tempo che a stento ricordate di possederla.
Sei cresciuta, hai imparato che mamma e papà non sono infallibili e non possono salvarti.
Devi essere tu a farlo, ma da sola non ce la fai, e le tue cicatrici ne sono la prova concreta.

Sei sensibile, la tua anima è delicata più della tua pelle.
O forse, è la tua pelle che è più delicata della tua anima.

Peace after storm. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora