-"Eccola Tom!"
Sorride leggermente
-" Mi stupisci ogni volta di più Devins"
Confessa freddo.
-" Qui dice che gli ingredienti sono:
-Mosche Crisopa
- Sanguisughe
-Lunaria (raccolta con la luna piena)
-Centinodia
-Polvere di corno di Bicorno
-Pelle tritata di Girilacco
-Capello
-Formicaleoni
-Erba Fondente
E che la consistenza possa dare inizialmente senza capello un ideale simile al normale fango."
Inarca un sopracciglio.
-" Posso procurarmi subito tutti gli ingredienti tranne la Lunaria,ma per tua fortuna la luna piena ci sarà proprio stasera."
Rifletto un secondo.
-" Ma non si può uscire dopo il coprifuoco, infrangeremo delle regole."
Socchiude la bocca disinteressato
-"Perché parli al plurale non ho mai detto che siamo una squadra. Io rimedio tutti gli altri ingredienti tu devi solo raccogliere una Lunaria."
Inizio a tremare per la rabbia.
-" Va bene prenderò quella stupida Lunaria arrangiandomi da sola maestrino!" Mi alzo senza neanche mettere a posto il mio libro e inizio a camminare a passo sostenuto.
È così insopportabile me ne torno immediatamente indietro non posso finire questa missione.
-" Caput Dragonis!"-
Salgo le scale, spalanco la porta del dormitorio femminile completamente vuoto e mi butto sul mio letto a pancia in su. Estraggo la bacchetta;
-" Avis!"
Dei graziosi uccellini iniziano a svolazzare per l'intera stanza per tenermi compagnia.
Una lacrima luminosa mi riga di netto il viso. Non ho mai capito perché mi capitasse questo o da chi lo avessi ereditato ma l'unica cosa certa, e in questo momento del tutto inopportuna, è che avviene solo quando piango per qualcuno o qualcosa di cui mi importa nel profondo.
In stanza entra la mia amica del tutto immobilizzata dalla scena.
-"Cos'hai sulla faccia?!"
-" Sto solo piangendo. Mi capita a volte di avere lacrime luminose."
Si avvicina lentamente e si siede accanto al mio volto.
-" Tu lacrimi luce di stelle, anche mia madre aveva questa particolarità."
-" Ed è una cosa strana o brutta da mostrare?"
-" No. Ti rende rara e più sensibile di tutti gli altri."
Sbatte più volte gli occhi e poi continua a parlare.
-" Prova a schiantare quegli uccelli contro il muro senza l'uso della bacchetta."
Mi metto seduta e incrocio le gambe.
-" Oppugno!"
I volatili si allineano uno dietro l'altro ed iniziano a dirigersi ad alta velocità verso la parete schiantandosi e svanendo. Tonia guarda la scena soddisfatta.
-" Anche mia mamma ci riusciva. Era una strega grandiosa e potente!"
Abbasso lo sguardo.
-" Wow!"
-" Ma cosa ti ha fatto piangere?" Domanda mettendo una mano sulla mia spalla.
La guardo negli occhi e dalla mia bocca escono solo tre lettere
-" Tom".
Si congela di colpo.
-" Come? Le lacrime di stelle escono solo se.."
-" Non aggiungere altro!" Esclamo interrompendola.
-" Sei troppo sensibile per uno come lui Sky. Ti ferirá."
La abbraccio forte e un'altra lacrima luminosa inizia a scendere dal mio occhio destro. Se è in grado di farmi questo solo per la scemenza di prima la questione si manifesterà più ardua del previsto. Interrompo il lungo abbraccio.
-" Vado un attimo da mio zio."
Tonia annuisce senza parlare.
Mi alzo di scatto e inizio a correre velocemente per tutto il castello. Ultimamente mi sembra che andare di fretta sia diventato il mio stile di vita. Arrivo davanti l'aula di trasfigurazione e vedo Silente uscire dalla porta un secondo dopo.
-" Si Sky."
-" Ciao Zio! Il profess.."
Mi interrompe alzando l'indice destro fino a sopra la mia bocca.
-" La Lunaria puoi cercarla all'estremità della foresta proibita stanotte. Ma fai molta attenzione e usa le tue abilità con cautela."
Un colpo di bacchetta e un foglio appare nella taschina della mia gonna.
-" Ora devo andare. Ci vediamo a pranzo Skylar!"
Abituata ormai da sempre al suo essere così onnisciente su quasi tutto quello che accade mi esento dall'assumere un comportamento stupito. Trascino fuori il foglietto e noto che è un permesso di uscita dopo l'orario di coprifuoco per la coltura di un ingrediente per uso didattico.
Sorrido soddisfatta e avendo ancora venti minuti di libertà prima del pranzo decido di passarli in tutta tranquillità vagando per il castello.
Passo dopo passo arrivo alla scalinata del piano ovest.
Inizio ad osservare una bambina sorridente in un quadro; è molto graziosa, ha due occhi azzurri come il mare e il cielo messi insieme e capelli lunghi e Bruni come la notte.
Le scale sono isolate. Scendo il primo gradino,il secondo, il terzo poi faccio una giravolta e do vita ad un ballo classico. Muovere il corpo e ballare mi ha sempre aiutata nei momenti difficili. Un brivido mi percorre lungo tutte le gambe e continuo sempre con più energia.
Mi immagino ai piedi un paio di scarpette rosa e capelli raccolti.
Concentro le mie forze e cerco di lasciar fluire quel brivido che mi coccola sempre più. Elevo un braccio e lo lascio scorrere per tutto il corpo fino a toccare il pavimento.
Sospiro. Chiudo gli occhi e mi rialzo.
Li apro e sono magicamente come desideravo.
Continuo la mia danza e lascio andare ogni brutto pensiero e preoccupazione. Mi alzo sulle punte e inizio a girare su me stessa. Giro, giro e giro ancora. Mi sento bene, felice;me stessa, la parte più nascosta e fragile. Scendo altri scalini, faccio svanire il mio abbigliamento da ballerina con la bacchetta stavolta non avendo più molte energie e comincio a osservare ogni quadro sfiorando le cornici di quelli più bassi.
Amo la magia e questo posto.
-" Miss Devins!" Una voce maschile rimbomba dietro di me.
Mi volto e trovo il preside Dippet.
-" Buongiorno professore,stavo solo ammirando questi quadri."
Non capisco cosa ci sia di male dato il suo tono di voce marcato.
-" È ora di pranzo, perché lei è qui?"
Non mi ero resa conto dell'orario.
-" Mi scusi, avevo perso la cognizione del tempo."
Salgo gli scalini e mi dirigo alla sala grande.
Prendo posto vicino a Tonia e metto una mano in fronte.
-" Sky. Devi mangiare qualcosa."
Scuoto il capo.
-" Ti sta guardando."
Alzo gli occhi ed effettivamente era vero. Tengo lo sguardo fisso, non voglio abbassarlo come ogni volta per la vergogna, ora c'è solo rabbia.
Improvvisamente si alza ed esce rimanendo poi statico davanti la scalinata con gli occhi ancora puntati su di me.
-" Alzati Sky è evidente che vuole parlarti."
-" Dici?"
-" Certo!"
Mi alzo a ruota anche io e lo raggiungo.
-" Potresti evitare di fissarmi Tom?"
È molto serio,più del solito.
-" Volevo solo attirare la tua attenzione per dirti che ho gli ingredienti."
Annuisco,lo sorpasso e inizio a correre per le scale.
Osservo da una finestra della scalinata che inizia a piovere e mi siedo sul davanzale ad osservare le goccioline che si rincorrono sul vetro.
Dei passi lenti rimbombano nel silenzioso ambiente.
-" Ci vediamo domani mattina ai bagni del piano superiore."
Dalla voce e dal contesto si deduce sia Riddle ma rimango ugualmente con lo sguardo in direzione del vetro.
-" Ok Riddle ora lasciami in pace."
Silenzio di tomba. Solo un fruscio delicato mi scuote di colpo i capelli.
Decido di guardare ma Tom è svanito nel nulla. Tutto ciò è insolito dato il fatto che si sarebbe trattata di una smaterializzazione, cosa che solo in pochi sanno fare e proibita a Hogwarts.
***
Le ore passano rapidamente. Sono le nove e quindici di sera e la luna è già alta.
-" Tonia io vado a cogliere l'ultimo ingrediente per un compito. Ritorno subito."
-" Lo hai il permesso?"
Dalla tasca estraggo il foglio datomi da mio zio.
- " Allora a dopo Sky. Fai attenzione."
Sorrido e inizio ad avviarmi verso l'ingresso.
La scuola è deserta, semi- buia e fa gelare il sangue nelle vene dal freddo; Spauro solo al pensiero che un giovane Voldemort si aggira tranquillamente per queste mura.
Come previsto c'è la luna piena.
Afferro la bacchetta
-" Lumos!"
È davvero buio fuori. Cammino in direzione della foresta proibita.
Il platano picchiatore è sempre tenebroso.
Punto la luce sul prato per osservare bene ogni filo d'erba per non farmi scampare la Lunaria.
Un soffio di vento mi scuote i capelli e dalla foresta si sentono rumori piuttosto strani. La notte qui mette il terrore.
Mi muovo per tutto il perimetro ma niente,di questa pianta nessuna traccia nonostante abbia una chiara visione nella mia mente del suo aspetto.
Passo dopo passo finalmente riesco a vederla. Corro. Mi chino,poso la bacchetta a terra e inizio a estirpare le solide radici. Tutto tace. Ripenso a Tom e a quanto io sia stata fredda dopotutto. Sono felice di stare sola,in fondo posso perdere un po di tempo per pensare alle mie prossime mosse.
Sobbalzo,ad interrompere la quiete è il tonfo di un ramo enorme appena caduto a dieci centimetri dal mio braccio destro. Capisco di essere sotto il platano Picchiatore.Stacco la pianta dal suolo e la getto via per evitare di farla distruggere. Sposto la mano per prendere la bacchetta invano, quando un altro ramo mi prende dal lato opposto sul ventre. Una lacrima di dolore scende sul mio viso. Mi aggrappo con tutte le forze.
-" Aiutatemiiiii!!"
Questo attrezzo infernale mi fa girare per cinque minuti senza mai darmi tregua.
Le energie fisiche esauriscono, lascio la presa e vengo scaraventata addosso ad un albero all'estremità della foresta ma per fortuna non batto forte la testa.
Piango dal dolore. Abbasso lo sguardo e vedo sangue ovunque sulla mia uniforme. La mia vista è sfocata,non ho una bacchetta per chiedere aiuto e la temperatura dell'ambiente si abbassa sempre più.
-" Vi prego..che qualcuno mi aiuti.."
Chiudo gli occhi. La testa mi fa malissimo.
-"Ecco cos'era questo chiasso! Sky oddio rispondimi ti prego. Aiuto!!"
Apro di poco gli occhi.
È la mia amica Tonia che urla dalla finestra del dormitorio.
Vedo tutte le finestre accendersi progressivamente una dietro l'altra.
Mio zio si smaterializza davanti a me.
-" Skylar! Rispondi ti prego!"
-" È..lì la pianta.."
Tossisco.
Alzo il braccio per indicare dove avevo lanciato la pianta,sospiro e chiudo definitivamente gli occhi. Un senso di serenità mi avvolge completamente.
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SKYLAR
Short StoryUna strega viene trasportata nel passato da un cimelio di famiglia speciale. La vicenda avviene nella prima metà del novecento nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts dove la protagonista si imbatterá in un ragazzo misterioso,Tom Riddle, ten...