I'll stay awake, 'cause the dark's not taking prisoners tonight.

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27/09/14

Caro diario,
la scuola è cominciata da poco più di una settimana e per ora fila tutto liscio.
Più o meno. O forse meno.
Voglio dire, è tutto okay, ma potrebbe andare meglio.
Potrebbe anche andare peggio, è vero, ma io non voglio pensarci.
Hai presente quando tutto è appena cominciato ma improvvisamente non hai più la voglia di affrontarlo perché ti senti già stanco? Ecco.
Eppure non riesco a dormire.
La notte non mi porta consiglio ma solo brutti sogni, come se mi mettesse in una gabbia dalla quale non potrò uscire fino alla mattina dopo.
E io non voglio sentirmi tra le sbarre per 8 lunghissime ore rinchiusa in un incubo che sembra non finire mai.
Preferisco passare la notte sveglia a fissare il soffitto, o a leggere un libro, o a sfogliare i vecchi album di foto che odorano di antico della mia famiglia.
In questo momento, mentre ti scrivo, sto guardando una foto lievemente sbiadita di una piccola me seduta su un passeggino, ridevo felice e spensierata con un cono gelato al cioccolato in mano.
Avevo sì e no 3 anni, o non so di preciso. A volte mi chiedo perché si debba crescere.
Non sarebbe molto meglio restare bambini tutta la vita?
Niente scuola, niente prof, niente interrogazioni, niente responsabilità.
E soprattutto, niente notti passate con gli occhi aperti.
Ora, mio caro diario, provo a dormire perché domani dovrò andare a scuola e, anche se preferirei continuare a scriverti, a malincuore mi sotterro sotto le lenzuola.

Peace after storm. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora