ARRIVO IMPROVVISO

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Guardarlo ogni volta è una stilettata al cuore. Lui non è quel tipo di persona perfetta ma ha un qualcosa di dannatamente magnetico che manda all'aria ogni mio tentativo di odiarlo.
Si avvicina ancora di più. Sono tentata, vorrei baciarlo, ma qualcosa mi blocca.
-"Non..riesco..a..muovermi!"
Tom mi fissa più attentamente in silenzio. Sgrana la vista e osserva bene i miei occhi.
-" Sei sotto effetto di un filtro d'amore, ma qualcosa è andato storto nella preparazione e così riesci a renderti conto che c'è qualcosa che non va."
Rifletto. Torno alla sera prima, quando Peter emanava quello strano aroma. Pensavo fosse un profumo ma evidentemente si trattava di un filtro d'amore distorto.
Si allontana dalla mia faccia, prende la sua bacchetta e lancia un incantesimo.
La testa mi gira e vedo tutto sfocato.
-"Va meglio così?" Domanda incuriosito.
-"Ho solo qualche capogiro."
-"Allora ha fatto effetto, le tue pupille si stanno stringendo."
Chiudo gli occhi e li riapro velocemente. La vista è tornata nitida.
-"Grazie Tom, di nuovo."
Il fatto di ringraziarlo tutte queste volte mi infastidisce. Lui è crudele dopotutto.
Annuisce mentre continua a tagliare la sua porzione di ingrediente.
-"Hai una vaga idea di chi possa averti fatto una cosa così Sky?"
- " Lo so per certo."
Prendo in mano il mio coltello e proseguo il lavoro di prima.
-"Non pensavo che un corvo si potesse abbassare a questi livelli."
Mi arresto di colpo.
-"Tom! Tu sai chi è stato."
Posa lo sguardo su di me per un istante
-" È quasi impossibile che qualcosa dentro questa scuola mi sfugga."
-" Certo."
È veramente stressante il fatto che è sempre al corrente di ogni cosa. Ora, in modo particolare, di come mi sono fatta fregare facilmente da un filtro d'amore.
Finisco di tagliare e butto il tutto nel calderone.
-" Non lo meritavi."
Lo guardo esterrefatta mentre affetta l'ultimo pezzo. Non mi aspettavo un'affermazione del genere.
-" Evidentemente no. Odio essere presa in giro così."
Butta anche lui la sua parte di ingrediente nel calderone e abbassa la testa. Lo vedo nervoso.
Mi avvicino ancora un po'. Alza di scatto la testa e mi fulmina con lo sguardo.
Mi mordo il labbro inferiore e mi alzo in piedi. Prendo la mia bacchetta e la punto verso di lui.
-" Abbiamo finito la prima parte, manca ancora un po'. Duelliamo."
Sì alza lentamente e punta la sua bacchetta nella mia direzione.
-"Flipendo!"
-"Expelliarmus!"
Stavolta la linea tra le due bacchetta si fa ancora più intensa. Riesco quasi a disarmarlo ma con un gesto accademico interrompe la linea e lancia un altro incantesimo; lo schivo.
-" Sto migliorando grazie a te."
-" Lo vedo." Mi sorride ma la sua espressione è prettamente rigida; più del solito.
-" Sei un grande mago Tom; sei intelligente,astuto più di chiunque altro, anche di un corvonero."
Il suo volto si spegne improvvisamente. Come se qualcosa gli avesse provocato un grande fastidio.
Lancia un incantesimo che cerco di rilanciare ma invano.
Ne lancia un altro e un altro ancora.
-" Basta!"
-"Stupeficium"
Mi colpisce in pieno petto facendomi atterrare due metri più indietro.
Mi ha fatto davvero male, sono ancora abbastanza vulnerabile dopo l'avvenimento con il platano picchiatore . Sento il respiro venir meno.
Non mi aspettavo tutta questa cattiveria. È proprio il futuro signore oscuro.
Una lacrima luccicante cade dal mio occhio destro.
Mi guarda sbigottito. Cammina nella mia direzione e si accascia davanti a me. Con l'indice raccoglie la mia lacrima.
-" Cos'è?."
-" Una lacrima speciale."
Sì alza. Io faccio lo stesso.
Mi ha fatto malissimo.
"Accio!"
La bacchetta da terra compare nella mia mano. Osserva ogni mio movimento a lui estraneo.
-" Come puoi farlo?"
Il silenzio glaciale torna a creare tensione.
-" Posso e basta. Documentati tu che sei così intelligente e imbattibile."
Mi reco davanti l'entrata. La porta si spalanca e esco in corridoio. Cammino svelta senza meta. Salgo due gradini alla fine del corridoio ma le scale cambiano destinazione.
Salgo ignara di dove mi trovo.
È tutto molto buio e tetro.
Non credevo esistesse questo posto.
-"Lumos"; i quadri sono pochi, ma in compenso ci sono molte porte apparentemente sigillate.
Accelero il passo in questa oscurità. Davanti a me noto una porta socchiusa. Spingo leggermente ed entro in questa stanza tetra. Punto la bacchetta intorno a me; sono chiaramente in una biblioteca, forse non è tangibile da tempo ormai.
Faccio un giro di perlustrazione tra gli scaffali polverosi. Illumino un po' di titoli e mi soffermo in particolare su un libro: "Magia oscura".
Lo prendo con parsimonia e lo poso delicatamente sul tavolo a pochi passi da me.
Illumino l'indice all'inizio.
Scorro con gli occhi due pagine finché non arrivo alla parola che tanto mi terrorizzava.
-"Horcrux!"
La porta sbatte di colpo e la mia collana si illumina.
Il cuore accelera il battito. Mi alzo senza farmi sentire, prendo il libro e lo ripongo.
-"Nox!"
La punta della mia bacchetta si spegne.
Dei passi sostenuti interrompono la quiete circostante.
-"Chi sarà?" Bisbiglio con il cuore in gola.
Mi nascondo dietro l'ultima fila di libri in fondo alla stanza.
Sento il rumore di una sedia e i passi si arrestano di colpo.
Sporgo la testa e vedo una figura femminile. Non riesco a capire.
Mi avvicino con cautela cercando di non farmi sentire, ma per sbaglio la mia scarpa intruppa un libro a terra.
-" Chi c'è?"
Una voce femminile acuta rimbomba in tutta la stanza.
-" Fatti avanti."
La ragazza si alza sicura di sé e passo dopo passo si avvicina.
Decido di uscire allo scoperto.
-"Lumos!"
È una Serpeverde dai capelli lunghi e neri come la notte.
-"Chi sei tu.?" Domando.
-" Tu sei la nipote di Silente è."
Una risata spezza il silenzio.
Ha un incarnato chiaro e gli occhi scuri.
-"Si sono Skylar. Ripeto. Tu chi sei invece?"
Mi guarda dall'alto al basso con aria sprezzante.
-"Bellatrix Black."
I miei occhi si spalancano. Come è possibile che si trovi qui la seguace più oscura di Voldemort.
Avrà pressappoco la mia età ma siamo negli anni '40 e lei ha frequentato Hogwarts negli anni '60. Tutto ciò è molto strano.

SKYLARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora