MARY

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-"Signorina v-va tutto bene?"
Una voce stridula ed un picchiettio continuo sulla spalla mi svegliano. Davanti a me trovo un elfo domestico:
-"S-si sto bene..credo, ho solo un po' di mal di testa. Tu chi sei?"
-"Io sono Dobby, elfo domestico della prestigiosa famiglia Malfoy!Tu invece?"
Mi rendo conto di essere sdraiata a terra così mi alzo in piedi.
-"Io mi chiamo Skylar, Skylar Devins. Come sono finita qui?"
L'elfo si sfrega la peluria del mento
-"Diciamo che sei caduta dalle scale e poi sei svenuta. Il padrone ti ha per caso dato un calcio?"
Questa cosa non ha senso; non posso essere a casa Malfoy se poco prima stavo baciando Tom nella camera dei segreti.
-"Dobby dov'è il tuo padrone, il padre di Draco?"
Non sono molto amica dei Malfoy, in più ho parlato di sfuggita con Draco una volta o due a lezione di pozioni;penso basti per ricevere le giuste informazioni da uno dei genitori e tornare a scuola.
-"Draco? Signorina qui non è presente nessun padre di Draco."
Mi rendo conto solo ora del fatto che evidentemente è stato stupido nominarlo.
-" Già..devo aver preso una bella botta in testa. In ogni caso potrei parlare con il tuo padrone?"
Mi guarda con occhi sbarrati come se volesse tenermi all'oscuro di qualcosa.
-"Io non posso, il signor Malfoy è in una riunione importante con suo padre e altre persone in questo momento.."
Si tratta di una riunione con Tom; mi giro intorno e trovo una scalinata. Faccio uno scatto e inizio a salire velocemente i gradini.
-"Signorina Skylar non puoi andare lì! Se sapessero che ti ho dato queste informazioni mi punirebbero molto."
Comprendo le intenzioni omertose di Dobby
-"Non temere; loro non sapranno nulla."
Mi fa un accenno di gratitudine e mi lascia continuare per la mia strada.
Dopo le scale mi ritrovo in un atrio molto vasto; alla fine vedo una porta sigillata. Evidentemente si terrà li il tutto, devo provare ad infiltrarmi.
Usare l'incantesimo "Reducio" su se stessi è una cosa molto pericolosa ma è la mia unica alternativa. Corro davanti la porta controllando prima che nessuno sia nei paraggi:
-"Reducio!"
Le mie dimensioni iniziano a diminuire fino a farmi sembrare una pedina della scacchiera dei maghi. Ispeziono la porta e trovo un piccolo angoletto aperto che mi permette di entrare. Si sentono moltissime voci ma riesco a distinguere solo scarpe per il momento; mi muovo senza dare all'occhio fino a dietro una tenda e sussurro il controincantesimo:
-"Engorgio!"
La mia statura ritorna di un metro e settanta; finalmente ora posso cominciare a sbirciare la situazione.
A capotavola c'è Riddle e a fianco i Lestrange, Black, Malfoy e altre persone che non riesco a riconoscere. Mi fa strano vedere Lucius e Narcissa così giovani; siamo evidentemente negli anni 70. Osservo anche Bella; lei è rimasta uguale nei confronti di Tom,non è cambiata, sempre così innamorata persa e disponibile.
-"Signore lei è senza dubbio il mago più potente di tutti i tempi."
-"Si, oltretutto sono anche l'unico erede ancora in vita, ho molte aspettative. Vero Nagini?"
Si sente bussare alla porta;
-"Chi osa disturbare la mia riunione!?"
Un uomo alto e robusto entra
-"Perdonatemi Signore ma la mezzosangue è arrivata al vostro cospetto!"
Una donna matura entra timidamente nonostante sia piena di graffi e ferite gravi.
-"Inchinati davanti a Lord Voldemort!" Urla Bellatrix ridendo sadicamente alla visione della povera signora indifesa.
Lei obbedisce;
-"Quindi tu saresti la moglie di Archie Brooks non è vero?" Domanda Riddle alzandosi.
-"Si..cosa volete dalla mia famiglia, dove sono mio marito e mio figlio Kol?!...lui è solo un bambino."
Un senso di vuoto pervade il mio stomaco. Lei è mia nonna paterna, ridotta e torturata così.
-"Mi dispiace annunciarti a questo punto che tuo marito è stata la 'cena' di Nagini."
La povera signora scoppia in lacrime;
-"Quindi cara Mary ora è giunto il momento di raggiungerlo non credi?"
-"Farò tutto quello che vuole, ma la prego! Non tocchi mio figlio!"
Voldemort punta la bacchetta verso mia nonna ed io esco allo scoperto disarmandolo.
-"Tuu!!!" Bella cerca di aggredirmi insieme a tutti gli altri.
-"Fermi! Lei non si tocca."
Raccoglie la bacchetta a terra e si avvicina;
-"Skylar Devins. Scomparsa misteriosamente negli anni '40 e riapparsa dopo 30 anni al mio cospetto per salvare la nonnina indifesa. Che gesto inaspettato."
-"Sai benissimo Tom che io sono piena di sorprese!"
Punto la mia bacchetta verso di lui
-"Si, lo sospettavo. Ma..credo invece che tu sia in possesso di una potente giratempo."
-"Oh non credo proprio;guarda..."
Indico l'amuleto
-"Non mi sembra una giratempo no?"
L'attenzione di tutti va sulla mia collana.
-"Si..mi ricordo di quello strano luccichio."
Mia nonna si avvicina e mette un braccio dietro la mia schiena.
-"Lasciaci andare!"
Si avvicina al mio orecchio e mi suggerisce un piano per scappare.
Bellatrix inizia a ridere e si catapulta su mia nonna buttandola a terra. Intervengo senza il minimo ripensamento, io e questa strega abbiamo molti conflitti in sospeso.
-"Stupeficium!"
Il suo corpo si leva e va a sbattere contro una colonna; hanno tutti la loro bacchetta puntata nella mia direzione.
-"Finiamola qui!"
Un Mangiamorte si alza e tenta di lanciarmi un incantesimo addosso.
-"Avada Kedavra!"
Rimango sconvolta; lui,proprio il signore oscuro mi ha appena salvata.
Il cimelio si illumina di nuovo; capisco che sto subendo un altro viaggio nel tempo.
Bella mi disarma e cerca di attaccare mia nonna ma le faccio scudo con il mio corpo cercando di innalzare un muro impenetrabile con le mani.
Tutti rimangono a bocca aperta.
-"Nonna, scappa via!"
La signora mi guarda in modo strano
-"Nonna? Davvero sono tua nonna?"
Mi giro e annuisco
-"Corri!"
Fa come ordino, mentre io mi ritrovo ancora nella sala a subire i schianti di tutti i maghi e le streghe presenti.
-"Ho detto di smetterla!"
Con un colpo di bacchetta Tom li disarma tutti.
-"Ma..signore.." puntualizza Lestrange
-"Silenzio. Lei è mia. Solo IO posso decidere di farla soffrire,morire o prendere in considerazione di farla rimanere in vita."
-"Si signore."
La luce della collana aumenta gradualmente;
-"No!"
mi guarda negli occhi spaventato.
La testa mi gira molto.
-"Ciao Tom..."
Una luce mi avvolge e la sensazione è uguale a quella avuta poco fa quando sono arrivata qui. Ho l'impressione che questi viaggi nel tempo senza il minimo controllo stiano prendendo una piega discutibile. Devo trovare mio zio.

  

 

SKYLARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora