COSE INASPETTATE

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Sento una voce in lontananza che mi chiama. Apro gli occhi e una luce intensa mi acceca;la mia vista è molto sfocata e ho un gran mal di testa.
-" Tranquilla Sky non ti sforzare!"
È senz'altro Tonia.
Sbatto più volte gli occhi ma non capisco dove sono.
-" Dove mi trovo?"
Una mano grande e tiepida stringe la mia,che al contrario è molto fredda.
-" Sei in infermeria. Per fortuna nessuna frattura grave."
È mio zio,lo guardo e gli sorrido.
-" Si. Io sono tosta!"
Annuisce sollevando di poco le labbra verso l'alto.
-" Lo so." Mi accarezza con delicatezza.
-" Ora che ho potuto rivedere i tuoi mangifici occhi aperti ti lascio con Tonia, Peter e una confezione di cioccorane."
Lo osservo felice mentre si alza e si dirige verso la porta;non so cosa farei senza lui.
Sobbalzo. Sull'uscio vedo Tom rigido che mi guarda intensamente.
-" Come ti Senti?" Domanda Peter facendomi distogliere lo sguardo.
-" Potrebbe andare meglio ma tutto sommato abbastanza bene. Da quanto sono qui?"
Tonia interviene nella conversazione
-"Da ieri Notte, ti hanno curata ma non ti sei svegliata e per questo eravamo tutti preoccupati."
Si avvicina all'orecchio per oscurare la conversazione al nostro amico.
-" Anche Tom, è rimasto li in silenzio tutta la notte."
Guardo di nuovo in direzione della porta ma è sparito.
Mi alzo in piedi di scatto provocandomi un forte capogiro. Peter rimane sorpreso
-" Che hai intenzione di fare Sky?"
-" Sto bene voglio andare via."
L'infermiera mi blocca.
-" Sei sicura di star bene?"
Sospiro
-" Sicurissima!"
La evito e corro verso il corridoio nonostante i dolori lancinanti sull'addome. Ho troppo bisogno di vederlo anche se sono furiosa per come si è comportato ieri.
Inizio a salire e scendere nei vari piani della scuola per cercarlo ma di lui non c'è traccia.
Rimango delusa e mi inizio a incamminare verso il dormitorio. Le scale non sono piene come la maggior parte delle volte quindi deduco sia sera. Immersa nei pensieri un'improvvisa scossa sotto i piedi mi fa perdere l'equilibrio.
-"Arresto momento!"
Sento avvolgere la mia vita dolente da due braccia mascoline e il cuore in petto esplodere dallo spavento.
Due secondi e la gravità ha di nuovo possesso di me. Alzo gli occhi e non voglio credere alla mia visione.
-" Attenta Devins. Sai che alle scale piace cambiare."
Mi stacco dalla presa,inizio a massaggiarmi le costole e le parti ferite del mio corpo in totale silenzio.
-" Che cosa è successo. Stanotte ti hanno portata in infermeria d'urgenza."
Lo guardo negli occhi
-" Si, stavo raccogliendo la  Lunaria quando il Platano ha deciso di volermi ferire gravemente sbattendomi contro un albero."
Noto un cambio di sguardo; più intenso rispetto a quello impassibile di sempre.
-" Mi dispiace."
Deglutisco abbassando gli occhi, questo ragazzo mi fa uno strano effetto.
-" Sei rimasto tutta la notte davanti la porta, Perchè?"
-" Avevo voglia di farlo."
Un silenzio di tomba cala d'improvviso in tutta l'area;sorrido, lo guardo e decido di lasciarmi trasportare ed essere istintiva come in ogni altro ambito. Alzo le braccia e le avvolgo attorno al suo collo stringendolo forte a me. Le sue si intrecciano dietro la mia schiena dando vita ad un abbraccio ricco di emozioni.
Chiudo gli occhi e mi gusto questo momento fino alla fine. Il tempo sembra essersi bloccato attorno a questa scena insolita.
Allento la presa e questo abbraccio trova la sua fine. Gli sorrido e lui fa lo stesso con me.
-" Comunque il professor Lumacorno vuole vederci entrambi tra dieci minuti."
Mi ricordo appena adesso di non avere la minima idea dell'orario.
-" Ma che ore sono? Non ho avuto modo di informarmi"
-" Sono le otto di sera. Mi aveva riferito oggi pomeriggio di questo incontro e che potevi essere presente se ti fossi ripresa per tempo."
-"Andiamo insieme allora?" Domando timidamente.
-" Perché No, Devins."
Iniziamo a scendere i gradini
-" Posso chiederti una cosa Tom?"
-" Si."
-" Come fai ad essere così bravo?"
Esita un secondo per poi darmi una risposta.
-" Determinazione per la strada della grandezza"
Mi mordo il labbro inferiore e inizio a riflettere; se gli chiedessi di darmi lezioni private di incantesimi passerei più tempo con lui e lo distrarrei dalle sue ricerche macabre.
-" Ti andrebbe di farmi da mentore per gli incantesimi?"
Si arresta sul penultimo scalino e mi scruta dalla testa ai piedi. Mi fermo di conseguenza e lo guardo determinata.
-" Allora?"
I nostri sguardi si incrociano e rimangono immobili
-" Va bene." Risponde freddo mentre scende gli ultimi gradini.
-" Non mi hai detto a che ora e dove Tom."
-" Ti faccio vedere dopo."
Inizio a camminare di nuovo e mi affianco a lui curvando di poco il capo a destra
-" Ma di sera c'è il coprifuoco, e se ci scoprissero svegli fuori orario?"
Mette le braccia dietro la schiena e si ferma di nuovo, ma stavolta davanti la porta dell'aula di pozioni.
-" Fidati di me."
Annuisco ed entro dopo di lui. Il professore è girato di spalle impegnato in una nuova pozione.
-" Professore."
Lumacorno si gira
-" Tom, Skylar è un piacere vedervi. Avete tutti gli ingredienti?"
-" Si signore." Afferma Riddle.
L'insegnante sorride sorpreso
-" Allora da domani mattina potete iniziare dalle ore otto fino alle ore dieci tutti i giorni, ho già chiesto i vari permessi agli altri docenti."
-" Va bene professore!" Esclamo
-" Oh cara! Come ti Senti a proposito?"
Domanda preoccupato.
-" Dolorante ma posso sopportarlo."
Abbasso gli occhi e metto le mani sulle ferite.
-" Spero tu possa rimetterti al più presto Skylar. Potete andare."
Sorrido,mi volto e apro la porta.
-" Vieni con me."
Ordina Tom appena uscito dalla stanza.
Saliamo in fretta una scalinata per evitare di essere visti e ci fermiamo davanti una parete vuota. Tempo cinque secondi e davanti a noi si apre una grande porta.
Spalanco gli occhi sbalordita da ciò che è appena successo.
-" Vieni Sky." Lo seguo incerta dentro questa grande area vuota.
-" Cos'è la stanza delle necessità giusto?"
-" Si,avevo bisogno di un posto nascosto e spazioso per insegnarti incantesimi."
Geniale,questo ragazzo mi sorprende ogni volta.
Sfodero la bacchetta e inizio a mettermi in posizione di attacco.
-" Calma. Abbassa la bacchetta devo prima fare una cosa."
Si avvicina e mi alza la maglietta.
-" Che fai?!"
Mi tocca la parti ferite. Sobbalzo per il le fitte lancinanti.
-" Che dolore,Tom smettila!"
Mi guarda fisso mentre agita la bacchetta in direzione del mio addome. Abbasso gli occhi e le ferite non ci sono più.
-" Ecco fatto!." Esclama.
Rimango stupita dal suo comportamento altruista.
-" Ti ringrazio." Sussurro.
-" Bene ora si inizia!"
Si posiziona davanti a me ed inizia ad insegnarmi ogni particolare sul come avvantaggiare una mossa e respingere un attacco nel modo corretto.
-" Sei più potente di quanto pensassi!" Esclama mentre lancia un incantesimo di attacco ed io uno do difesa generando due linee di colore diverso intersecate in un punto per lo più centrale.
-" Tendo ad essere piena di sorprese!"
Mi concentro più che posso ma riesce comunque a disarmarmi per la terza volta.
-" Per stasera basta." Afferma determinato.
Poso la bacchetta e lo afferro per un braccio.
-" Che stai facendo?" Domanda colto di sorpresa. Lo trascino indietro fino ad attaccarlo al muro
-" Resta fermo e in equilibrio."
Chiudo gli occhi e immagino una lastra di ghiaccio e un paio di pattini per entrambi. Stringo i pugni e riapro gli occhi; dopo dieci secondi ecco che tutto ciò che volevo si è concretizzato.
Mi giro verso Tom e noto la sua espressione stupita.
-" Come hai fatto?"
-" Non importa come ho fatto, ora ti faccio vedere che faccio io per togliere ogni brutto pensiero."
Gli prendo le mani e inizio a fargli fare dei giri attorno alla stanza dal pavimento ghiacciato.
Rido automaticamente a questa visione folle di un futuro signore oscuro traballante sui pattini. Lo guardo e la mia gravità si blocca; è così dannatamente unico nel suo genere.
-" Svuota la mente Tom, elimina i pensieri!"
Mi guarda, accelera il passo ormai deciso e mi si mette a fianco. Sembra tutto così perfetto.

SKYLARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora