Settembre

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Sento i grilli cantare alla finestra.
È un coro che reca il remoto odore
di fratte quando affrettando la destra
correvo al richiamo del genitore.
Allora calava sera, e maldestra
la mia voce s'adagiava al rumore
di quelli, che parevano un'orchestra
affinché m'assopissi di dolci ore.
Nei miei sogni trattenevo al piede
un paio di scarpe e un pallone rosso.
Quel suono ha ora il fracasso delle cose
che prima di andare furono rose;
quel grillare è la stagione che chiede
una replica al sipario già smosso.

Crescenzo Picca

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